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3 Settembre - KALS'ART, dal 3 al 6 Settembre Kals’art overground, mini-rassegna musicale con quattro concerti all'ex-deposito di Sant'Erasmo: Bang Gang dall'Islanda (unica tappa italiana), Kings of convenience dalla Norvegia (unica tappa italiana), Arab Strap dalla Scozia (unica tappa italiana), Liars dagli USA.

 

KALS’ART 2004
 

DAL 3 AL 6 SETTEMBRE “KALS’ART OVERGROUND” - QUATTRO CONCERTI ALL’EX DEPOSITO DI SANT’ERASMO

 

Quattro band emergenti della scena mondiale saranno protagoniste nell’ex deposito delle locomotive di Sant’Erasmo di Palermo, dal 3 al 6 settembre, di Kals’art overground, mini-rassegna musicale con tre esclusive nazionali. “Kals’art overground”, promossa dal Comune in collaborazione con l’associazione culturale “Glenn Gould”, propone un programma d’eccezione, dedicato a quattro fra i più interessanti ed innovativi gruppi del panorama indipendente internazionale, provenienti soprattutto dalle regioni del nord Europa (Islanda, Norvegia, Scozia): territori freddi, che presentano l’offerta musicale più calda del momento.

Per tre delle quattro band, quella di Palermo, sarà l’unica tappa italiana: si tratta degli attesissimi “Kings of convenience” (Norvegia), degli islandesi “Bang Gang” e degli scozzesi “Arab Strap”, che si esibiranno nelle prime tre serate. Gran finale, lunedì 6 settembre, con gli statunitensi “Liars”.

L’ingresso ad ogni serata costa 3 euro (prevendite presso il Box-office di Ricordi di Palermo). I concerti inizieranno tutti alle 21.30.
 

Venerdì 3 settembre, “Bang Gang” (Islanda)

Dietro al nome Bang Gang si cela la figura di Bardi Johannsson e la possibilità per questo arrangiatore, programmatore e songwriter islandese, di dare libero sfogo alle proprie fantasie musicali, nel tempo dei prodigi dell’elettronica. Agli esordi, “Bang Gang” ha dimostrato un gusto particolare per le sonorità notturne e le melodie memorabili, per la passione e l’intensità emotiva, atmosfere filmiche e sussurri celestiali di oscuri fantasmi, mentre in seguito, il suo suono si è spostato bruscamente verso un pop di più facile consumo, che di sovente non disdegna aperture verso la surf music. Con questo spirito, Bardi Johannsson realizza il primo album “You”, che si avvale soprattutto dell’ausilio della voce di Esther Talia Casey. Ma è con il recente “Someting Wrong”, trascinato dalla cover del classico delle Supremes “Stop in the name of love”, e dalle ospitate di Nicolette, Karen Ann, Phoebe e Daniel Agust, che Bang Gang ottiene la propria vetrina internazionale.

 

Sabato 4 settembre, Kings of Convenience (Norvegia)

I Kings of Convenience producono canzoni “lievi”, sussurrate, intime, dolci, e capaci di trasportare il pubblico in luoghi sonori contrassegnati dalla tranquillità raffinata del pop. Discostandosi radicalmente dalle formule musicali scandinave di maggior esportazione, i “Kings of Convenience” si muovono pacatamente all’interno di un registro dalle melodie vellutate, semplici ma per nulla banali, tanto che da più parti si sono volute scomodare, come spesso accade, le spoglie di Nick Drake, per indicare la loro musica come un pop d’autore, di classe, affetto da una buone dose di romanticismo. I “Kings of Convenience” amano i giochi di parole e durante i loro concerti riescono a bilanciare la malinconia delle loro storie d’amore con qualche battuta azzeccata. Sono saliti alla ribalta internazionale qualche anno fa con un disco che si intitolava Quiet Is The New Loud (la quiete è il nuovo frastuono) e di recente sono tornati sulla scena musicale con Riot On An Empty Street (una rivolta in una strada vuota), cd che contiene il gettonatissimo singolo “Misread”. I brani del duo norvegese (composto da Erlend Øye e dall’inseparabile Eirik Glambek Bøe) in dimensione live, non solo non perdono le peculiari doti dimesse ed intimiste, ma addirittura acquisiscono sfumature inedite: pennellate da luci molto soffuse e dai toni caldi, le due chitarre guadagnano in fisicità, supportate a tratti dalle inedite tinteggiature del pianoforte

suonato da Erlend, mentre le due voci quasi sussurrate dialogano talvolta insieme, altre volte con qualche tono di distanza, conferendo a ciascun brano una forte dinamica. Quest’anno i “Kings of Convenience” hanno suonato a Roma e quella di Palermo è l’unica data italiana per tutto il 2004.

 

Domenica 5 settembre, “Arab Strap” (Scozia)

Gli Arab Strap propongono canzoni che stanno a metà tra i brani d’autore e le musiche elettroniche più lente e d’atmosfera. I critici sono concordi nell’affermare che il suound proposto da questa band e il genere di musica non sono paragonabili a quello di nessun altro gruppo. Il duo scozzese, Aidan Moffat e Malcom Middleton, sarà accompagnato da una mini orchestra, per dare maggior forza all’idea di associare i nuovi suoni elettronici alle sonorità della musica classica.

 

Lunedì 6 settembre, “Liars” (Usa)

Provengono da ogni parte del globo, sebbene facciano base fissa in quel di New York, i Liars: Aron Hemphill (chitarrista) e Angus Andrew (voce), s’incontrano a Los Angeles, ma iniziano a produrre musica dopo il proprio trasferimento a News York. Entrambi ex studenti d’arte nella “Grande Mela”, Hemphill e Andrew si congiungono a Ron Albertson e al basso propulsivo-metronomico di Pat Nature. Oggi i Liars sono considerati una delle più influenti rock band del panorama indipendente statunitense. Con il loro ultimo album di eccezionale avant rock, “They Were Wrong So We Drowned” (2004), hanno confermato di avere classe da vendere e grosse potenzialità nel panorama musicale internazionale.