Articolo inserito da Nicola Rivieccio il giorno 25/11/2017 alle ore 00.58.05
"Bene il decreto sull'etichettatura obbligatoria di origine per i derivati del pomodoro, firmato dai
Ministri Martina e Calenda, ma una norma che vale solo per l'Italia non può produrre gli effetti desiderati. Serve un innalzamento degli standard qualitativi uniformi e omogenei su tutto il territorio comunitario".
Lo ha detto Antonio Ferraioli, presidente ANICAV (Associazione Nazionale Industriali Conserve Alimentari
Vegetali) in occasione dell'appuntamento 'Il filo rosso del pomodoro', manifestazione giunta alla quinta edizione dedicata alla filiera del pomodoro da industria svoltasi a Napoli. Il comparto che rappresenta un'eccellenza dell'industria alimentare italiana è tra i settori "trainanti" dell'economia. I dati dicono che nel
2017 le aziende italiane hanno trasformato 5,26 milioni di tonnellate di pomodoro con un aumento del 6,6% nel bacino del Centro Sud e una riduzione del 4% nel bacino del Nord. Numeri che fanno dell'Italia il terzo trasformatore mondiale di pomodoro dopo Stati Uniti e Cina.
La produzione italiana rappresenta il 14% di quella mondiale e il 47% del trasformato dell'Unione europea, con un fatturato di oltre 3 miliardi di euro. "Il lavoro di questi anni - ha aggiunto Ferraioli - è positivo ma bisogna proseguire per tutelare l'immagine del nostro prodotto nel mondo e promuoverlo
sempre di più". Sul fronte dell'export, infatti, i dati relativi ai primi otto mesi del 2017 registrano segni negativi legati "a un'importante contrazione dei volumi verso l'Europa" pari a - 7,9% che arrivano a toccare una riduzione del 18% delle esportazioni verso la Germania così come verso il mercato africano (-19,8%).
Positivi invece i dati export di tutti i derivati del pomodoro verso il mercato USA che registra una crescita in valore del 12% e in volume di circa il 10. Tema principale dell'edizione 2017 è 'Italiano dalla nascita' a
rivendicare la paternità del pomodoro e dei suoi derivati.
Proprio a Napoli infatti, nella seconda metà del Settecento, l'utilizzo del pomodoro per la preparazione di pietanze si diffuse per la prima volta tra la popolazione e sempre a Napoli fu insediato il primo stabilimento di trasformazione. Durante la giornata è stato presentato il progetto 'Il pomodoro: buono per te buono per la ricerca', iniziativa della Fondazione Umberto Veronesi e sostenuta dal Gruppo Giovani ANICAV, in
collaborazione con RICREA. Obiettivo è valorizzare le proprietà benefiche e antitumorali dei derivati del pomodoro. La campagna culminerà il 10 e 11 marzo quando in oltre 100 piazze italiane sarà venduta una confezione con tre diversi tipi di conserve e il ricavato sarà destinato alla Fondazione Umberto Veronesi per
sostenere la ricerca oncologica pediatrica. Alla manifestazione ha portato il suo saluto il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, che ha affermato: "Sono convinto che bisogna andare nella direzione di valorizzare le nostre terre, le nostre tradizioni e che sia un errore perseguire la via dei processi di globalizzazione. Noi italiani - ha concluso - dobbiamo puntare sulla nostra identità e la nostra passione".
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