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…ma prima, quando il fuori era quello in cui si nuotava, l’oceano denso denso e caldo caldo, anche allora gli altri c’erano, guizzanti, in quel fuori di prima(…)”. I. Calvino , Cosmicomiche, pag.239.

Quando ho cominciato a cucinare le alghe provavo una specie di “timore rispettoso” e nello stesso tempo curiosità di fronte alle strisce verde scuro della Kombu, alla flessuosità delle Wakame, ai fiocchi dell’Agar e al violetto delle Nori che il fuoco creava dal verde dei fogli in cui erano state pressate. Poi ho imparato a conoscerle per i loro sapori e per i benefici effetti che hanno avuto e continuano ad avere sul mio fisico e ho sempre presentato una ricetta a base di alghe in ogni lezione di cucina che ho tenuto.

Nell’antichità le alghe sono state sempre consumate anche dai popoli del Mediterraneo, dell’Europa e dell’America in Giappone però da millenni le alghe hanno sempre rappresentato un ingrediente fondamentale della loro cucina e provavano per queste verdure di mare riconoscenza e apprezzamento e le chiamavano anche con nomi poetici “cielo freddo” il Kanten o Agar e “quercia marina” per le Arame.

Le alghe che troviamo oggi nei negozi di prodotti naturalisono tante e ormai vengono coltivate anche in Europa ma, come in Italia troviamo i vini D.O.C, in Giappone ci sono zone particolari riconosciute come ottimali per ogni tipo di alga, per il tipo di ambiente in cui nascono (le correnti oceaniche, le rocce, il clima, il grado di umidità…). Sono importanti anche la lavorazione e le tecniche di essiccamento perché ne possono alterare il sapore e le proprietà ma ancora oggi si trovano aziende artigianali che seguono metodi naturali nel rispetto dell’ambiente e delle loro qualità che sono principalmente la ricchezza di sali minerali, le vitamine e il loro buon aiuto per numerosi problemi di salute.

Per il momento voglio parlarvi in modo più approfondito della Kombu e della Dulse.

Kombu

La trovate tagliata a strisce in sacchetti già confezionati.Potete trovare delle macchioline bianche di sali minerali e zuccheri complessi che è bene non togliere e si formano quando l’alga traspira umidità e questo la rende più gustosa ed energetica. Si ammolla in poca acqua fin quando diventa morbida e si usa anche l’acqua di ammollo.

Ci sono molti tipi di Kombu e se ne trovano più di cento tipi diversi ad Osaka centro noto in Giappone per la qualità superiore, quelle che uso sono le Hidaka-Kombu. A Hidaka le Kombu crescono in “foreste sottomarine” e quando vengono raccolte hanno una lunghezza di 10 metri e larghe una ventina di centimetri. Negli ultimi mesi estivi concludono il loro ciclo di maturazione e allora i pescatori le raccolgono a mano utilizzando delle lame affilatissime legate in cima a canne di bambù, poi vengono stese sugli scogli per l’essiccamento al sole e questa operazione durerà una settimana.

Vi consiglio inizialmente di usarle (1 striscia per quattro persone) nelle creme di verdure perché così le frullerete insieme ai vegetali scelti e nessuno “storcerà la bocca” perché non lascia sapori particolari anzi, le creme risulteranno più saporite e salutari.

Nella cottura dei legumi perché facilitano la loro cottura e digestione e anche in questo caso la potrete frullare con una parte del legume che avrete scelto.

Dulse

Vive e si trova nell’Atlantico e nel Pacifico e veniva usata dai pescatori delle isole Britanniche, in Irlanda e nelle coste orientali degli Statti Uniti e del Canada. Anche la Duylse viene raccolta nei mesi estivi e messa ad essiccare al sole. Ha un bellissimo color porpora e si presenta a ciuffi. Prima di utilizzarla si mette a bagno per eliminare i minuscoli crostacei e conchiglie che si nascondono tra le loro foglie, basteranno pochissimi minuti, basta strizzarle bene e poi tagliarle.

DUE INSALATE CON LA DULSE

Ingredienti

1 avocado maturo
1 mela golden
1 limone
mandorle bianche tostate
valerianella o soncino
insalata tipo pagnottina
alga Dulse (non esagerate con le quantità ma cominciate con poco)

Salsa: olio exstravergine d’oliva, sale, aceto di mele, miele e se vi piace la senape.

Preparate le verdure, la mela a cubetti e l’avocado con lo stesso taglio e spruzzateli di limone per non farli annerire, tostate le mandorle.Mescolate gli ingredienti per la salsa .

Al momento di servire unite le mandorle alle verdure.

Ingredienti

lattuga romana
radicchio di Chioggia
alga Dulse ammollata e tagliate sottile
! pompelmo rosa a spicchi

Salsa: panna di soia olio exstravergine d’oliva, aceto anche di vino va bene, sale e limone spremuto.

Tagliate le insalate e unitevi l’alga, decorate con gli spicchi di pompelmo rosa. Frullate gli ingredienti della salsa e servitela a parte.

 

Devo dire: son qui,
questo m’accade e questo accade:
frattanto le alghe dell’Oceano
si dondolano predisposte
all’onda,
e ogni cosa ha la sua ragione (…).
"

Pablo Neruda, El mar y las campanas.
 

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