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Agerola, la piccola svizzera napoletana

 

Agerola, piccolo borgo collinare nel cuore dei Monti Lattari, è uno dei tanti tesori della Campania conosciuti meno di quanto meriterebbero.

La tranquillità e l’ordine che caratterizzano questo piccolo centro gli sono valsi il soprannome di “piccola svizzera napoletana”. In questa località che si sviluppa a forma di ferro di cavallo intorno al famoso fiordo di Furore - dove si svolge ogni anno una gara di tuffi dalle Grandi Altezze molto simile a quella di Acapulco in Messico - è possibile ritrovare ancora i ritmi del passato e i sapori di un tempo.

Non è chiaro se il nome Agerola derivi dalla preminente vocazione agricola (in latino campo si dice ager) di questa zona o dalla forma a conca (in latino, jerula) del territorio.

Agerola ha sempre esercitato il suo fascino discreto sugli artisti e i letterati: il poeta napoletano Salvatore Di Giacomo, che amava trascorrervi il periodo estivo per godere dell’aria buona e del fresco di questa località, le ha dedicato la lirica Luna di Agerola. E nel verde di questi monti venivano a ritemprarsi anche Francesco Crispi, Benedetto Croce e Francesco Cilea.

Tante le passeggiate e i sentieri che regalano degli scorci panoramici ineguagliabili. Uno di questi è il Sentiero degli Dei, un percorso di media difficoltà che parte dalla frazione di Bomerano e in circa 3 ore di cammino conduce a Positano. Lungo il tragitto circondati da uno splendido scenario si viene inebriati dai profumi dei fiori e delle tante erbe aromatiche. Ma anche per i più pigri c’è la possibilità di ammirare lo strabiliante spettacolo offerto dalla natura: numerosi i punti panoramici raggiungibili comodamente in auto o con brevi tragitti a piedi (Castello Lauritano, Punta San Lazzaro, Punta Belvedere, Parco Corona, Paipo) da cui si possono ammirare le bellezze della Costiera Amalfitana e in qualche caso persino i faraglioni di Capri.

Il Castello Lauritano, situato nella frazione di San Lazzaro, oltre a regalare un affaccio a strapiombo su Amalfi, merita una visita per la sua rilevanza architettonica. I resti di questo edificio a pianta rettangolare, costruito nell’XI secolo dalla Repubblica amalfitana per consentire l’avvistamento di eventuali invasori dal mare, sono raggiungibili percorrendo una piacevolissima strada immersa in un bosco di castagni e alberi d’alto fusto.

La vicinanza di Agerola alla Costiera amalfitana ne fa anche una base ideale, e decisamente più economica, per andare durante il giorno alla scoperta della Divina Costiera ritrovando però la sera il piacere di ritmi rilassati e il ristoro di un’aria piacevolmente fresca e salubre.

I sapori di Agerola

Oltre che con le sue indubbie bellezze paesaggistiche, Agerola conquista i suoi ospiti anche con tanti prodotti tipici, in primis i prodotti caseari: Provolone del Monaco e latticini. D’altronde i Monti Lattari prendono il nome proprio dall’abbondante produzione di latte della zona le cui qualità terapeutiche erano già note nel II secolo d.C. al medico greco Galeno che ne parlava nei suoi scritti.

Provolone del monaco

Le origini del curioso nome di questo formaggio vaccino a pasta filata semidura (in attesa del riconoscimento della DOP da parte della UE) sono incerte, ma fra le tante ipotesi sembra prevalere quella secondo la quale il mantello usato dai pastori agerolesi per proteggersi dal freddo quando venivano via mare a Napoli per vendere il loro formaggio, fosse molto simile a un saio facendoli confondere con dei monaci. L’unicità del gusto del Provolone del Monaco si deve alla straordinaria qualità del latte della Vacca Agerolese, razza fino a poco tempo fa a rischio di estinzione a causa delle rese molto basse che le facevano preferire altre razze, come la Frisona, con produzione di latte più abbondante, ma meno pregiato.

