Agosto

2003

Spaghetti Italiani - Portale di Gastronomia

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Introduzione alla Rubrica e indice di tutti i numeri

 

18 Agosto 2003 – Palermo - Piazza Politeama - Nomadi in concerto

 

Le foto del concerto     -     La Biografia dei Nomadi


 

INTERVISTA A BEPPE CARLETTI

di Luigi Farina

 

40 anni di musica accompagnato dalla cucina italiana.

 

Palermo 18 Agosto 2003 ore 19.30 - Mi trovo nel camerino dei Nomadi che sono appena arrivati per le prove del concerto di stasera. Beppe Carletti mi accoglie con molta simpatia ed accetta di essere intervistato e di parlare di se e dei Nomadi in esclusiva per gli amici di Spaghettitaliani.

 

La prima domanda riguarda i Nomadi, ma ti tocca in prima persona, visto che sei l'unico rimasto dal nucleo fondatore. Che effetto fa essere arrivati a 40 anni, facendo da colonna sonora a diverse generazioni, rimanendo sempre sulla crestra dell'onda?

Il fatto sta che non me ne sono quasi accorto, sembra una barzelletta, ma è la verità; anche perchè sono stato sempre in movimento, senza fermarmi mai, allora te ne accorgi di meno del tempo che passa, nonostante tutti i cambiamenti. Quest'anno, arrivando ai 40 anni, pensavo che all'inizio neanche ci pensavo ad arrivare a 40, ma neanche a 20, non sapevo neanche dove andavo a finire.
E' chiaro che la soddisfazione è tanta, e credo che essere quà dopo 40 anni vuol dire che stiamo dando ancora delle emozioni, perchè solo così si può giustificare la presenza di un gruppo dopo 40 anni, avendo cambiato tutti gli elementi tranne che me.

Parlami adesso della vostra attività umanitaria, girando per il mondo, aiutando i popoli meno fortunati di noi, come nel Vietnam, ultima vostra meta.

Abbiamo iniziato quasi quasi per gioco, ed è ancora un gioco, nel senso che non è il nostro lavoro occuparci di solidarietà o di iniziative umanitarie. Noi suoniamo, ma siccome siamo uomini come tutti gli altri. Ci sono tante persone che fanno volontariato e anche noi lo facciamo a modo nostro: in questi ultimi anni sto viaggiato tanto, prima tu hai citato il Vietnam, che è stata l'ultima meta, ma oltre al Vietnam ci siamo occupati in precedenza per 2 anni della Cambogia, dove abbiamo fatto costruire una casa a Battambang che accoglie i bambini che sono stati dimessi dall'ospedale di Emergency. In Vietnam, a Saigon, abbiamo preso una casa, dove si aiutano e vengono accolte le bambine vittime dello sfruttamento sessuale, le baby-prostitute. Non occorrono cifre astronomiche, sono piccole cifre, perchè la il valore del denaro è diverso da quà, però la soddisfazione è uguale anzi è più grande ancora, perchè si riesce a farle senza avere pubblicità, non è che, per esempio, al telegiornale viene indicato un contocorrente che viene indicato per mandare i soldi per quello che fanno i Nomadi, c'è solo un passaparola fra i nostri fans, che sono tantissimi ed hanno un cuore grande, non abbiamo spese, nel senso che quando io faccio i viaggi, me li pago da solo, non tiro via i soldi da quelli raccolti, quindi è tutto più facile. E' una cosa meravigliosa, anche perchè le nostre iniziative sono sempre e solo esclusivamente rivolte ai bambini.

 

Facendo un tuffo nell'eno-gastronomia, quale è il vostro rapporto con il cibo il vino, visto anche che i Nomadi non è più un gruppo composto solo da emiliani, ma fra di voi c'è un siciliano, un piemontese ed un marchigiano?

