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Il 22 luglio all’Antica Pizzeria Pepe di Caiazzo (Ce)
si apre Book & Food
con la presentazione del volume di Antonio Mattozzi
“Una storia napoletana. Pizzerie e pizzaiuoli tra Sette e Ottocento”

 

Il 22 luglio avrà inizio a Caiazzo Book & Food, divagazioni letterarie tra forni e fornelli del Medio Volturno.

Con tale rassegna la condotta Slow Food Volturno intende proporre un modo nuovo di vivere i piaceri della tavola attraverso la narrazione e le idee. Raccontare il cibo significa raccontare la storia delle culture locali e della loro identità, ma significa anche raccontare la storia di scambi di culture e di creatività personali.

Book & Food è, dunque, un itinerario narrativo nella cultura del cibo che si snoderà in sette comuni del Medio Volturno con altrettante proposte bibliografiche. Partendo da Caiazzo, Book & Food toccherà Presenzano, Pontelatone, Alvignano, Baia e Latina, Castel Campagnano e Vairano Patenora.

La rassegna sarà inaugurata mercoledi 22 luglio, alle ore 19.00, presso l’Antica Pizzeria Pepe di Caiazzo in piazza Porta Vetere, con la presentazione del volume di Antonio Mattozzi “Una storia napoletana. Pizzerie e pizzaiuoli tra Sette e Ottocento” (Slow Food editore). Alla manifestazione saranno presenti l’Autore e il prof. Guido D’Agostino, docente di Storia e Istituzioni del Mezzogiorno d’Italia nell’età medioevale e moderna all’Università di Napoli “Federico II”.

La serata si concluderà con la possibilità di gustare la famosa pizza dei fratelli Franco, Nino e Massimiliano Pepe.

Il saggio di Antonio Mattozzi è il risultato di un'accurata ricerca d’archivio e dell’elaborazione di documenti di prima mano che traccia il quadro complessivo di un mestiere che, nato nel Settecento, ebbe il suo pieno sviluppo nell’Ottocento. Discorrendo di pizzerie e pizzaiuoli, l’Autore si propone di offrire al lettore non solo una panoramica dei problemi relativi alla vita e alle attività intorno a questo mestiere, ma anche di quelli riguardanti  la  città  e  la  sua  popolazione.  Nel  libro si

traccia la storia del pizzaiuolo e della pizzeria e la sua espansione sul territorio cittadino attraversando tre importanti periodi della storia di Napoli: il Decennio Francese, l’Unità d’Italia e il cosiddetto Risanamento, cioè lo sventramento della città. Ancora, pizzaiuoli e problemi economici e sociali, pizzaiuoli e amministrazione pubblica (per esempio i rapporti con la polizia e l’osservanza delle leggi e dei regolamenti) e i tanti altri aspetti relativi agli esercenti e alla storia della città. Non mancano accenni a peculiarità napoletane, come la misura del tempo a Napoli, la distribuzione dell’acqua, i problemi relativi ai forni. Tra gli argomenti trattati, anche lo status sociale del pizzaiuolo e la famigliarità nel mestiere, con persistenze e abbandoni.. Una seconda parte è dedicata infatti alle pizzerie e alle famiglie storiche, cioè a quelle pochissime botteghe, una decina circa, ancora oggi funzionanti dopo secoli di storia, e a tre famiglie che, nate nell’Ottocento, sono le uniche con discendenti diretti che attualmente esercitano l’attività di pizzeria.

Il successivo appuntamento è previsto per il 18 settembre, alle ore 19..00, presso il Ristorante “Le due Torri” di Presenzano con il volume di Domenico Pasquariello (Dègo) e Antonio Tubelli: “Leopardi a tavola”.

 

 Laura Gambacorta