News da Palermo

indice

Ricevi questa News in tempo reale nella tua casella di posta!

Inserisci la tua e-mail:

     

22 Dicembre - Palermo - KALS'ART WINTER - nella chiesa della Gancia è in programma il concerto di Yasmin Levi - a Palazzo Sant’Elia proseguono gli spettacoli itineranti de “La vita al tempo del Serpotta” di Luca Masia, nel teatro Carlo Magno l’associazione culturale Carlo Magno presenta “I fatti di Malaguerra”.

 

 

“KALS’ART WINTER”, DOMANI LA MUSICA INTERNAZIONALE
CON IL CONCERTO DI YASMIN LEVI NELLA CHIESA DELLA GANCIA

 

 

Domani, mercoledì 22 dicembre, ultimo appuntamento con la musica internazionale per “Kals’art Winter”, la rassegna promossa dal Comune per le festività natalizie. Alle ore 21, nella chiesa della Gancia (via Alloro), è in programma il concerto di Yasmin Levi. L’ingresso è libero.

Il concerto è l’anteprima italiana del suo tour mondiale, che inizierà ad aprile. Figlia di Yitzhak Levy, uno dei principali ricercatori dediti alla studio ed alla conservazione del patrimonio culturale giudeo-ispanico, Yasmin Levy, 27 anni, dal padre ha ereditato l’amore e la passione per musica, lingua e tradizioni della cultura ladina. Nel XV secolo il ladino era una forma di spagnolo contaminata da ebraico ed altre lingue del bacino del Mediterraneo, dove i sefarditi si erano trasferiti a causa dell’espulsione dalla Spagna del 1492. Gli effetti di queste contaminazioni si riflettono nella musica della tradizione ladina, che ha assimilato sonorità e ritmi di molte culture mediterranee, esattamente come l’album d’esordio di Yasmin Levy: un caleidoscopio dei colori del variegato mondo ladino.

La musica di Yasmin Levy è un momento vivo di riflessione su come l’identità e la memoria possa costituire uno degli scenari chiave di questo primo scorcio del terzo millennio. Il repertorio di Yasmin è molto vario, ricalcando, in questo, anche la rotta di espansione della lingua di riferimento; per la strumentazione vale lo stesso discorso: un contrabbasso, l’oud, il santour, il kanun, i flauti orientali e la chitarra sono i confini ideali del mondo contaminato del ladino.

Lo spettacolo sarà preceduto da un’introduzione, curata dallo storico dell’arte Pierfrancesco Palazzotto, sulla chiesa e sulle opere d’arte in essa custodite, in particolare la “Natività” di Vincenzo da Pavia (olio su tavola di metà del XVI secolo) e “L’Adorazione dei Magi” (affresco nella cappella dell’Annunciazione attribuito a Filippo Tancredi della prima metà del XVIII secolo). In programma anche una parentesi sulle usanze tipiche palermitane in occasione delle festività natalizie, tenuta da Gaetano Basile, esperto di costumi e tradizioni popolari.

 

Sempre nell’ambito di “Kals’art winter”, prosegue anche domani, (ultime repliche giovedì 23 dicembre), alle 18.30, alle 20, alle 21.30 e alle 23, a Palazzo Sant’Elia, in via Maqueda, “La vita al tempo del Serpotta”, di Luca Masia, con la regia di Walter Manfrè.

L’ingresso è a inviti gratuiti, da ritirare a Palazzo Ziino, ma bisogna specificare l’orario dello spettacolo al quale si intende assistere. Per ogni replica saranno disponibili 35 posti, complessivamente 140 spettatori a serata. Il pubblico, accolto dal narratore, attraversando i saloni del palazzo, sarà condotto nello spirito e nelle atmosfere della Palermo del Settecento.

 

Infine, sempre domani, alle 18, nel teatro Carlo Magno, di via collegio di Maria 17, l’associazione culturale Carlo Magno presenta “I fatti di Malaguerra”. Il teatrino è guidato da Enzo Mancuso, nipote di Antonino Mancuso, capostipite di questa famiglia di pupari. Ed Enzo Mancuso, da un paio d’anni, ha riscoperto un altro genere di teatro, forse il più antico che possa esistere: il “cuntu”, che rappresenta un modo di raccontare le storie, con una metrica antica, avvalendosi della propria voce e dell’uso di una spada di legno. Ingresso libero.