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non solo spaghetti... di tutto ma con gusto

Parola di

Chef

a cura di Luigi Farina

introduzione e indici

Puntata del 15 Settembre 2008:

L’Arte del Flambage

di Laura Gambacorta


Questa puntata di Parola di Chef è dedicata ad un'arte antica spesso dimenticata ma che annovera protagonisti di indubbio valore che stanno dando un nuovo lustro a questa arte culinaria. Sto parlando dell'arte della fiamma.

Il protagonista della puntata è il pluripremiato maitre di Siracusa, Sergio Manenti, che è stato intervistato dalla nostra inviata Laura Gambacorta e che ci ha anche regalato delle sue esclusive ricette, che completano adeguatamente questo articolo.

Per saperne di più su Sergio Manenti oltre alle note biografiche che troverete qui in basso visitate la rubrica di Laura Gambacorta, Il Regno delle due Sicilie a Tavola, che riporta un approfondimento sul personaggio.

Luigi Farina


Sergio Manenti

Sergio Manenti è nato il 2 Ottobre 1971 a Scicli (RG) ed attualmente lavora come 1° Maitre al G. H. Villa Politi di Siracusa.

manentisergio71@yahoo.it

www.sergiomanenti.com 

TITOLI

2008 - 1° classificato finali nazionali”maitre dell’ anno 2008 A.M.I.R.A.

2OO8 - 1° CLASSIFICATO SEMIFINALI “maitre dell’ anno A.M.I.R.A.

2007 – 1° classificato semifinali nazionali concorso “MAITRE DELL’ANNO” - AMIRA

2007 - 4° classificato finali nazionali concorso “MAITRE DELL’ANNO” – AMIRA – VINITALY
- VERONA

2007 - Ospite d’onore AMIRA al XII° MEDFEST DI BUCCHERI

2005 - SOCIO A.M.I.R.A. (Associazione Maitre Italiani Ristoranti e Alberghi)

ESPERIENZE LAVORATIVE

2007 – I° Maitre G.H. Villa Politi - Siracusa

2005/06 - Chef de Rang – G. H. Villa Politi – Siracusa

2000/05 - Commis di Sala - G. H. Villa Politi – Siracusa

1994 - Ristorante “Al Ponte Vecchio” - Mhulaim A – Main (Francoforte)

1995- Ristorante “Venezia” Paderbon (Germania)

1993/94 - “Antica Macina” – Ragusa

1994 - “ITM srl Hotel Terraqua” - Marina di Ragusa

1991/92 - “Antica Macina” - Ragusa Ibla

1987/88 - “La Ciotola” - Ragusa

ISTRUZIONE E FORMAZIONE

2008 ideatore della 1° edizione della sfilata delle lampada per promuovere l’enogastronomia Siracusana nel mondo

2008 attestato confesercenti Siracusa, per la professionalità dimostrata esempio fattivo per la citta’ di Siracusa

2008 attestato di merito dell’assessorato attivita’ produttive e mercati, per aver contribuito con la sua affermazione alla crescita del prestigio della citta’ di Siracusa nel mondo

2008 vincitore 13° premio grande accoglienza

2008 attestato di campione nazionale come miglior maitre d’ Italia A.M.I.R.A.

2008 campione nazionale del flambè, finale maitre dell’anno A.M.I.R.A.

2008 attestato del premio città di Siracusa

2008 piatto d’argento accademia nazionale della cucina

2008 attestato di partecipazione “l’assaggio del vino “confesercenti di Siracusa

2008 attestato di partecipazione come presidente di giuria alla scuola alberghiera di Siracusa per il secondo concorso “il caffè costumi nazionali ed internazionali

2008 diploma di conseguimento presso ass. C.I.R.S. come docente per il corso di formazione per commis di sala

2007 attestato di partecipazione come giurato esterno alla scuola alberghiera di Siracusa per il concorso “il miglior caffè’ di oggi e di sempre”

2007 attestato di partecipazione dal comune di Castelvetro di Modena per l’elaborazione alla lampada di prodotti enogastronomici Siracusani

2007 trofeo citta’ di Ragusa per la professionalità dimostrata

2007 medaglia di bronzo A.V.I.S. come donatore esemplare
-Diploma d’onore per la partecipazione e l’elaborazione di un dessert alla lampada al medfest di Bucchieri

2006 attestato di benemerenza associazione A.M.I.R.A.(associazione Maitre Italiani Ristoranti e Alberghi) per la fattiva opera di collaborazione alla ristorazione italiana

2005 attestato di collaborazione con la stock 84, per la stretta collaborazione e il comune impegno nel servire e diffondere questo brandy

2005 diploma di partecipazione concorso nazionale alla lampada Gaetano Monti, isola di Ischia

2001 corso di formazione professionale h.a.c.c.p. presso il G.H. Villa Politi

2001 attestato di partecipazione al corso di aggiornamento professionale per barman, della federazione italiana pubblici esercizi di Ragusa

1997 iscrizione al R.E.C. (registro pubblici esercenti somministrazione di alimenti e bevande)

1993 attestato di qualifica di CHEF DE RANG c/o E.C.A.P. Ente Confederale Addestramento Professionale –Comitato Provinciale

1993 attestato partecipazione corso di “BERE MISCELATO E DEGUSTAZIONE DI VINI, SPUMANTI E DISTILLATI” c/o Associazione provinciale Camerieri – Ragusa – (docente Gerardo Mirra sommelier e socio fondatore della U.BE.M.E. – U.S.I.R.A.)

