by

Spaghetti Italiani - Portale di Gastronomia

Prima puntata - Gennaio 2005


Introduzione alla rubrica ed indice puntate


Qui dove il mare luccica
e tira forte il vento
sulla vecchia terrazza davanti al golfo di Surriento
un uomo abbraccia una ragazza
dopo che aveva pianto
poi si schiarisce la voce e ricomincia il canto...

Lucio Dalla

Ristorante Museo Caruso e Grand Hotel Excelsior Vittoria

di Luigi Farina

Approfittando della IV Edizione delle Serate Gastronomiche Culturali Carusiane svoltasi presso il Ristorante Museo Caruso di Sorrento lo scorso 7 Gennaio, ho voluto dedicare il primo numero di questa nuova rubrica di spaghettitaliani ad Enrico Caruso, cercando di ripercorrere quei luoghi che sono stati testimoni dei suoi ultimi giorni, pieni di dolore e di consapevolezza, ma anche d'amore per tutto quello che era il suo mondo e la sua vita, che anche se lo stava lasciando, aveva ormai scritto pagine immortali, indelebili nella storia della musica e della cultura mondiale.


Le Interviste:

Guido D'Onofrio

massimo storico

italiano su

Enrico Caruso

Federico Caruso

pronipote di

Enrico Caruso

Paolo Esposito

titolare del

Ristorante Museo

Caruso

Antonio Cosentino

chef del

Ristorante Museo

Caruso

Paolo Sanavia

direttore del

Grand Hotel

Excelsior Vittoria

Vincenzo Galano

chef del

Grand Hotel

Excelsior Vittoria


Il Ristorante Museo Caruso

il foto reportage              la gastronomia

Già ancor prima di entrare nel Ristorante Museo Caruso venendo da piazza Tasso, in pieno centro di Sorrento, ti sembra quasi di lasciare i nostri giorni e di fare dei passi indietro nel tempo, percorrendo Via Sant'Antonio e lasciando alle spalle le automobili e tutti i segni del nostro tempo. Apri la porta ed entri nel ristorante ed il viaggio è completato, vieni catapultato ai primi del '900!

Già dall'ingresso cominci a percepire un'aria d'altri tempi e da subito il protagonista assoluto è lui, un uomo, con i suoi amori, la sua voce, le sue passioni, la sua arte, ... Grammofoni d'epoca, dischi originali a 78 giri, foto rigorosamente a bianco e nero ti circondano e sembrano parlarti, raccontarti la loro storia, la loro voglia di vivere in eterno.

Tuttavia non è ancora tutto: proprio quando hai l'impressione che il viaggio si sia completato, che sei arrivato all'ultima stazione, proprio allora arrivi nella stanza in assoluto più affascinante dell'intero locale, il suo cuore pulsante, la stanza delle caricature, tutte originali, disegnate di pugno dallo stesso Caruso, vero gioiello nel gioiello. Qui è lo stesso Caruso che ti parla, ti racconta, ti prende per mano e ti fa completare il viaggio. Ti presenta i suoi amici, i suoi amori, il suo modo di vedere le cose, trasmettendoti la sua allegria, la sua voglia di giocare, di recitare, di fare di tutto arte. Se poi alla fine ascolti in sottofondo un'aria cantata con la sua voce unica ed ancora oggi irraggiungibile, allora l'opera è completa: Hai conosciuto Caruso!


Il Grand Hotel Excelsior Vittoria

il foto reportage              la gastronomia

A due passi dal Ristorante Museo Caruso, in Piazza Tasso, si trova il Grand Hotel Excelsior Vittoria, dove Caruso visse i suoi ultimi giorni, fra la suite Aurora, dove dormiva, e la suite che oggi prende il suo nome, dove riceveva i suoi ospiti, che fu spettatrice delle sue ultime sofferte esibizioni ancora piene di passione.

Ripercorrere i viali del parco dove sono immerse le tre palazzine che costituiscono l'albergo, fra profumi e colori mediterranei, mi fanno rivivere tempi passati, pensando a tutti i personaggi che li hanno calcati, che hanno fatto la storia e non solo italiana, come Strauss, il Principe di Galles, l'Imperatrice Elisabetta d'Austria (Sissi),... Entrare nell'albergo e visitare le sale, passando dallo stile Liberty a quello della Bella Epoque, fino ad arrivare alle terrazze che si affacciano su un mare azzurro e profondo con il Vesuvio che domina all'orizzonte, con ai suoi piedi Napoli, mi fanno immaginare gli ospiti dell'albergo seduti ai tavolini della terrazza, gustando sapori raffinati ma rigorosamente mediterranei, o sorseggiando una tazza di the con il sole che sta per tramontare.

Ma la sensazione più bella e suggestiva è entrare nella suite dedicata a Caruso. Entrando si viene accolti da un pianoforte, sembra quasi di vederlo seduto li ad intonare una canzone napoletana o un'aria d'opera, ospitale come solo lui sapeva fare, sempre sorridente e cordiale. Le sue foto ai lati e le sue caricature lo fanno sentire ancora più presente e la sua voce è ancora li, che affascina chiunque si trova li ad ascoltarla.


Realizzazione: Luigi Farina ( webmaster@spaghettitaliani.com )

ottimizzato per 1024x768 pixel


Logo L. F. Soft

 

L. F. Soft

L. F. Soft di Luigi Farina

E-mail: info@spaghettitaliani.com