Al Sensi Restaurant Amalfi in scena Vita Da Chef articolo inserito su spaghettitaliani da Annatina Franzese
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Articolo inserito da Annatina Franzese il giorno 16/12/2017 alle ore 18.48.25

Al Sensi Restaurant Amalfi in scena Vita Da Chef

 

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Al Sensi Restaurant Amalfi in scena:Vita Da Chef


Della costiera amalfitana ho ricordi d'infanzia: la casa al mare in fitto a Maiori, le passeggiate la sera a Positano e la Santa Messa la domenica al Duomo d'Amalfi. L'ho sempre vissuta d'estate, della costiera d'inverno fino a questo momento non ne sapevo nulla; nessun fotogrammo né passato né presente. L'invito a trascorrere una serata al Sensi Restaurant Amalfi è stata l'occasione giusta per arricchire il mio bagaglio, complice il mare in tempesta e le luci di Natale rese ancora più luminose da gocce di scrosciante pioggia incessante.
Il Sensi Restaurant Amalfi, è uno scrigno segreto che si apre nel cuore della più antica delle Repubbliche Marinare, nel vicoletto adiacente alla Cattedrale di Amalfi, all'interno dell'Hotel Residence, uno splendido palazzo nobiliare del XVIII. Nato ad agosto di quest'anno, dalla scommessa tra lo chef Alessandro Tormolino e i manager Pasqualino Franzese e Enzo Calaudi, si pone come obiettivo, quello di offrire a tutti gli ospiti un'esperienza atta a coinvolgere tutti i sensi in un percorso a metà strada tra il gusto della tradizione e il piacere dell'innovazione.
Uno stile elegante e raffinato quello del salone con soffitto a volta che coniuga perfettamente il classico della struttura con soluzioni moderne e funzionali. I colori utilizzati, caldi e naturali, si ispirano allo splendido panorama che incastona la struttura.
Ogni mese l'executive chef Alessandro Tormolino, accoglie nel suo regno un'artista del gusto per dar vita ad una sempre nuova puntata dell'ormai consolidato format "Vita da Chef". Un' intervista raccontata ed assaggiata; sette portate diverse mediante le quali gli chef raccontano la loro vita e la loro esperienza.
Sabato 02 Dicembre lo chef Alessandro Tormolino, ha ospitato nella sua moderna e luminosa cucina, la Stella Michelin Giovanni De Vivo. Entrambi campani, attenti alla materia prima e sempre alla ricerca del giusto equilibrio tra tradizione ed innovazione.
Come apettizers lo chef De Vivo, ha pensato ad un tonno cotto a 42 gradi con lampone, pistacchi, latte di mucca Jersey e frutto della passione e ad un uovo cotto a 62 gradi su zuppetta di pomodorino del piennolo, fresella napoletana, calamaro e polvere di pancetta. Lo chef Tormolino invece, ha proposto un baccalà cotto a bassa temperatura ai sentori di Sfusato Amalfitano, patate, olio e prezzemolo. In abbinamento al trittico, un Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Doc "Le Vaglie" 2016 Santa Barbara. Verdolino che al naso esprime sentori delicatamente speziati e di frutta matura.
Come primo piatto, spaghetti aglio nero e olio, canocchie e crema di fagioli. Con questa pietanza lo chef Tormolino, ha proposto un connubio crostacei e legumi sempre più che gradito. Apparentemente classico, ma con una punta di novità conferita dall'aglio nero. In abbinamento un Greco di Tufo DOCG "Grotte" 2016 Colli di Castelfranci. Un giallo paglierino con riflessi dorati che esprime la sua buona struttura basata su note sapide e fresche, supportate da una buona morbidezza e lunga persistenza.
Tortello salsiccia e friarielli, provolone affumicato di Agerola, caviale di tartufo nero invece per lo chef De Vivo che con questo piatto fedele ai sapori del territorio ha stupito con gusto ed equilibrio. In abbinamento un'Irpinia Greco "Vallicelli"2012 Colli di Castelfranci. Un giallo dorato che esprime nel tempo tutte le sue potenzialità.
Come secondo piatto, lo chef Tormolino, ha proposto una delicata ombrina con scarola, burrata, olive di Gaeta e perlage di melograno. In abbinamento, un Aglianico Rosato Sannio doc Fontanarosa. Rosa cerasuolo, con sentori di frutta e fiori al gusto secco e fresco.
Prima di giungere all'atteso e sorprendente dessert, gli chef hanno raggiunto la sala per raccontarsi con divertente simpatia agli ospiti. Dai loro racconti ed aneddoti è emersa tutta la passione per il loro lavoro, l'attenzione per la ricerca delle materie prime, la predilizione per il lavoro di squadra e la riconoscenza nei confronti dei clienti, secondo De Vivo unici e veri giudici.
Come dessert conclusivo, lo chef De Vivo ha proposto la castagna nel sottobosco. Una castagna su terra di caprese con croccante di pistacchio, muu salato e mela annurca con bagna di taurasi. Tanti i diversi elementi insieme che, come precisato dallo stesso chef, accompagnati all'Elisir Falernum dell'Antica Distilleria Petrone, a base di Falernum con brandy invecchiato di tre anni, sono stati la giusta conclusione al racconto di una favola.
Ps. Degno di nota il mini panettone del Mastro fornaio Domenico Fioretti cadeaux per i presenti alla serata.

Sensi Restaurant Amalfi
Via Pietro Comite 4
84011 Amalfi

 

 

 

 

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-Sensi Restaurant Amalfi
-Sensi Restaurant Amalfi
-tonno cotto a 42 gradi con lampone, pistacchi, latte di mucca Jersey e frutto della passione
-uovo cotto a 62 gradi su zuppetta di pomodorino del piennolo, fresella napoletana, calamaro e polvere di pancetta.

 

-Baccalà cotto a bassa temperatura ai sentori di Sfusato Amalfitano, patate, olio e prezzemolo.
-Spaghetti aglio nero e olio, canocchie e crema di  fagioli
-Tortello salsiccia e friarielli, provolone affumicato di Agerola, caviale di tartufo nero
-ombrina con scarola, burrata, olive di Gaeta e perlage di melograno.

 

-La castagna nel sottobosco

 

 

 

 

 

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