A Piano di Sorrento (Na) la due giorni dell'Italian Export Forum, la "Cernobbio dell'export" articolo inserito su spaghettitaliani da Nicola Rivieccio
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Articolo inserito da Nicola Rivieccio il giorno 15/06/2019 alle ore 20.06.10

A Piano di Sorrento (Na) la due giorni dell'Italian Export Forum, la "Cernobbio dell'export"

 

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A Piano di Sorrento (Na) la due giorni dell'Italian Export Forum, la Cernobbio dell'export con 110 aziende e 50 top manager provenienti da tutta italia per rafforzare il made in italy in Campania e nel mondo Sace Simest (gruppo Cdp) main partner tecnico e deloitte coordinatore dei tavoli tecnici del primo forum nazionale specificamente dedicato alle tematiche legate all'export.



A Piano di Sorrento (NA) alla presenza di 110 aziende da tutta Italia e di oltre 50 top manager e rappresentanti istituzionali la prima edizione dell'Italian Export Forum, il primo forum specificamente pensato per riunire il mondo dell'export italiano, che ha SACE SIMEST (Gruppo Cdp) come main partner tecnico ed il supporto di ISPI Istituto per gli Studi di Politica Internazionale, Deloitte, Edelman e la Lega del Filo d'Oro come Charity partner. L'edizione 2020 del Forum è stata già fissata per la terza settimana di giugno e nella terza settimana del prossimo mese di gennaio ci sarà una sessione speciale a New York per aiutare le aziende italiane a crescere negli USA.
Parte dalla Campania, prima regione del Mezzogiorno per valore delle esportazioni e in crescita del 6,5% nel primo trimestre dell'anno rispetto al 2018, l'idea di creare una inedita "Cernobbio dell'export", uno spazio di analisi, discussione, proposta concreta per un settore che nel 2018 in Italia ha pesato per circa 463 miliardi di euro (fonte: MISE) e che può essere fondamentale per il rilancio della regione e di tutto il Sud.
Il progetto del Forum è dell'imprenditore campano Lorenzo Zurino attivo da oltre dieci anni nella distribuzione di prodotti food negli USA e premiato a marzo scorso dalla NIAF -la più importante fondazione degli italo-americani come miglior imprenditore under 35. Tra i partecipanti allo IEF alcuni tra i più importanti attori legati all'export Made in Italy ed impegnati nei più svariati settori, da quello bancario a quello della moda, dalle fiere all'enogastronomia. I numerosi top manager rappresentanti istituzionali sono stati impegnati in sessioni plenarie, tavoli tematici, focus di approfondimento e incontri bilaterali sui principali temi che caratterizzano la promozione del Made in Italy all'estero e le criticità affrontate dalle aziende esportatrici.
Al forum si sono iscritte gratuitamente aziende interessate a migliorare la loro proiezione all'estero o a tendono affacciarsi sui mercati internazionali.
Tra i temi dei workshop previsti dal forum: "opportunità e passaggi essenziali per i mercati esteri nel settore food", un comparto che vale il 7% dell'export italiano, ma con un tasso di crescita negli ultimi 10 anni di oltre il 70% e una brillante performance anche negli anni della crisi economica; "strumenti di posizionamento del Made in Italy e del Made in Campania legati al mondo della moda", un focus curato da SACE SIMEST su come concludere un affare di successo all'estero. Non manca una sessione plenaria dedicata alla "diplomazia economica nella conoscenza e nell'approccio a nuovi mercati.
Ogni sessione plenaria e workshop di approfondimento vedrà la creazione di un libro bianco redatto dall'ISPI che sarà disponibile per diffondere nel modo più capillare possibile i risultati dei lavori.
Lo IEF punta ad aiutare concretamente le aziende italiane a migliorare la penetrazione del Made in Italy sui mercati ed è una sintesi tra un "ecosistema" di concezione inedita ed un think-tank, composto da un grande evento annuale, un osservatorio permanente ed una piattaforma web di scambi o virtuale, il tutto destinato a sviluppare analisi, confronti, discussioni dedicate specificamente all'export Made in Italy e ai suoi attori principali.
