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10 Luglio 2007

Intervista a Cosimo Ammendolia

Direttore Artistico del Traffic - Torino Free Music con Alberto Campo e Fabrizio Gargarone

 Direttore di Suoneria - la casa della musica

 


 

INTERVISTA A COSIMO AMMENDOLIA

di Luigi Farina

 

10 Luglio 2007 - Domani parte il Traffic di Torino, che con le quasi duecentomila presenze complessive dell'anno scorso si può considerare uno dei maggiori festival italiani, con la caratteristica di essere anche un avvenimento free, infatti  l’accesso a tutti gli spettacoli sarà completamente gratuito.

Per dare qualche notizia in più su questo avvenimento abbiamo sentito telefonicamente Cosimo Ammendolia, uno dei direttori artistici del festival, a cui abbiamo rivolto qualche domanda.

 


In un momento in cui i Festival musicali “fioriscono” in ogni parte d’Italia, riuscire ad offrire un prodotto culturale d’avanguardia diventa sempre più complesso. Da questo punto di vista il Traffic di Torino riesce ad essere sempre uno di quelli di più successo. Qual è il suo segreto?

Traffic è un festival multidisciplinare. Accanto alla musica che certo ha il ruolo centrale, facciamo incursioni in altri ambiti artistici. C’è una sezione letteraria, Word Jockeys, che nel corso degli anni ha ospitato scrittori come Joe Lansdale, Patrick Mc Grath, Aldo Nove, Joseph O’Connor, Isabella Santacroce, Tiziano Scarpa, Tommaso Pincio e molti altri. C’è anche una rassegna cinematografica realizzata in collaborazione col Museo del Cinema e che è stata curata l’anno scorso da Guido Chiesa e quest’anno da Gianni Canova, e infine, c’è una sezione dedicata all’arte, in collaborazione con le più importanti gallerie cittadine curata quest’anno da Luca Beatrice.

 

Torino negli ultimi anni è sempre più, con gli eventi che organizza, al centro di interessi culturali, sportivi, economici, …. Basta ricordare come esempio le Olimpiadi Invernali o il Salone del Libro. Quale spazio si vuole ritagliare, sotto questo punto di vista, il Traffic?

E’ un evento molto atteso dove le aspettative riguardano la qualità delle proposte e il clima che si respira. E’ uno dei modi, uno fra i più evidenti, di cui la città dispone per comunicare fino a che punto è arrivato il processo di trasformazione che negli ultimi anni l’ha riguardata a più livelli

 

Ogni anno presentate novità interessanti, spinti anche dall’affluenza sempre crescente di pubblico. Quest’anno vi siete proiettati verso l’esterno in un viaggio ideale Nord-Sud, che vede Berlino e Napoli quasi confrontarsi fra di loro. Perché questa scelta?

Berlino è una delle capitale europee più vive e creative per quanto riguarda la scena artistica e sentiamo che in qualche misura Torino le assomiglia. Napoli è un’altra capitale (del sud, e Torino è la terza città meridionale d'Italia, ricordiamo), e ci affascina questa sua scena creativa a vari livelli (cinema, musica, letteratura) per un contesto sociale così duro e difficile.

 

I due spettacoli che spiccano maggiormente nel cartellone di quest’anno per la loro unicità, senza sminuire o sottovalutare gli altri, sono, a mio avviso, lo spettacolo di Lou Reed di giorno 11 e quello di Franco Battiato del 14. Parlaci più dettagliatamente di questi due eventi.

Quello di Lou Reed, è uno spettacolo particolare, e lo abbiamo scelto perchè la proposta dal vivo in versione musicale-teatrale di Berlin, un suo disco del '73, non è il solito concerto di Lou Reed, che qui è già molto conosciuto; non so se lo avremmo scelto se non avesse portato questo spettacolo particolare, a cui teniamo molto. Quello di Battiato fa parte della tradizione del festiva, è uno spettacolo "carta bianca", che prevede che ogni anno un artista italiano diventi lui stesso il direttore artistico della propria serata, e quindi scelga lui i contenuti da mettere sul palco, gli altri artisti, lo svolgimento della scaletta, ... Lo abbiamo fatto con Capossela, lo abbiamo fatto con Carmen Consoli, e quest'anno è il turno di Battialo, il quale ha scelto di chiamare sul palco Ivan Segreto, Antony & The Johnsons e i Subsonica, e noi naturalmente, essendo anche nomi che apprezziamo molto, abbiamo accettato con piacere la sua proposta.

 

Come saprai il nostro magazine abbina spesso la musica, o altre forme d’arte, alla gastronomia. Sono previsti momenti gastronomici durante il Festival?

Veramente no. Ma ci possimo pensare.

 

Il Festival non è ancora cominciato e parlare di futuro potrebbe sembrare fuori luogo, tuttavia guardare avanti è sempre positivo. Avete già previsto novità o nuovi sviluppi per la prossima edizione?

Siamo consapevoli che non esistono formule sempiterne e quella di Traffic non fa eccezione. D’altro canto è bene non stravolgere ciò che funziona molto bene. E allora la strada è di introdurre qualche elemento di novità magari durante l’anno, attendendo il festival vero e proprio. Diciamo che ci stiamo ragionando.
 

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segnalato da Spaghetti Italiani - Portale di Gastronomia