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14 Novembre - È stata inaugurata a Palazzo Ziino la mostra dal titolo Carlo Carrà: paesaggi.

 

Torna in questa pagina vi troverai a breve le foto dell'inaugurazione di Luigi Farina

 

 

È stata inaugurata a Palazzo Ziino, dall’assessore comunale all’Urbanistica, Mario Milone, la mostra dal titolo Carlo Carrà: paesaggi. L’esposizione, promossa dall’assessorato alla Cultura del Comune di Palermo e organizzata dall’associazione culturale Aries col sostegno della Banca di credito cooperativo G. Toniolo di San Cataldo, è incentrata sull’opera paesaggistica di Carlo Carrà e ospita quarantacinque opere di questo maestro contemporaneo, scomparso nel 1966. La mostra è curata da Sergio Troisi con la consulenza scientifica di Massimo Carrà e ripercorre lo svolgersi del paesaggio nella pittura di Carrà, attraverso 30 dipinti e 15 disegni provenienti da collezioni pubbliche e private, compresi tra gli anni Dieci e Sessanta.

“Questa mostra – ha sottolineato l’assessore Milone – dimostra l’attenzione dell’Amministrazione comunale nei confronti dell’arte. Valorizzare i pittori contemporanei e ospitare questa mostra a Palazzo Ziino testimonia anche l’impegno di questa Amministrazione per la fruizione degli spazi culturali, che possono rappresentare un’occasione di crescita della città e di sviluppo sociale ed economico”.

A partire dalla prima metà degli anni Venti il motivo del paesaggio accompagna costantemente la produzione pittorica di Carlo Carrà, quasi a sancire la fine della lunga stagione di serrate sperimentazioni formali - il futurismo e la

metafisica, ma anche valori plastici - e il moto di ritorno verso temi e strutture compositive più tradizionali. Eppure, nonostante l’ispirazione più lirica e distesa che caratterizza soprattutto a partire dalla fine del decennio almeno una parte dei paesaggi del maestro lombardo, il genere non offre a Carrà soltanto l’occasione di una rivisitazione della tradizione. Anzi, sia pure nei modi appartati e quasi intimi che connotano marine, vedute collinari, corsi fluviali e cascine di campagna, il paesaggio svolge nell’opera di Carrà la funzione essenziale di un luogo di decantazione: come se, anche rispetto alle grandi composizioni di figure che si susseguono per tutti gli anni Venti e Trenta, nei paesaggi prendesse forma, in modo embrionale, la filigrana di una visione che riconduce all’essenziale le sue sedimentazioni.

E’ allora questo ritmo, al contempo fragile e solenne, a dettare l’armonia arcana e segreta di queste composizioni, in cui le suggestioni della pittura antica - Giotto e Masaccio in particolare - si intrecciano con lo sguardo moderno, con un sentimento della realtà ellittico e sospeso che non rinnega, e al contrario riassorbe, l’inquietudine straniata del periodo delle avanguardie.

Carlo Carrà: paesaggi è visitabile da martedì a domenica dalle 9,30 alle 19, fino all’11 gennaio 2004. Ingresso 3.10 euro.
 

Massimo Carrà - Eliana Calandra - Sergio Troisi

 

tutte le foto di questa pagina sono di Luigi Farina ©2003