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L’8 aprile alla Città della Scienza di Napoli
alla “Giornata della Cultura” si parla di “falsi in cucina”
con Coldiretti e Accademia Italiana della Cucina  

 

Mercoledì 8 aprile alle ore 10,00 in occasione della Giornata della Cultura 2009 il Centro Congressi della Città della Scienza ospita un interessante convegno che vedrà la partecipazione, tra gli altri, anche del prof. Giovanni Ballarini, presidente dell’Accademia Italiana della Cucina e coautore del libro “Il Falso in Tavola”.

Il falso gastronomico non è che uno degli aspetti raccontati dall’Accademia Italiana della Cucina nel volume “Il falso in tavola. Una mistificazione da conoscere e contrastare”, realizzato in collaborazione con il Comando Carabinieri per la tutela della Salute - N.A.S. Un viaggio nei significati del falso alimentare, fin dai secoli “bui” della insicurezza alimentare, quando in Italia si utilizzavano i preparati dei pittori per colorare i dolci e finivano nel nostro corpo sostanze nocive come cobalto e azzurro di rame. Ma soprattutto un’ attenta riflessione sulle principali forme di falso alimentare esistenti oggi. Da un lato la sofisticazione dei cibi: ovvero il falso che nuoce alla salute dei consumatori. Una pratica efficacemente contrastata in Italia grazie all’intensa attività di controllo da parte delle Istituzioni. Dall’altra la contraffazione dei prodotti alimentari intesa come frode commerciale di grande rilevanza economica. Una pratica diffusa soprattutto all’estero che vede coinvolti i principali prodotti italiani e nuoce gravemente all’industria alimentare del nostro Paese e più in generale all’immagine del Made in Italy.

La cucina italiana, tra 20 o 50 anni, potrebbe non “ricordarsi” più come si fa una carbonara o una costoletta alla milanese. Se fino a oggi ci si poteva mettere la coscienza a posto ripetendo il ritornello che l’imbarbarimento della gastronomia italiana riguardava solo l’estero, dove le ricette tipiche vengono regolarmente tradite, mentre in Italia tutto continuava nel rispetto della tradizione, oggi purtroppo scopriamo una realtà ben diversa. Su 530 segnalazioni di veri e propri “falsi culinari” – quando si chiama un piatto in un modo ma ingredienti e procedimento canonici non sono rispettati - ben 360, oltre il 70% giungono dalla nostra penisola. L’incredibile scoperta la si deve a una ricerca realizzata dall’Accademia Italiana della Cucina che attraverso le sue 290 delegazioni presenti in tutto il mondo ha monitorato la ristorazione pubblica in Italia e all’Estero con l’obiettivo di verificare, appunto, l’effettiva congruenza delle ricette presentate dai menu dei ristoranti con quelle della tradizione, 2.000 circa, custodite gelosamente nel ricettario nazionale online anche dell’AIC (www.accademiaitalianacucina.it).

Le ricette più tradite in Italia? Al primo posto troviamo i risotti. Seguono pasta alla carbonara, pasta al pesto, tortellini e costoletta alla milanese. Ma, a sorpresa, non vengono risparmiate neanche le ricette regionali, simbolo dei tanti campanili italiani: dalla pasta alla Norma al vitello tonnato, dal brodetto di pesce all’erbazzone, dalla bagna caoda ai cannoli siciliani.

Se la ricerca evidenzia il fenomeno nuovo del falso culinario in Italia, conferma allo stesso tempo l’imbarbarimento della nostra cucina nel mondo. Oltre a Usa, Canada e Australia, baluardi della gastronomia italiana e quindi del “tradimento”, particolarmente toccate dal fenomeno della contaminazione risultano Irlanda, Portogallo e Finlandia. Ma il discorso vale anche per la Germania dove alla stima e alla considerazione per la cucina italiana fanno da contraltare aggiunte improprie ed un abuso di certi ingredienti come aglio peperoni rucola ed aceto balsamico. All’estero, quindi, le ricette italiane subiscono veri e propri stravolgimenti, fino a diventare piatti totalmente diversi rispetto all’originale. Il piatto più falsificato è la carbonara, seguito dalle lasagne alla bolognese, e dalla pizza. Più indietro pasta al pesto e spaghetti al pomodoro.

Programma

Saluto del Prof. Leonardo Bianchi – Delegato AIC – Napoli

Giovanni Ballarini - Presidente dell’Accademia Italiana della Cucina Relazione sul libro: “Il falso in tavola”

Dott. Vito Amendolara, Presidente ISMECERT: Relazione su “Dimensione mondiale dei prodotti falsificati”

Prof. Raffaele Beato : Presentazione del volume: “Alle radici del vino” pubblicato dall’Università di Salerno e dedicato al nostro compianto Accademico Mimì Manzon.

Conferimento della medaglia d’argento dell’Accademia alla Dott.ssa Roberta Manzon, che ha donato la biblioteca del padre alla Biblioteca Nazionale “Giuseppe dell’Osso” dell’Accademia.

Ore 11.30 TAVOLA ROTONDA

Moderatore Dott. Alfonso Ruffo, Direttore de “Il Denaro”

Col. Vincenzo Alonzi – Com. Comando Carabinieri Politiche Agricole
Ispettore capo Dott. Giuseppe Serino – Ispettorato Controllo Qualità
Dott. Donato Ceglie – Magistrato Tribunale S.Maria C.V.
Dott. Luciano Dassatti – Responsabile Autorità Portuale Napoli
Col. Vincenzo Stabile – Coord. Prov. Corpo Forestale dello Stato
Dott. Loredana Baldi – Direttore ORSA – Regione Campania

Al termine del convegno, nell’antisala dell’Aula del Centro Congressi sarà possibile visitare una mostra dei prodotti italiani maggiormente falsificati all’estero, allestita e gentilmente concessa dalla Coldiretti.

 

Città della Scienza

Via Coroglio
Napoli

 

 Laura Gambacorta