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Il Bosconero

di Bruno Vallepiano

www.nobru.it

Esce in questi giorni il Bosconero, passeggiate, escursioni, monumenti storia e curiosità del Bosconero da Vicoforte e Valcasotto: una guida turistica con 27 percorsi guidati nel Monregalese, tra Vicoforte, San Michele, Torre, Monasterolo Casotto, Montaldo, Pamparato e Roburent. L’ha scritta Bruno Vallepiano, giornalista ed operatore turistico, profondo conoscitore di questo territorio. Non solo itinerari, però, nella guida c’è spazio anche per ricette, aspetti naturalistici, curiosità e misteri (…quando si cercava l’uranio sul Bric Colmé).
La guida si trova nelle librerie del cuneese o può essere richiesta direttamente a Zetagrafica via I Regg. Alpini, 6 12084 Mondovi' (CN), tel. 0174.42504 o 0174.43062, fax 0174.552767

Il Bosconero oggi è solo un mito ma la sua esistenza è stata, per secoli, assolutamente reale.
Con questo nome si indicava, infatti, una delle più ampie foreste del basso Piemonte, la quale si estendeva, grossomodo, da Vicoforte fino a Garessio, comprendendo la Valle Casotto, la Valle Corsaglia, la Valle del Roburentello e una parte della Valle Tanaro.
Oggi sappiamo che nel periodo intorno al mille non esistevano in quest’ampia area che piccoli villaggi, collegati tra loro da precarie vie di comunicazione che proseguivano verso sud, in direzione di Garessio e del mare, e verso nord in direzione di Vico.
L’area del Bosconero era considerata pericolosa perché infestata dai banditi. Percorrere l’antica strada che da Vico, passando per Torre e le Moline saliva a Montaldo ed a Roburent, proseguendo poi per Serra, Pamparato e Garessio era vivamente sconsigliato a tutti: il rischio era certamente quello di vedersi derubare da banditi che poi svanivano nei meandri della fitta vegetazione di quel bosco, detto “nero” proprio perché era così fitto da impedire alla luce di penetravi.
Ma il “Bosconero” non era l’unica foresta di questi luoghi, un’altra grande distesa di fitta boscaglia si trovava poco più a nord, nella pianura, tra Mondovì e Fossano; si chiamava Selva Bannale e si estendeva per circa settemila ettari.
La storia di queste foreste si accompagna con la storia delle popolazioni e del susseguirsi degli eventi storici che hanno caratterizzato questi luoghi. Quello che qui definiremo il Bosconero, rappresenta tuttavia, pur conservando tutte le sue originalità, un tassello del territorio Monregalese.

 

Realizzazione: Luigi Farina ( lfarina52@hotmail.com )

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