Consorzio di Tutela della Mozzarella di Bufala DOP e Reggia di Caserta: incontro tra arti. articolo inserito su spaghettitaliani da Annatina Franzese
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Articolo inserito da Annatina Franzese il giorno 08/11/2017 alle ore 00.01.17

Consorzio di Tutela della Mozzarella di Bufala DOP e Reggia di Caserta: incontro tra arti.

 

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Consorzio di Tutela della Mozzarella di Bufala DOP e Reggia di Caserta: incontro tra arti


La Reggia di Caserta è da sempre, nell'immaginario collettivo, la meta ideale per la classica "gita fuori porta" del giorno di festa; invero, luogo preferito da professori ed educatori per la visita guidata di fine anno scolastico o di fine campo scuola. Personalmente, ho poche reminiscenze relative alle mie visite guidate adolescenziali alla Reggia ed il social tour organizzato congiuntamente dal Consorzio di Tutela della Mozzarella di Bufala DOP e Reggia di Caserta è stato l'occasione ideale non per vedere, ma per guardare con occhi consapevoli alla magnificenza di uno dei simboli della nostra regione nel mondo, dichiarata nel 1997 dall'Unesco, Patrimonio dell'Umanità.
Il Palazzo Reale di Caserta, con le sue 1200 stanze e giardini, è l'ultima rappresentazione in Italia del barocco. Esso, nasce dall'ambizione di Carlo III di Borbone, re di Napoli e dei suoi avi di realizzare una costruzione che ricordasse quella di Varsailles, ma ancora più sfarzosa ed imponente.
Il "Palazzo Vanvitelliano", ha subito, nel corso degli anni i fasti e nefasti del tempo, conservando intatto, come un vecchio signore di corte di inizio ottocento, il suo decoro e la sua dignità. Ad oggi, grazie all'attuale direttore Mauro Felicori, tanti piccoli passi si stanno percorrendo affinchè la Reggia possa diventare il polo di cultura che merita di essere.
L'inaugurazione nel luglio 2016 della sede del Consorzio tutela del formaggio mozzarella di bufala campane presso le Regie Cavallerizze grazie all'accordo di collaborazione tra i Beni culturali e le eccellenze agroalimentari, si configura come esplicazione della volontà delle parti di realizzare, all'interno della Reggia, un d' arte conosciuto in tutto il mondo.
Il Consorzio di Tutela della Mozzarella di Bufala Campana, nato nel 1981, è l'unico organismo riconosciuto dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali per la tutela, la vigilanza, la valorizzazione e la promozione di questo straordinario formaggio del Centro-Sud Italia, apprezzato in tutto il mondo.
La Mozzarella di Bufala Campana, ha ottenuto nel 1996 il marchio DOP. La ricotta di bufale invece, lo ha ottenuto da poco.
Il leitmotiv del Consorzio è semplice e diretto: "O è Così, o Non è"ed è atto a voler indicare le caratteristiche necessarie affinchè una mozzarella possa essere riconosciuta come mozzarella di bufala campana dop.
Una mozzarella è dop, solo se in commercio si presenta confezionata recando i marchi del Consorzio di Tutela, della Dop e la denominazione "Mozzarella di Bufala Campana". Inoltre, in tavola, la mozzarella dop si presenta di colore bianco porcellana con superficie liscia; la consistenza è elastica inizialmente, poi più fondente, mentre al taglio vi è fuoriuscita di sierosità biancastra dal profumo di fermenti lattici con sapore deciso, ma delicato.
In occasione del social tour, un poker d'assi sul tavolo al servizio di Sua Signora La Mozzarella: Franco Pepe, Ciccio Vitiello, Anna Chiavazzo ed il Birrificio White Tree.
Franco Pepe e Ciccio Vitiello, rappresentano l'emblema non dello scontro, ma dell'incontro generazionale teso alla valorizzazione delle realtà e delle risorse territoriali.
Per Franco Pepe di Pepe In Grani, un conetto fritto nato dalla composizione di farine da lui create farcito con pesto di rucola, parmigiano reggiano 12 mesi e polvere di olive nere caiazzane.
Per Ciccio Vitiello di Casa Vitiello invece, due novità: la provinciale e la conterranea
La prima, su base di impasto di canapa con crema di pecorino di laticauda, pancetta di maialino nero croccante, nocciole tostate di Vairano qualità mortarella, mela annurca della Valle di Maddaloni e mozzarella di bufala DOP.
La seconda con stracciata di bufala, carpaccio di bufalo, pesto di rucola, riduzione di vino Casavecchia (vino cotto) e caciocavallo stagionato otto mesi.
In abbinamento alle delizie degustate, una stout nera ideata dal birrificio casertano, White Tree composta da siero di latte di bufala campana.
Per Anna Chiavazzo de Il Giardino di Ginevra l' inimitabile Pan(n) di Bufala. Farina di grano tenero '00, panna di latte di bufala, tuorli d'uova fresche, zucchero, lievito madre naturale, burro, aromi naturali e sale per un panettone soffice, delizioso e di forte identità territoriale che, gustato insieme al rosolio SetaNera, realizzato con vino da uve di Casavecchia, rimanda al calore di una baiata di montagna pur rimanendo in città.

 

 

 

 

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-Reggia Di Caserta
-Reggia di Caserta
-Reggia di Caserta
-Reggia di Caserta

 

-Reggia di Caserta
-Reggia di Caserta
-Franco Pepe e Ciccio Vitiello
-Mozzarella di Bufala Campana Dop

 

-Stout nera White Tree
-Cono Fritto di Franco Pepe
-La Conterranea di Ciccio Vitiello
-Anna Chiavazza

 

 

 

 

 

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