RossoDiVino alla scoperta dei sapori Prenestini con Maurizio Altamura articolo inserito su spaghettitaliani da Stefano Bartolucci
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Articolo inserito da Stefano Bartolucci il giorno 06/02/2015 alle ore 11.59.13

RossoDiVino alla scoperta dei sapori Prenestini con Maurizio Altamura

 

immagine in primo piano

Come anticipato sui nostri canali social nei giorni precedenti, Febbraio si sta dimostrando ricco di appuntamenti per il nostro territorio. Oltre al Fam Trip del 20-22 Febbraio, oggi, 5 Febbraio, avremo l'onore di avere con noi il famoso Chef "Maurizio Altamura", conosciuto al grande pubblico per le sue partecipazioni al programma televisivo della RAI, "La Prova del Cuoco".

Lo Chef è stato invitato a degustare alcuni prodotti tipici del territorio, cucinati da eccellenti cuochi locali. L'obiettivo è quello di far conoscere questi prodotti al di fuori dei Monti Prenestini e di attivare un passaparola tra chef ed appassionati di cucina che abbia come risultato l'incremento del turismo della nicchia "enogastronomia".

Dunque l'appuntamento per questo evento è a Valmontone, dove Maurizio Altamura sarà chiamato a valutare alcune pietanze preparate dai nostri associati, proprietari e custodi di questi prodotti tipici del territorio.

Il Menù che sarà proposto al prestigioso Chef è il seguente:

Antipasto: Salumi di Maialino Nero dei Monti Lepini e Prenestini
Primo: Carbonara tartufata con guanciale di Maialino Nero
Secondo: Grigliata di Maialino Nero
Contorno: Fagiolone di Vallepietra
Dolce: Giglietto di Palestrina
Vini: Cesanese di Olevano Romano e Passerina del Frusinate
Siamo straconvinti che queste nostre eccellenze sapranno soddisfare il palato sopraffino dello Chef.

Prima di passare ad una breve descrizione dei prodotti destinati alla degustazione, vorremmo ringraziare i nostri Soci Rome Countryside per essersi resi disponibili ad organizzare l'evento:

Ristorante Rossodivino di Valmontone con la sua carbonara

Agriturismo La Sonnina di Genazzano con il suo Maiale Nero dei Monti Lepini e Prenestini

Agriturismo La Polledrara di Paliano con il suo Fagiolone di Vallepietra

Cantina Tranquilli di Olevano Romano con il suo Cesanese

Cantina Giacobbe di Paliano con il suo Passerina del Frusinate

Forno Fiasco di Castel San Pietro Romano con il suo Giglietto Slow Food

Ma perché abbiamo scelto questi prodotti per la degustazione? La risposta è da ricercare nelle loro peculiarità e nella loro storia. Ecco una breve descrizione...

IL FAGIOLONE DI VALLEPIETRA
Il Fagiolone di Vallepietra, chiamato comunemente "Ciavattone" dalle popolazioni locali, è un fagiolo dalle grandi dimensioni, la Buccia sottile e di colore bianco. Unico nel suo genere, questo fagiolo era in via di estinzione, fino a quando Slow Food non ne ha fatto un suo presidio. Attualmente è coltivato soprattutto ( o forse solo) a Paliano da "agricoltori custodi" che privilegiano il biologico e la qualità dei propri prodotti senza badare alla quantità e alla resa.

Questo fagiolo, considerato il "Re dei fagioli", viene prodotto con tecniche eco compatibili ed è rinomato per le sue caratteristiche e qualità alimentari. La coltivazione inizia in aprile e non prevede l'uso di diserbanti o concimi chimici. Per conservare I fagioloni, si aggiunge qualche foglia di alloro e si sistemano in sacchi di iuta, che poi sono collocati in cantine asciutte e fresche. La raccolta avviene in ottobre, il prodotto essiccato è disponibile tutto l'anno.

fagiolone di vallepietra

E' possibile degustare il Fagiolone di Vallepietra presso l'Agriturismo "La Polledrara" di Paliano previa prenotazione.

