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Spaghetti Italiani - Portale di Gastronomia


Introduzione alla rubrica ed indice puntate


Prima puntata - Gennaio 2005

Ristorante Museo Caruso e Grand Hotel Excelsior Vittoria

di Luigi Farina

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Le Interviste: Paolo Esposito

Paolo Esposito

titolare del Ristorante Museo Caruso

Come nasce il suo ristorante e l'idea di farne un museo dedicato a Caruso?

Io sono un estimatore di Enrico Caruso, ma non avevo mai avuto la possibilità di esprimerlo. Nel  1987 comprai apposta questo locale per dedicarlo al tenore Caruso, perchè aveva scelto Sorrento per la sua guarigione e fino all'87 non c'era stato nessuno che aveva preso l'iniziativa per fare un omaggio a questo grande personaggio, così io presi il posto e decisi di chiamarlo Ristorante Caruso.

Dove ha trovato tutto questo materiale che trasforma il suo ristorante in un vero e proprio museo?

Una piccola parte, una quindicina di quadri, l'ho trovata prima di aprire il ristorante. Una volta aperto il locale, abbiamo avuto un buon avvio, una buona pubblicità, che ci ha portato fino a Foggia, dove vive Guido d'Onofrio, che sa tutto su Caruso, e che aveva una grande collezione di materiale su Caruso. Quindi l'ho conosciuto, ed è grazie a lui che mi ha donato tutto il materiale, tutto disinteressatamente, che vediamo tutte queste cose, dalle caricature, alle foto, ai dischi.

Parliamo adesso della cucina del suo ristorante, rapportandola a quella che si presume fosse la cucina ai tempi di quando Caruso visse a Sorrento.

La cucina dell'epoca in cui visse Caruso, quella che lui amava, era la cucina tipica napoletana, le solite cose, gli spaghetti alle vongole, gli gnocchi alla sorrentina, i cannelloni, le lasagne, ..., anche perchè allora non c'erano tante cose come oggi. Noi

quando abbiamo aperto il ristorante Caruso abbiamo mantenuto quello che era la base napoletana, trasformando alcuni piatti con qualcosa per modernizzarli. Diciamo che la svolta di questa modernizzazione è stata nell'89 quando abbiamo acquisito come chef Antonio Cosentino, che è stato l'artefice di questa trasformazione dei piatti, da come si cucinavano ai tempi di Caruso a come li facciamo oggi, avvicinandoci un po' alla cucina italiana ed internazionale, ma sempre abbinando prodotti del territorio, della nostra terra.


Il Ristorante Museo Caruso

il foto reportage              la gastronomia

Già ancor prima di entrare nel Ristorante Museo Caruso venendo da piazza Tasso, in pieno centro di Sorrento, ti sembra quasi di lasciare i nostri giorni e di fare dei passi indietro nel tempo, percorrendo Via Sant'Antonio e lasciando alle spalle le automobili e tutti i segni del nostro tempo. Apri la porta ed entri nel ristorante ed il viaggio è completato, vieni catapultato ai primi del '900!

Già dall'ingresso cominci a percepire un'aria d'altri tempi e da subito il protagonista assoluto è lui, un uomo, con i suoi amori, la sua voce, le sue passioni, la sua arte, ... Grammofoni d'epoca, dischi originali a 78 giri, foto rigorosamente a bianco e nero ti circondano e sembrano parlarti, raccontarti la loro storia, la loro voglia di vivere in eterno.

Tuttavia non è ancora tutto: proprio quando hai l'impressione che il viaggio si sia completato, che sei arrivato all'ultima stazione, proprio allora arrivi nella stanza in assoluto più affascinante dell'intero locale, il suo cuore pulsante, la stanza delle caricature, tutte originali, disegnate di pugno dallo stesso Caruso, vero gioiello nel gioiello. Qui è lo stesso Caruso che ti parla, ti racconta, ti prende per mano e ti fa completare il viaggio. Ti presenta i suoi amici, i suoi amori, il suo modo di vedere le cose, trasmettendoti la sua allegria, la sua voglia di giocare, di recitare, di fare di tutto arte. Se poi alla fine ascolti in sottofondo un'aria cantata con la sua voce unica ed ancora oggi irraggiungibile, allora l'opera è completa: Hai conosciuto Caruso!


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