Continuiamo la rassegna dei principali gruppi di cocktails, così codificati dall'I.B.A. (International Bartenders Association), la nota associazione mondiale di baristi fondata nei primi decenni del ventesimo secolo. In questo numero presenteremo otto ulteriori famiglie, in attesa di proporvi alcuni tra i più famosi sulla base della selezione di vini e distillati che potrete trovare nel ricco catalogo di www.altrovino.com.

Fizzes

Long drinks preparati nello shaker, a base di succo di limone, bianco d'uovo, zucchero, distillati, acqua di seltz o soda. Vanno serviti nel tumbler medio il quale, dopo aver versato il contenuto dello shaker, va riempito di seltz o soda ed assumono nomi di fantasia o dell'acquavite impiegata. Preparando questi

cocktails bisogna agitare lo shaker in modo molto deciso, mentre il bicchiere deve essere ben colmo di seltz o soda e mescolato ripetutamente. Simili cocktails possono venir preparati anche senza bianco d'uovo, ma in tal caso si dovranno raddoppiare le quantità degli altri ingredienti.

Flips

Short drinks freddi o caldi, a base di uova, zucchero, vino liquoroso, liquori, distillati, noce moscata, succhi di frutta. Vanno serviti nel piccolo tumbler o nel calice da spumante e prendono il nome dal distillato o del liquore predominanti, ma anche nomi di fantasia Un tempo a questa famiglia di cocktail appartenevano solo bevande calda a base era di birra, rum, uovo sbattuto, noce moscata e lo zenzero. Oggi, i flips sono preparati sia caldi sia freddi, secondo la stagione ma nel primo caso occorrerà travasare diverse volte la bevanda per farne aumentare la spuma.

Grogs

Short drinks caldi, da consumarsi d'inverno, a base di distillati, acqua caldissima, bucce di limone, chiodi di garofano e cannella. Vanno serviti nei bicchieri a stelo lungo o nei piccoli tumblers con sottobicchiere a manico ed assumono nomi di fantasia o del distillato impiegato.

High-balls

Long drinks estivi, da servire nei bicchieri tumblers grandi o nelle coppe grandi da vino spumante. Un tempo questi cocktail non erano che whisky e soda. Oggi al posto del whisky possono essere impiegate molti altri distillati, alle quali vanno aggiunti Coca Cola, soda, acqua minerale effervescente, cubetti di ghiaccio, una buccia di limone tagliata a spirale. Assumono i nomi della qualità o della marca del distillato impiegato.

Juleps

Long drinks rinfrescanti, a base di estratto di menta fresca (che può esseere ottenuto pestando in un mortaio qualche foglia di menta con un acqua e zucchero e poi passato in un colino), vino spumante, acquavite, liquori e sciroppi. Sono serviti nei grandi bicchieri tumblers o negli old fashioned, bassi e larghi, al cui interno sono posti diversi cubetti di ghiaccio. Assumono nomi che si richiamano al vino o ai distillati impiegati.

Mulls

Long drinks a base di vino bollente, aromatizzato, che si prepara in una casseruola dove perde una parte del suo alcool infiammandosi durante la bollitura. Vanno serviti in bicchieri a stelo lungo o in altri bicchieri muniti di sottobicchiere con manico. Nella loro preparazione si utlizzano a volte delle uova, che vengono sbattute a parte in una scodella e sulle quali, passate nei bicchieri, viene versato il vino bollente aromatizzato con chiodi di garofano, un bastoncino di cannella, fettine di limone e ben zuccherato. Assumono il nome del vino impiegato.

Pousse-café

Short drink noto anche come "scaffà", specie in America. Nacque in Francia, dove veniva servito alle signore dopo il pranzo, mentre oggi, viene servito ovunque. Gli ingredienti principali sono i liquori dolci e i distillati, che devono essere versati molto lentamente in un bicchiere a calice, il tulipano, tenuto leggermente inclinato in maniera che i due spiriti rimangano separati l'uno dall'altro. Per ottenere questa divisione è opportuno versare prima lo spirito di peso specifico più pesante (i liquori dolci) poi il più leggero (i distillati). Si può variare enormemente il colore degli spiriti impiegati, in modo da ottenere un gradevole colpo d'occhio. Il pousse-café assume nomi di fantasia, del paese d'origine o del distillato impiegato in maggior misura.

Pousse-l'amour

Short drink che si differenza dal pousse-café per la presenza, di rigore, del tuorlo d'uovo oltre che, molto spesso, per una dose di pepe di Caienna. Gli altri componenti sono gli stessi del pousse-café. Anche in questo caso i componenti devono rimanere separati, per quanto possibile, compreso il tuorlo d'uovo. Viene servito nel bicchiere a tulipano o a stelo e prende nomi di fantasia.

Avete trovato interessante questa nostra rapida rassegna? Bene, nei prossimi articoli vi presenteremo le altre celebri famiglie di cocktails, per poi proporvi alcuni tra i più famosi sulla base della selezione di vini e distillati che potrete trovare nel ricco catalogo di www.altrovino.com, non mancate di seguirci e se avete consigli o richieste, contattateci pure, la redazione di www.altrovino.com sarà lieta di fornire una pronta risposta a tutti i quesiti pervenuti.