1° salone dei vini
da vitigno autoctono e tradizionale italiano
Napoli
Mostra
d’Oltremare
3, 4 e 5 Giugno 2005
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Dal 3 al 5
giugno si è svolta a Napoli la prima
edizione di Vitigno Italia, salone dei
vini da vitigno autoctono e tradizionale
italiano, a cui hanno aderito oltre 300
aziende provenienti da quasi tutte le
regioni italiane. Questa manifestazione
è stata senz’altro positiva sia per
presenza di pubblico, che di operatori
del settore, provenienti anche
dall’estero, ed è senz’altro un ottimo
tentativo, che speriamo venga ripetuto
nei prossimi anni, di creare qualcosa
che muova un settore tanto importante
per l’economia nazionale anche al sud,
che fra l’altro è ricco di aziende di
primaria importanza e sempre in continua
espansione.
L’esposizione, svoltasi nei saloni della
Mostra d’Oltremare di Napoli, è stata
organizzata come un grosso serpentone,
percorrendo il quale si aveva
l’impressione di percorrere un viaggio
attraverso l’Italia, visto che gli stand
sono stati disposti secondo una logica
territoriale, andando dal nord, verso il
sud, |
attraversando il
centro. Oltre alle aziende divise per territorio
hanno partecipato l’Associazione Nazionale “Le
Donne del Vino”, con un’ampia rappresentanza di
aziende gestite da donne, l’AIS, che ha curato i
Laboratori Tecnici, Slow Food, con i suoi
tradizionale Laboratori del Gusto, Agripromos,
con due laboratori al giorno per la promozione
di vini della provincia di Napoli accompagnati
da specialità gastronomiche del territorio,
Ferrarelle con degustazione di acqua e con
un’esibizione finale di uno scultore di ghiaccio
(Amelio Mazzilla), la Guida “Vini Buoni
d’Italia”, con degustazioni pubbliche di vini
campani.
Molte sono state
le manifestazioni, i dibattiti, le degustazioni,
gli assaggi, che si sono alternati in questa tre
giorni, vogliamo menzionarne due a cui siamo
stati presenti:
La conferenza
“L’area Taurasi Valle del Calore diventa il
primo distretto enogastronomico della Campania e
si presenta a Vitigno Italia” dove si è parlato
dell’iniziativa di sei piccoli comuni dell’avellinese
per lo sviluppo territoriale, puntando
principalmente sul turismo del vino grazie ai
D.O.C.G. Taurasi e Greco di Tufo, vini famosi
non solo in Italia.
Concorso
per l’assegnazione del premio “Vino
Autoctono Perfetto”, che ha visto prima
la commissione di Degustatori Ufficiali
A.I.S, presieduta da Franco Continisio,
delegato di Napoli e Provincia e
direttore tecnico di Vitigno Italia,
composta da sette sommelier dell’AIS di
Napoli, scegliere le 34 etichette
partecipanti, in rappresentanza dei
maggiori 19 vitigni autoctoni italiani
(scelti a loro volta fra i 350 vini
autoctoni italiani), e in un secondo
tempo una giuria composta da operatori
del settore, giornalisti e amanti del
buon vino, scegliere il miglior vino per
ogni categoria. Il Montalcino ha vinto
la categoria dei rossi e la migliore
etichetta nominata è risultata Tenuta
Coppadoro Radiosa annata 2002. Fra i
bianchi il miglior autoctono è stato
giudicato il Verdicchio con il vino del
produttore Umani Ronchi con l’etichetta
Elenio Verdicchio Riserva annata 2001.
Tra i dolci la giuria ha premiato il
Moscato passito Donnafugata Ben Ryè. |
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Come è nostra
abitudine abbiamo cercato di documentare la
manifestazione soprattutto con scatti
fotografici che a volte danno senz’altro una
migliore testimonianza delle parole. Abbiamo
pure sentito alcuni degli espositori e un
rappresentante dell’organizzazione e per finire
abbiamo anche partecipato ad un pranzo per i
Laboratori Agripromos (Azienda Speciale della
Camera di Commercio di Napoli), documentandola
con delle foto e intervistando alla fine lo chef
della “In tavola S.p.A.” che ha preparato il
pranzo.
Luigi Farina
www.vitignoitalia.it
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