Al progetto hanno aderito realtà quali il Ministero degli affari Esteri e della Cooperazione Internazionale attraverso la Direzione Sistema Paese, Confindustria, CNA, l'Ambasciata d'Italia in Qatar tutte con grande esperienza sui mercati internazionali e con le quali le aziende potranno interagire direttamente.
Obiettivo del forum è la costituzione di una grande alleanza finalizzata a dare alla promozione del Made in Italy l'attenzione che merita da parte dei decisori e dell'opinione pubblica del paese ed un contributo qualitativamente elevato in termini di analisi e soluzioni concrete alle aziende che esportano e a quelle che intendono farlo. "L'export costituisce un settore strategico e trainante per l'economia italiana ma nel nostro paese manca attualmente un momento di confronto dal respiro nazionale tra soggetti pubblici e privati, sia italiani che internazionali, per analizzare i problemi e indicare soluzioni concrete legate alla promozione delle aziende italiane all'estero. L'Italian Export Forum è nato per colmare questo vuoto e costituisce quindi un inedito assoluto nel panorama economico e istituzionale italiano - ha affermato Lorenzo Zurino, presidente dello IEF e fondatore e CEO di The One Company - La scelta del Sud non è casuale perché credo che il Mezzogiorno possa trovare nell'export una chiave fondamentale per la propria crescita e per la valorizzazione delle sue tante eccellenze"
L'Italia è la seconda manifattura d'Europa dopo la Germania ed esporta beni e servizi in tutto il mondo per complessivi 550 miliardi di euro.
Non a caso - ha affermato il presidente di Confindustria Vincenzo Boccia - la nostra Industria è prima, seconda o terza in otto settori su dodici a livello internazionale: il che la dice lunga sulla qualità delle produzioni nazionali perché dove c'è equilibrio, bellezza e tecnologia entra in gioco l'Italia. Fare un punto su un fenomeno così importante per l'economia del Paese è molto utile -continua Boccia - e per questo guardiamo con favore alla nascita dell'Italian Export Forum e all'avvio della sua prima edizione a Sorrento. Una scelta emblematica che premia il nostro Mezzogiorno chiamato a partecipare con sempre maggiore convinzione alla crescita del Paese."
"Ho accettato con piacere l'invito degli organizzatori della prima edizione dell'Italian Export Forum che si terrà a Piano di Sorrento perché ritengo sia un'iniziativa utile, anzi preziosa soprattutto per le piccole e medie aziende italiane che costituiscono la spina dorsale della nostra economia. I mercati esteri rappresentano delle opportunità uniche di crescita e sviluppo per la piccola impresa e istituzioni come Simest e SACE sono essenziali per accompagnare e rafforzare tali processi di presenza coordinata all'estero. È necessario tuttavia che le scelte di internazionalizzazione da parte degli attori economici vengano operate con consapevolezza e conoscenza non solo delle opportunità e dei vantaggi esistenti, ma anche delle difficoltà e delle problematiche potenzialmente presenti in mercati spesso molto competitivi e selettivi. Le nostre imprese e i nostri artigiani costituiscono nella maggior parte dei casi delle autentiche eccellenze ma ciò di per sé non basta; per vincere bisogna essere in grado di comprendere le specificità dei mercati ai quali ci si rivolge e adattarsi e prepararsi per centrare l'obiettivo. Iniziative come questa dell'IEF sono particolarmente utili perché consentono di mettere insieme esperienze e visuali diverse e complementari, con un taglio pratico e concreto che permette alle imprese di operare scelte consapevoli e ponderate e quindi, in ultima analisi, vincenti."- ha affermato Pasquale Salzano, Ambasciatore italiano in Qatar
