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Dal 4 febbraio nel borgo medioevale di Buonvicino (Cs)
con Rapsodia e col Premio Fusillo d’Oro
si celebra la cucina di Ippolito Cavalcanti
 

Dal 4 febbraio a Buonvicino (Cs), affascinante comune della Riviera dei Cedri e del Pollino calabro, ha inizio una maratona di cinque giorni fra i boschi e le valli, con percorsi di conoscenza all’interno del suggestivo borgo medioevale, immersi in una natura dagli straordinari colori. Per concludere, un fine settimana (7/8 Febbraio) all’insegna dei sapori del Pollino: protagonista la cucina di Ippolito Cavalcanti, cantore della Calabria culinaria del Settecento borbonico, ed i suoi seguaci. Di scena il Centro Storico dI Buonvicino con la sua nuova edizione di Rapsodia/ Borghi del Gusto e dell’Arte nella Riviera Fluviale, abbinata al premio nazionale “fusillo d’oro”.

Una festa della natura e del “gusto”, con emozioni sempre nuove. Un evento gastronomico che ha radici nella tradizione dell’antico borgo dove Cavalcanti ha vissuto per poi divenire cuoco di Corte a Napoli (alla corte dei Borboni).

L’evento centrale di questa edizione 2009, è affidato alla capacità interpretativa di quattro chef originari del posto (tutti aderenti all’Associazione Provinciale Cuochi Cosentini) e di tre ristoranti del comprensorio, espressione di una cultura di territorio che si traduce nella riscoperta delle antiche tradizioni culinarie e, insieme, dei paesaggi agrari collinari e montani.

Le ricette proposte nella “due giorni” vedono protagonisti la capra e il maiale, la conserva di pomodoro e gli spaghetti, i legumi, il granturco, le profumate spezie della bosco e della valle.

Due botteghe del “vino”, allestite per la circostanza, sostituendo il più tradizionale stand all’aperto, saranno organizzate con spazi dedicati alle mostre fotografiche, all’esposizione dei vini e alla degustazione dei prodotti.

All’interno di un locale tipico, sempre in centro storico, verranno presentati i piatti di Cavalcanti, Duca di Buonvicino, che chiudono la kermesse dei 5 anni: spaghetti crudi cotti in un ruoto, al forno, nella conserva di pomodoro brodosa; granatine di suino di Buonvicino con farina di granoturco, cotiche e ceci stufati; maltagliati con “vrasciole” di maiale e scaglie di ricottine di capra affumicata; punta di petto di castrato raguttato su falde di peperoni arrostiti; spiedino di capra e salsiccia al finocchietto di “timpe” aromatizzato con mirtillo di Buonvicino.

Il pretesto per cedere alla seduzione delle prelibatezze al profumo di bosco, per sentirsi almeno per un poco, posseduti dal peccato di gola.

 

Per info:

Pro Loco Buonvicino

info@prolocobuonvicino.it

 

Laura Gambacorta