DIPLOMA DI MERITO rilasciato dalla Federazione Italiana Cuochi – Associazioni Cuochi Agrigentini

1994 Attestato di frequenza al primo corso di SOMMELIER rilasciato dalla Federazione Italiana Sommeliers Albergatori Ristoratori

1985/86 attestato di qualificazione professionale per COMMIS DI SALA c/o IAL CISL – Istituto Addestramento Lavoratori – sede provinciale di Ragusa.

L’Arte del Flambage

Sin dalla preistoria gli uomini hanno subito il grande fascino del fuoco che in epoca moderna trova la sua espressione più elegante nell’arte del flambage.

Per poterne sapere di più abbiamo scelto di parlarne col siracusano Sergio Manenti, Maitre dell’anno 2008, che abbiamo incontrato a Noto, in provincia di Siracusa, in uno storico caffè a pochi metri dalla Cattedrale, vero e proprio gioiello del barocco siciliano, riaperta da poco più di un anno dopo i lunghi lavori di ricostruzione a seguito del disastroso crollo del 1996.

 

Quando è nata l’arte del flambage?

E’ nata, un po’ per caso, nel 1895 al Café de Paris di Montecarlo ad opera di Henry Charpentier, il maitre che per primo ha effettuato una elaborazione alla lampada che fino a quel momento era stata sempre usata solo come semplice scaldavivande (rechaud). Si racconta che una sera sul tardi, quando le cucine erano già chiuse e i camerieri stavano riordinando la sala, al Café de Paris giunse una giovane coppia che chiese di poter mangiare qualcosa di diverso dai soliti dolci, frutta o formaggi. Il maitre per nulla scoraggiato andò nelle cucine dove trovò solo delle crepes già pronte. Prese una padella, la mise sullo scaldavivande  ed  elaborò  una crepe. Avendo

intuito che l’ospite era il Principe di Galles (futuro re Edoardo VII) per l’emozione fece cadere involontariamente un po’ di Grand Marnier che a contatto con la padella prese fuoco. Il Principe di Galles rimase talmente stupito ed estasiato da quella pietanza preparata da Charpentier che gliene domandò il nome. A quel punto il maitre rispettosamente gli disse: “Crepe Prince de Galles” ma galantemente il Principe decise di ribattezzarla Crepe Suzette, dal nome della giovane amica che lo accompagnava.

Da quel momento le elaborazioni alla lampada iniziarono a essere effettuate solo in presenza di principi e zar o in posti particolarmente eleganti come i grandi transatlantici o il Casinò di Montecarlo.

I maitre del Rex, quando il transatlantico era prossimo all’ingresso nel porto, si posizionavano in modo tale che le fiammate delle loro lampade fossero visibili anche da terra.

Al Casinò di Montecarlo c’era addirittura un’intera sala dedicata alla cucina flambè aperta dalle 2 di notte fino al mattino dove 4-5 maitre con altrettante lampade elaboravano piatti alla fiamma solo per gli ospiti più prestigiosi dopo che avevano terminato di giocare.

Per tutto il periodo della Bella Epoque la lampada è stata il fulcro della cucina per poi subire un lento declino.

 

A cosa credi che si debba attribuire l’attuale scarso utilizzo dell’elaborazione alla lampada anche nei ristoranti di alto livello?

Probabilmente all’esigenza di contenere i costi del personale che ha determinato la riduzione dei ruoli in sala. Se in passato in sala c’erano tutte le figure professionali dal maitre al secondo maitre, dallo chef de rang al commis de rang, da quando si sono concentrate più mansioni all’interno di un’unica figura è rimasto poco tempo da dedicare alle elaborazioni alla lampada. Spesso il tempo per le elaborazioni riusciamo a trovarlo solo sacrificando il nostro tempo libero e sottraendolo alla famiglia.

 

Come pensi che si possa riportare in auge questa tecnica così spettacolare?

Facendola conoscere al grande pubblico attraverso eventi in piazza e inserendone l’apprendimento negli istituti alberghieri. Mi sembra assurdo che chi frequenta il corso di operatore di sala non studi tra le varie tecniche di servizio anche quella dell’elaborazione alla lampada. L’Amira si sta battendo perché diventi una delle materie degli studenti degli istituti alberghieri.

 

Come si è evoluta l’attrezzatura per il flambage?

Un tempo la lampada era ad alcol, ma ora si dà la preferenza a quella a gas che presenta un fuoco più aggressivo e una cottura più rapida. Io tuttora per il mio lavoro preferisco quella ad alcol proprio perché la cottura avviene più lentamente e dolcemente, però quando partecipo alle gare sono costretto a optare per la lampada a gas, poiché devo preparare il piatto entro il tempo massimo che viene messo a disposizione dei concorrenti. Per quanto riguarda le padelle, le migliori sono in acciaio inox rivestite esternamente in rame.

 

Il simpatico Sergio ci ha fatto omaggio di alcune sue ricette, di cui troverete qui in basso l'elenco e il link per visualizzarle. Tra di esse troverete anche la ricetta il Sor...riso di Nettuno che gli ha permesso di conquistare il titolo di Maitre dell’anno a Pesaro.

Laura Gambacorta

 

Nota della redazione: le foto inserite in questo articolo ci sono state inviate da Sergio Manenti che ci ha anche autorizzati alla loro pubblicazione


Le Ricette

Crepes Montalbano

Crepes Triskelè

Delizie della dea Dafne

Pesce spatola in guazzetto

Soluzioni aretusee

Sor...riso di Nettuno

 

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