Continua l'intervento di www.lucanianet.it con i suoi contributi dedicati ai prodotti tipici della Basilicata.

Questo 11° articolo è dedicato alle melanzane, ed è il penultimo della serie.

La produzione della melanzana in i Basilicata è vasta e tuttavia si contraddistingue per una particolare coltivazione. Ne1992, e per la prima volta in Italia, durante una missione di esplorazione dell'Istituto del Germoplasma del Consiglio Nazionale delle Ricerche, fu localizzata una coltivazione di melanzana africana, la solanum aethiopicum. L' area di coltivazione è posta a ridosso del versante lucano del Parco Nazionale del Pollino.

Il luogo d'origine di questa melanzana è l'Africa tropicale. Stranamente nessuna delle Flore d'ltalia ha mai riferito sulla sua presenza e coltivazione, anche se in Basilicata questa coltura è nota da oltre un secolo, tanto che

localmente è chiamata merlingiana pummudure, un appellativo che richiama la somiglianza del suo frutto con quello del pomodoro.

Questa bacca è molto apprezzata soprattutto per il sapore più piccante ed esotico rispetto alla melanzana comune. L'utilizzo prevalente del frutto è nella sua conservazione sottolio e sottaceto, mentre è raro quello fresco. Tra l'altro è molto gradita la proprietà che ha la melanzana africana, una volta tagliata, di non annerire a contatto con l'aria.

Proprio per la sua utilizzazione a livello di trasformazione agroindustriale è stata avviata una ricerca per la diffusione della stessa coltivazione in diverse aziende agricolo sperimentali e posta in atto un 'iniziativa volta al riconoscimento dell'Indicazione Geografica Protetta (I.G.P.).