"Il processo di internazionalizzazione delle nostre imprese è fondamentale, ma si presenta come un cammino complesso, su cui pesano scenari geopolitici ed economici non sempre facilmente prevedibili. Questa complessità richiede una strategia coordinata da parte delle istituzioni preposte all'internazionalizzazione del Paese. La Farnesina e la rete diplomatico-consolare contribuiscono a questa strategia, aiutando le imprese nel loro percorso grazie a un importante lavoro di sostegno istituzionale e market intelligence." ha affermato Vincenzo De Luca, Direttore Generale per la promozione del Sistema Paese, Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.
"Siamo molto felici di essere partner tecnici di questo primo Italian Export Forum, una nuova iniziativa ad alto valore strategico che sono certo offrirà un'importante occasione di confronto per dare voce e sostegno al mondo dell'export, motore fondamentale dell'economia del nostro Paese, che da solo contribuisce a quasi un terzo del Pil. - ha affermato Alessandro Decio, Amministratore Delegato e direttore generale di SACE - Come SACE SIMEST siamo in prima linea in questa direzione, con oltre 28 miliardi di euro mobilitati a sostegno delle imprese italiane sui mercati esteri nell'ultimo anno, in crescita a due cifre per il terzo anno consecutivo. Siamo pronti a fare ancora di più e siamo certi che iniziative come questa dell'Italian Export Forum e lo stimolo continuo delle tante eccellenti imprese italiane ci aiuterà a fare sempre di meglio".
"Nato 85 anni fa proprio grazie al supporto di un gruppo di imprenditori e oggi forte di una membership che conta oltre 70 aziende associate, tra cui le principali imprese italiane, ISPI da sempre dedica un'attenzione significativa - che lo contraddistingue fra i think tank italiani ed è tipica invece di quelli anglosassoni - all'elaborazione di analisi e scenari a supporto dell'internazionalizzazione del Sistema Paese ha affermato Paolo Magri, Vice Presidente Esecutivo e Direttore dell'Istituto pergli Studi di Politica Internazionale -
L'obiettivo è di offrire alle imprese una chiave i lettura geopolitica e geoeconomica per un mondo in continuo e rapido cambiamento. Per far questo è cruciale la partnership con istituzioni come Sace e iniziative come l'Italian Export Forum che, mettendo insieme competenze e approcci diversi ma tra loro strettamente complementari, aiutano le aziende italiane ad aprirsi ancora di più al mondo".
"L'internazionalizzazione è una sfida e un fattore di crescita e Sviluppo fondamentale per la competitività delle nostre imprese, in particolare della PMI. In questo momento storico, 'aprire i propri confini all'estero' può rappresentare un'alternativa alla stagnazione del mercato interno; ciononostante, considerato anche il contesto internazionale incerto, il percorso di internazionalizzazione non può prescindere da un'analisi mirata dello scenario globale. Il nostro studio - Le fiere come strumento di internazionalizzazione del Made in Italy - rappresenta una testimonianza della grande attenzione che dedichiamo alla tematica e infatti ha avuto anche un risvolto pratico importante, contribuendo alla introduzione di una specifica norma nel "Decreto Crescita", che prevede l'agevolazione fiscale del credito d'imposta per la partecipazione delle PMI alle manifestazioni fieristiche internazionali di settore" ha dichiarato Ernesto Lanzillo, Senior Partner di Deloitte e Private and Family Business Leader dell'area Central Mediterranean (Italia, Grecia, Malta).
"Ringrazio Lorenzo Zurino, Presidente dell'IEF e amico della Lega del Filo d'Oro, per averci dato l'opportunità di essere Charity Partner di questo importante evento dedicato al settore dell'export - ha dichiarato Rossano Bartoli, Presidente della Lega del Filo d'Oro - Questa è una preziosa occasione per accreditare l'Associazione presso un qualificato panel di stakeholder istituzionali ed economici di livello internazionale e promuovere l'attività della Lega del Filo d'Oro a supporto delle persone sordocie che e pluriminorate psicosensoriali e delle loro famiglie". n.r.

 

 

 

 

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