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La mia passione per la cucina è nata per esigenza. Fin all'età di 15 anni sono cresciuto a New York con mio fratello e mia mamma, scienziata, pluri-laureata. Tra insegnamento e ricerche, mamma non aveva molto tempo per cucinare, perciò spesso e volentieri il compito era mio, cosa che per altro che non disdegno affatto.
Nel 1965 arrivo in Italia: papà vive in una casa "patrizia", grande e mandata avanti da servitù 24 ore su 24.
Maria Illuminati, la cuoca, diventa subito la mia migliore amica. Pur non parlando io l'italiano e ancor meno lei l'inglese, l'intesa fu immediata straordinaria: passavo più tempo con lei in cucina che sui libri del mio prestigiosissimo liceo.
A scuola mi avevano soprannominato "the cooh" (il cuoco) e spesso cucinavo per i miei professori prima di un esame importante.
Per tre estati di seguito mi fu offerto un lavoro come comì a Palazzo Brandolini a Venezia. Gli insegnamenti del grande cuoco Vincenzo listelli, sono rimasti con me fino ad oggi: prima regola mai risparmiare sulla qualità della materia prima; seconda regola pulizia sempre.
Torno in America il 1969 dove, in tre anni e mezzo, li laureo in Scienza della Comunicazione all'Università di Boston. Naturalmente mi sono mantenuto agli studi cucinando ... nelle case dei ricchi. Appena laureato torno in Italia disertando la chiamata sotto le armi per non andare in Vietnam.
Giro il mondo dall'Inghilterra al Sudan, dal Giappone alle Galapatos, realizzando più di 150 documentari, la maggior parte didattici, commissionati dai ministeri dell'Educazione.
E' ovvio a questo punto che ovunque fossi andavo sempre a finire che la sera cucinavo io, sia che ci trovassimo nel deserto o in un palazzo reale.
Sono sicuro che la maggior parte degli appalti ottenuti dalla mia piccola società siano avvenuti grazie a una sorta di " comunicazione gastronomica"
Gli anni passano, un certo Renzo Arbore si accorge di me durante un'apparizione in una tv locale, mi ingaggia e mi trovo improvvisamente travolto da una " popolarità televisiva Che inferno..!"...Che gioia..!
In quel lontano 1982 conosco il cavalier Consoli, presidente Unione Cuochi Italiani e presidente della scuola alberghiera di Castellana Grotte in Puglia, diventiamo amici e all'età di 32 anni mi scrivo alla sua scuola. Ero in classe con tutti ragazzini che fino a pochi giorni prima mi guardavano in tv: loro avevano "soggezione" di me ed io mi vergognavo davanti a loro...e il cavaliere picchiava tutti con un cucchiaio di legno. Studio..imparo..
Nel 1983 conduco "Andy e la scimmia... arte culinaria", una trasmissione sperimentale per Rai Tre, dove cucinavo con l'aiuto di una scimmia. Le ricette erano fantastiche, ma la trasmissione fu un disastro.
Da quell'anno in poi ho cucinato ovunque e per tutti: capi di Stato, tuareg nel deserto, star internazionali e pigmei in Africa.
Finalmente il primo ristorante estivo in Sardegna, la Maddalena, si chiamava "Là (da Andy)": grande successo. Dopo tre anni il secondo ristorante estivo sempre "L°", a Roma all'Isola Tiberina, grande successo di critica e di pubblico.
Poi la bellissima esperienza a Sutri con " Il D'Angeli" e ora di nuovo a Frascati con il ristorante "il naso in cucina": sì, mollo tutto il resto e faccio quello che avrei dovuto fare sin da ragazzo... IL CUOCO... continuando però a mantenere curiosità e divertimento e giocando a infilarmi nelle cucine dei miei amici e colleghi...!
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