I Testi

Lo Spazio Musica di Spaghettitaliani

E' non è

E' una passione giocosa
un buon sentimento
uno sguardo e un pensiero
che non si riposa
E' la vita che accade
E' la cura del tempo
E' una grande possibilità

Non è una sfida
Non è una rivalsa
Non è la finzione di essere meglio
Non è la vittoria l'applauso del mondo
di ciò che succede il senso profondo

E' il filo di un aquilone
un equilibrio sottile
non è cosa ma è come
E' una questione di stile
non è di molti ne' pochi
ma solo di alcuni
E' una conquista una necessità

Non è per missione
ma nemmeno per gioco
Non è "che t'importa"
Non è "tanto è uguale"
Non è invecchiare cambiando canale
Non è un dovere dovere invecchiare

Sentire e fare attenzione
ubriacarsi d'amore
è una fissazione
è il mestiere che vivo
e l'inchiostro aggrappato
a questo foglio di carta
di esserne degno
è il mio tentativo

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Il negozio di antiquariato

Non si può cercare un negozio di antiquariato
in via del corso
Ogni acquisto ha il suo luogo giusto
e non tutte le strade sono un percorso

Raro è trovare una cosa speciale
nelle vetrine di una strada centrale
Per ogni cosa c'è un posto
ma quello della meraviglia
è solo un po' più nascosto
Il tesoro è alla fine dell'arcobaleno
che trovarlo vicino nel proprio letto
piace molto di meno

Non si può cercare un negozio di antiquariato
in via del corso
Ogni acquisto ha il suo luogo giusto
e non tutte le strade sono un percorso

Come cercare l'ombra in un deserto
o stupirsi che è difficile incontrarsi in mare aperto
Prima di partire si dovrebbe essere sicuri
di che cosa si vorrà cercare dei bisogni veri
Allora io propongo per non fare confusione
a chi ha meno di cinquant'anni
di spegnere adesso la televisione

Non si può entrare in un negozio
e poi lamentarsi che tutto abbia un prezzo
se la vita è un'asta sempre aperta
anche i pensieri saranno in offerta

Ma le più lunghe passeggiate
le più bianche nevicate e le parole che ti scrivo
non so dove l'ho comprate
di sicuro le ho cercate senza nessuna fretta
perché l'argento sai si beve
ma l'oro si aspetta

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Mimosa

Il silenzio imbarazzato
di chi sa di non tornare
la lasciò senza parole.
Della porta che si chiuse
non sentì neanche il rumore
tanto forte era il suono del suo rancore.
Per guardarsi nello specchio
mise l'abito migliore
perché fosse più elegante il suo dolore.
Da quello che le ha sputato addosso
perché non ha detto
perché non ha fatto
ora si sente soffocare.
Quando si comincia a recriminare
è il momento in cui si sta per sparire.

Mimosa
bella
riposa
che il sogno
ti dona
Così pensò al loro primo incontro
alla magia di quell'incanto
alla sua gioia elementare
alle grida di piacere
soffocate dal cuscino
quando un gesto primitivo
si fa divino
e a quella esaltazione del presente
di un amore che ancora non ti ha chiesto niente
niente da sacrificare.
poi del lasciarsi il solito rituale
dove ogni uomo diventa così banale.

Mimosa
bella
riposa
che il sogno
ti dona

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Offeso

Dillo pure che sei offeso
da chi distrugge un entusiasmo
da chi prende a calci un cane
da chi è sazio e ormai si è arreso
da tutta la stupidità
chi si offende tradisce il patto
con l'inutile omertà
rimane senza la protezione
del silenzio, dell'assenso
del "tanto dobbiamo sopravviverci
qui dentro"

Quando vivere diventa un peso
quando nei sondaggi il tuo parere
non è compreso
quando dire amore diventa sottinteso
quando la mattina davanti al sole
non sei più sorpreso

Offeso

Dillo pure che sei offeso
dalle donne che non ridono
dagli uomini che non piangono
dai bambini che non giocano
dai vecchi che non insegnano
se hai qualcosa da dire dillo adesso
non aspettare che ci sia un momento
più conveniente per parlare

Quando vivere diventa un peso
quando nei sondaggi il tuo parere
non è compreso
quando dire amore diventa sottinteso
quando davanti al sole la mattina
non sei più sorpreso
dillo pure che sei
offeso

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Nel centro

In un paese antico
sotto un campanile
mentre aprile
ti consegna alla pelle
il primo sole

o dentro una stazione
mentre tra la folla
osservi le persone
cercare una destinazione

sei nel centro
ed ogni cosa sembra ti stia intorno
sei davanti
e tutto il resto è soltanto sfondo

sei l'unica cosa che è a colori
mentre il resto è in bianco e nero
l'unica cosa che rimane a fuoco
quando sono senza occhiali
Nel mercato dell'usato
la domenica mattina
mentre ad una ad una
sfogli vite
nei vestiti altrui

o sotto un temporale
guardandoti ballare
a braccia aperte ad occhi chiusi
sorridendo al tuo destino

sei nel centro
ed ogni cosa sembra ti stia intorno
sei davanti
e tutto il resto è soltanto sfondo

sei l'unica cosa che è a colori
mentre il resto è in bianco e nero
l'unica cosa che rimane a fuoco
quando sono senza occhiali