IL MAIALE NERO DEI MONTI LEPINI E PRENESTINI
Razza di suino autoctona, a rischio di estensione a causa dell'elevata mortalità dei suinetti (50%) dovuta all'eccessivo Imparentamento tra soggetti da riproduzione. Attualmente si sta cercando di recuperare questo suino nella zona dei Monti Prenestini attraverso un'opera costante e certosina di selezione. Alcuni allevatori si stanno adoperando per farne un presidio slow food.

Le ragioni dell'abbandono dell'allevamento di questo suino sta nella minore resa rispetto al classico maiale rosa, la minore proliferazione in termini di cucciolate e soprattutto nel fatto che i piccoli di maiale nero per essere macellati hanno bisogno di 2 anni di crescita contro l'uno delle altre razze. Il maiale nero dei monti lepini deve vivere e nutrirsi allo stato brado. Per questo le sue carni sono più gustose ed il lardo più pregiato. Pensiamo ad esempio alle salsicce il cui sapore si presenta sapido e con un leggero retrogusto di limone. I prodotti ottenuti, rari, sono nell'elenco dei prodotti tradizionali del Lazio.

maiale nero monti lepini e prenestini

E' possibile degustare il Maiale Nero dei Monti Lepini e Prenestini presso l'Agriturismo "La Sonnina" di Genazzano (che lo alleva) previa prenotazione.

IL GIGLIETTO DI PALESTRINA
Il Giglietto di Palestrina, dal 2014 divenuto presidio Slow Food, è un dolce secco che deve il suo nome alla sua forma che ricorda un giglio. La ricetta è di origine francese. Nel 600, la potente famiglia Barberini di Palestrina, fu costretta all'esilio nel paese d'oltralpe. Li, i cuochi al seguito dei principi, scoprirono il gigiletto e, al loro rimpatrio, vollero continuare a produrlo. Il vero giglietto di Palestrina, quello Slow Food, è prodotto con uova di galline allevate a terra da allevamenti prenestini, farina macinata a pietra con grano coltivato sui monti prenestini e zucchero. Rappresenta un unicum che vanta parecchi tentativi di emulazione mal riusciti. Attualmente il giglietto è prodotto solo da 5 forni, quattro a Palestrina ed uno a Castel San Pietro Romano.

Giglietti di Palestrina

E' possibile degustare il Giglietto di Palestrina presso il "Forno Fiasco" di Castel San Pietro Romano.

VINO CESANESE E PASSERINA DEL FRUSINATE
Il Cesanese, è il vino principe delle tavole dei Monti Prenestini e Lepini. Viene prodotto dalle cantine dopo la vendemmia del vitigno autoctono omonimo. Fino a qualche anno fa il cesanese non era valorizzato: i produttori privilegiavano la quantità alla qualità. Con l'esplosione del turismo enogastronomico, molti piccoli imprenditori vinicoli, hanno deciso di rivedere il metodo di coltivazione e produzione di questo eccellente vino rosso. Si è tornati quindi alla coltivazione del vitigno originaria, con filari larghi e assolati ed operando la selezione dei grappoli da lasciar maturare e quelli da tagliare. Il risultato è stato una minor produzione di vino ma una esponenziale crescita della qualità che ha fatto diventare il cesanese un'eccellenza laziale apprezzata in tutto il mondo. Accanto al cesanese, per questo evento, trova posto il "passerina del frusinate", vino bianco molto apprezzato e che noi di Rome Countryside stiamo scoprendo per operare nella sua promozione.

vendemmia-cesanese

E' possibile degustare il Cesanese presso la Cantina "Tranquilli" di Olevano Romano ed il Passerina presso la Cantina "Giacobbe" di Paliano.

 

 

 

 

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-Vendemmia Cesanese
-Giglietto di Palestrina
-Fagiolone di Vallepietra

 

 

 

 

 

 

 

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