Arriva quest'anno alla
seconda edizione ReSet, festival curato
dall'Institute Of Dubbology. Fin dalla sua
prima edizione, svoltasi lo scorso settembre
2001 a Reggio Emilia, ReSet si è
caratterizzato come il più grande evento
dedicato alla musica dance ed elettronica
mai organizzato in Italia: nell'arco di
un'intera giornata si sono alternati sul
palco nomi come Frederic Galliano, Wookie,
Freestylers, Howie B, Fabio, Krust, Die,
Pressure Drop, Transglobal Underground. Il
successo di pubblico ha spinto a raddoppiare
la posta, per questa edizione del 2002: i
giorni di festival diventano due, il luogo
di svolgimento si sposta da Reggio Emilia a
Bologna.
|
La prima giornata, il 6
settembre, offrirà la possibilità di un
variegato viaggio nella musica elettronica
attraverso le molte vie che si è saputa
costruire in questi anni. Si parte dal
micidiale impatto della musica del tedesco
Timo Maas, voluto qualche mese fa da
MTV proprio a Bologna per aprire il
mega-evento Just A Peace Of Music: ma mentre
in quell’occasione Maas aveva potuto dare
solo un breve assaggio delle sue capacità,
ora con questo appuntamento di ReSet potrà
dimostrare per davvero perché è uno dei dj
di maggior prestigio in Europa, capace di
coniugare un seguito di culto nei festival
tech-trance inglesi e centroeuropei con un
successo non da poco nelle charts (l’album “Loud”,
aiutato dal singolo “To Get Down”, ha dato
la definitiva consacrazione al dj tedesco
anche fra il grande pubblico). Altri
headliner della serata sono gli X-Press 2.
La loro “Lazy”, con David Byrne alla voce, è
uno dei tormentoni del 2002, un inno house
raffinato e al tempo stesso beffardo. La
loro storia però parte da lontano: dietro
alla sigla del nome del gruppo si nascondono
personaggi (come Ashely Beedle, ad esempio)
che sono degli autentici maestri, gente che
ha fatto la storia della dance elettronica
più di qualità. Si presentano a Bologna col
loro esplosivo set a 6 giradischi e la loro
capacità di coniugare il groove con
l’eleganza.
Richard Scanty
è uno degli scudieri prediletti di Sua
Maestà Fatboy Slim, un mentore che non ha
bisogno di molte presentazioni: l’allievo
viene qua per dimostrare il suo valore a
colpi di irresistibili breakbeat. Avril,
dell’etichetta F Comm di Laurent Garnier, ci
darà invece un avvincente saggio col suo
live set sugli sviluppi del french touch
nell’elettronica: sperimentazioni sonore che
si coniugano con la forma-canzone, panorami
cinematici opposti a intimismi digitali,
sulla scia di quanto iniziato dagli Air
qualche anno fa – una strada ricca di
suggestioni per le future evoluzioni della
musica elettronica.
Non manca la scena italiana:
a Santos, capace di arrivare con la
sua irresistibile miscela di house,
campionamenti “shakadelici” e sorprese varie
nelle playlist dei più grandi dj europei
(nel suo monumentale “Live Brighton Beach”,
Fatboy Slim ha voluto inserire ben due pezzi
di Santos, tanto per fare un esempio), si
contrappone il rodatissimo team di
Weekandance: il duo formato da Fabio De
Luca e Luca De Gennaro già da anni fa da
imprescindibile punto di riferimento per la
club culture italiana grazie al loro
programma su Rai Radiodue. Completano il
cartellone della prima giornata i breakbeat
e le invenzioni sfornate da Alex Dandi, 5th
Suite e Groove Safari, così come
quelle opera di Marco “Peeddoo” Gallarani,
A&R di una delle più brillanti etichette
dance emergenti di casa nostra, la Mantra
Vibes (è da lei che arrivano Santos ma anche
i recenti remixer dei Subsonica, ovvero i
Drive Red Five, o Le Dust Sucker).
La seconda giornata, il 7
settembre, organizzata con la collaborazione
di Break Staff Apocalypse, vedrà in scena il
meglio della drum’n’bass, con qualche
divagazione nel dub o nel 2 step. Di Andy
C si può dire che è uno dei condottieri
della seminale etichetta RAM Records, e in
combutta col socio Shimon ha sfornato circa
un anno fa quella “Bodyrock” che è senza
ombra di dubbio la traccia che più ha
lasciato il segno da un anno a questa parte
nel giro d’n’b: per Andy C, la definitiva
consacrazione nell’olimpo dei “grandi”.
Grande è l’attesa per sentirlo dal vivo.
Altrettanto si può dire per Peshay,
rispettatissimo nome nella scena, ormai un
“padre nobile”, ma sempre pronto a
sperimentare, a seguire nuove vie. I suoi dj
set sono tutt’ora ricercatissimi, grazie ad
una tecnica eccezionale, ad una conoscenza
della drum’n’bass che ha pochi pari, ma
anche alla capacità di saper inserire
elementi funk “vecchia scuola” all’interno
dei futurismi junglisti.
Se Peshay e Andy C mostrano
il passato prossimo e il pulsante presente
della scena drum’n’bass, Smith&Mighty
ne sono gli indiscutibili precursori. Fra i
primi ad esercitarsi nelle ritmiche
accelerate della jungle quando ancora pareva
un azzardo farlo, rappresentano l’anima di
quella Bristol che nell’ultimo decennio ha
sfornato gruppi come Portishead, Massive
Attack, Tricky. La loro musica è piena di
una cupa e affascinante spiritualità,
profodi bassi dub si incrociano con
malinconiche linee melodiche, mentre
concitazioni ritmiche, rilassanti fraseggi
downtempo e momenti di liquida sospensione
sonora si alternano.
Maddslinky
è un progetto che mette assieme una delle
grandi eminenze del 2 step, ovvero Zed Bias,
con Dj Rocca, colonna sonora del Maffia
Sound System. Il risultato è un incrocio fra
eleganti atmosfere jazzy e spezzate ritmiche
irresistibili da ballare, tipiche del 2 step.
Un grande amante del 2 step è senz’altro
Alessio Bertallot, che comunque col suo
splendido programma “B-Side” sulle frequenza
di Radio Deejay offre ogni sera un
amplissimo spettro sulla musica dance ed
elettronica più appassionante ed illuminata:
non solo 2 step quindi, ma anche drum’n’bass,
house, nu-jazz… l’illuminato eclettismo di
Alessio può portare dappertutto.
A completare il cartellone ci
sono autentiche istituzioni della scena
d’n’b italiana come Link Drum’N’Bass
Arena e Maffia Sound System,
oppure giovani leoni emergenti come la crew
del Basebog Camp e il vincitore per
la categoria drum’n’bass del concorso Diesel
U Music Syncopator.
Non mancheranno in entrambe
le giornate i visuals, a cura del romano
DDG, già all’opera nelle serate Agatha o
al recente Nike Village di Roma. |