Le operazioni di filatura di questo formaggio effettuate a mano sono molto suggestive e complesse e richiedono il lavoro di due persone che tirano e attorcigliano la cagliata per darle elasticità e compattezza e per eliminare tutta l’aria presente al suo interno. Solo quando i casari verificano che la pasta tiene, le danno forma: a pera, a fiasco o a cilindro. Dopo il passaggio in salamoia, il provolone viene messo a stagionare in locali ben aerati e col giusto grado di umidità per un periodo che va dai 4 - 6 mesi ai 15 – 18 mesi. Quanto più lungo è il periodo di stagionatura tanto più sarà piccante il provolone.

Poiché il Provolone del Monaco è molto ricercato da tutti i grandi chef e la produzione è piuttosto limitata occorre prenotarlo in anticipo per essere certi di assicurarselo.

Latticini e altri prodotti caseari

I latticini di questa zona sono particolarmente rinomati. Il più famoso è senza dubbio il Fiordilatte, un formaggio fresco a pasta filata a base di latte vaccino, che viene prodotto in vari formati: dalle ciliegine alle trecce, passando per i bocconcini e per la tradizionale forma a parallelepipedo. Il fiordilatte farcito nei modi più disparati prende il nome di Rondella, mentre quello affumicato si chiama Provola.

Un posto a sé merita il Caciocavallo, un formaggio semiduro dalla forma a fiaschetta ottenuto grazie a una doppia cottura; suo nobile discendente è il Burrino incamiciato, una vera e propria delicatezza ottenuta inserendo una noce di burro all’interno del caciocavallo; di caratteristiche opposte è il cosiddetto riavulillo (diavoletto), piccante per la presenza del peperoncino.

Pane e taralli

Oltre che per i derivati del latte, Agerola è famosa per il suo pane ed è una delle 44 località italiane che aderiscono all’Associazione Città del Pane. Ciò che caratterizza il pane locale, chiamato Pan biscotto perché viene essiccato nel forno per un’intera notte, è il colore scuro dovuto all’impiego di farina integrale. Il Pan biscotto, spugnato e sbriciolato, viene impiegato prevalentemente nella preparazione della Caponata (da non confondere con l’omonimo piatto siciliano che è totalmente diverso); tale piatto si prepara con l’aggiunta di pezzetti di fiordilatte e pomodorini schiacciati conditi con olio, sale, aglio e origano o basilico.

I fornai agerolesi si distinguono anche per la produzione di ottimi taralli a doppia cottura (lessati e poi infornati), al burro, alle mandorle e in tanti altri modi.

Salumi e Pere pennate

A completare la ricca offerta di prodotti tipici, i salumi agerolesi ottenuti dalle carni dei suini locali che si alimentato ancora in modo assolutamente naturale e genuino, e le Pere Pennate, una varietà autoctona, da cui si ottengono delle deliziose confetture e un’acquavite prodotta dalla fabbrica di liquori artigianali L’Alambicco.

 

FiordilatteFiordifesta

Sagra del Fiordilatte e dei prodotti tipici agerolesi www.fiordilattefiordifesta.it

Tutte le specialità territoriali trovano la giusta valorizzazione nel FiordilatteFiordifesta, sagra del Fiordilatte e dei prodotti tipici agerolesi, giunta ormai alla XXIX edizione. L’evento, che si tiene ogni anno nella frazione di Pianillo la prima domenica di agosto, in occasione dei festeggiamenti per S. Antonio Abate, patrono di Agerola, quest’anno si svolgerà dall’1 al 4 agosto. Oltre alle sempre gradite degustazioni dei prodotti caseari e delle altre eccellenze gastronomiche, il programma prevede dimostrazioni riguardanti le varie fasi di lavorazione del fiordilatte, mostre fotografiche, itinerari alla scoperta delle tradizioni e delle bellezze paesaggistiche del territorio e momenti di spettacolo.

 

dalla rivista Sapori e Piaceri di luglio/agosto 2008 che ci autorizza la pubblicazione e che ringraziamo per la concessione.

 

Laura Gambacorta