Il rapporto con il cibo è basilare, noi abbiamo la fortuna di girare l'Italia in lungo e in largo, e quindi di potere assaggiare le specialità di ogni regione, e di bere dei vini che sono buonissimi. Per esempio noi ceniamo sempre prima dei concerti, è una nostra prerogativa, anche perchè altrimenti non riusciremmo a stare sul palco per due ore e mezza, siamo abituati così. Il cibo è una parte fondamentale, uno dei piaceri della vita credo sia proprio mangiare, mangiare bene, senza stare male, e bere, bere bene, è importantissimo, se no non bevo vino, se devo bere male, tanto per bere, allora non lo bevo. Non siamo degli ubriaconi, però amiamo il vino, io da emiliano amo il lambrusco, che non è considerato tantissimo, però ci sono degli ottimi lambruschi che sono buonissimi, poi c'è Danilo che è di Asti e che beve degli ottimi vini piemontesi eccezionali. A parte i nostri locali abituali dove viviamo, la nostra fortuna è quella di viaggiare in Italia. Io ho avuto la possibilità di viaggiare per il mondo ed ho mangiato cibi un po' in tutte le parti, però come si mangia in Italia non si mangia da nessuna altra parte, e lo stesso vale per il vino, sarò legato all'Italia, sarò un conservatore, chiamami come vuoi, però qui è troppo bello, e, ripeto ancora, il cibo è una parte essenziale della vita. La mia passione è la musica, ed ho avuto la fortuna di vivere la mia vita per la musica, ma un'altra mia passione è proprio il cibo, e dovrebbe essere così in tutti. Mi dispiace che certe nuove generazione non hanno quest'amore per il cibo e per il vino, ed è sbagliatissimo, perchè penso che mangiare e bere bene concilia ottimamente con la vita e fa vivere sicuramente meglio, e poi non si ci deve lasciare condizionare nel cibo, stasera qui a fianco al palco abbiamo un fast food in cui non andrei mai, solo una volta sono entrato in un locale nel genere, all'aeroporto di San Paolo, perchè c'era solo quello, non fa parte della mia vita.

Girando l'Italia, quale cucina ti piace di più? Hai qualche preferenza?

E' difficile fare una classifica. In Sicilia si mangia da Dio, dove vivo io dicono che si mangia bene, vado nel Lazio e mangio benissimo, vado in Sardegna o in Trentino e si mangia altrettanto bene, io penso che l'Italia è l'unico stato al mondo dove in qualsiasi posto tu vai mangi bene, a differenza degli altri stati che spesso non è così, come in Cambogia o in Vietnam. Proprio in Vietnam una sera mi sono rifiutato di mangiare, perchè il cibo non andava bene per i miei gusti. La qualità nostra è insuperabile in qualsiasi posto ti trovi, nelle Marche o nelle Puglie, ... Dimmi un posto dove non si mangia bene? Quello che può variare è che ci sono delle regioni che hanno dei cibi più poveri, delle altre che li hanno più ricchi, delle regioni in cui la cultura del cibo è un po' più consolidata di altre, però questo non toglie che non si mangi bene. La Calabria, per esempio, ha una cucina povera, ma è talmente ricca di spontaneità e di genuinità, non ha cose ricercate, ma le cose povere che ha sono buone e genuine. La Sicilia invece è ricchissima, puoi mangiare dal pesce alla terra, come si dice di solito, puoi spaziare tantissimo, puoi bere i vini siciliani, che per adesso stanno andando fortissimo, con mia figlia che è una piccola sommelier compriamo i vini siciliani. Tutto ciò per ribadire quanto è bella l'Italia sotto questo aspetto e quanto si beve bene. Dopo della Sicilia andremo in Sardegna e li mangeremo altrettanto bene, è difficile fare una classifica. Ovviamente un po' in tutt'Italia ci sono dei ristoranti che sono meglio di altri, ma quanto si fanno pagare, io preferisco una buona trattoria dove si mangia del buon cibo genuino e dove puoi bere un buon bicchiere di vino, senza buttare via tanti soldi per un pranzo, posso capire che ci sono delle bottiglie di vino che valgono tanto, ma non mi sembra giusto.

Come ultima domanda per tornare alla musica, cosa ti aspetti dal futuro per i Nomadi?

Devo dire che, adesso che ho festeggiato i quarant'anni, mi piacerebbe tanto festeggiare i cinquanta, sarò un po' megalomane, però sperare non costa niente. A questo punto arrivare ai cinquant'anni sarebbe la cosa più bella per me e per i Nomadi, non avrei più nulla da chiedere, ma anche adesso dovrei accontentarmi, va bene così, in effetti scherzo, va bene cosi, essere arrivato ai quarant'anni è il massimo, sono una vita molto lunga, e mi reputo uno dei fortunati a questo mondo.

 

Ringrazio Beppe Carletti per la sua gentilezza e disponibilità e mi commiato, dandogli appuntamento per il concerto di questa sera, visto che fra l'altro li seguo da quando ero ragazzo e lo seguirò con molta passione.

 

Realizzazione: Luigi Farina ( lfarina52@hotmail.com )

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