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Ora e qui

Qui ciò che ho
basta già o basterà

Non c'è silenzio con te
o gemito che non sia una vittoria
Non c'è crisi o malattia
che non abbia per scia l'odore di gloria

Sì ora qui
unica moneta tra le mie dita
più di così cosa avrei potuto pretendere per me

Ogni tua assenza non è un vuoto
ogni ferita o cicatrice
non è un livido nella mia memoria
ogni stupore o tuo sorriso
che sa di biancheria pulita
è la parola che mancava ad una storia

Sì ora qui
nell'assottigliarsi della mia vita
più di così cosa avrei potuto pretendere per me

Qui ciò che ho
basta già o basterà

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Senza prudenza

Un dubbio ho forse inutile
che voglio condividere
domande di chi pensa
a volte senza prudenza

se un fiore sa cos'è l'invidia
se tutto il senso è nella fine
se di conquiste ci si può saziare
se un uomo onesto può governare

deliro un po' per sorprendermi
non chiedo una risposta
a volte quanto basta
è una domanda giusta

se un sasso sa cos'è il dolore
se avrò un figlio
e farà il calciatore
se un imbecille può parlare
se un uomo ricco può governare
se non perdono niente a me
come posso perdonarti
se fai quello che non farei
se io fossi in te

e allora dimmi
se sognare è una professione
se è nata prima la paura
o la religione
se di speranze ci si può sfamare
se un uomo ricco si può lamentare

se un fiore sa cos'è l'invidia
se tutto il senso è nella fine
se di speranze ci si può sfamare
se un uomo ricco può governare

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Lentamente

Mostrami l'alba
ma mostramela con calma
che io possa abituarmi
lentamente

Poi entrami dentro
ma entraci con calma
scopri i miei peccati
dolcemente
dammi il tempo di distendermi
piano

Ora siediti qui
ed aspetta
fino a che puoi resistere
solamente chi va senza fretta
l'amore sa come si fa
Prenditi il tempo
per conoscere il mio tempo
tanto anche domani sarò qui
poi senza corsa ne riposo
fino in fondo

Naturalmente ti voglio qui
solo naturalmente ti voglio
qui

Solamente chi va senza fretta
l'amore sa come si fa.

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Essere speciale

Voglio che tu sia diverso io voglio che tu sia speciale
voglio che tu abbia qualcosa in più della media nazionale
spero che tu sia meglio di me e che meriti di essere lì
e anche se non fosse poi così è così che io voglio sperare

che tu non diventi lo specchio fedele di ogni mia banalità
ma dandomi un vetro che sia trasparente
mi aiuti ogni giorno a uscire dal niente

Perché voglio che tu sia speciale
io voglio che tu sia diverso
voglio che mi aiuti a trovare
ciò che ho paura di essermi perso

Non voglio sapere se ti piace il mare o tanto meno se sai cucinare
voglio potermi identificare non in te ma nel tuo ideale
non vorrei che tu dicessi quello che so ma quello che non so dire
so che è un gioco infantile ma lasciami immaginare
che tu sia la speranza la mia fratellanza
il sogno che ormai non ho più
e quando ho la testa chinata sul marmo
tu possa gridare e svegliare il mio sonno

Perché voglio che tu sia speciale
io voglio che tu sia diverso
voglio che mi aiuti a trovare
ciò che ho paura di essermi perso
voglio che tu sia un essere speciale

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Quello che volevo

Era il tempo della primavera
ma l'estate era quello che volevo
un vestito bianco sulla pelle scura
sembrava tutto quello che volevo

Finalmente giunse un'altra estate
ma l'autunno era quello che volevo
il tempo giusto per ricominciare
l'aria fresca che desideravo

Così fui pronto per un nuovo autunno
ma l'inverno era quello che volevo
dormire meglio e un buon vino rosso
era solo quello che chiedevo

Ma quando vissi il freddo dell'inverno
la primavera era quello che volevo
gambe nude e pomeriggi al sole
le cose che da un anno ormai aspettavo

Nel furore della giovinezza
essere vecchio era quello che volevo
l'esperienza e l'autorevolezza
la saggezza vera a cui aspiravo

Ma quando poi raggiunsi la vecchiaia
essere giovane era quello che volevo
l'incoscienza di chi può aspettare
l'ultima richiesta il mio sollievo

Così pensando a quello che perdevo
non ebbi mai quello che volevo

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Risveglio

Finestre aperte a fare entrare aria buona
e lettere venute da lontano
La mia vittoria è stringerti la mano
e passeggiare

Nuova luce e vento sulle ragnatele
un appuntamento dato senza orario
dove s'incontrano le rette parallele
ed aspettare

E il solito risveglio non è più lo stesso
la solita finestra non è più la stessa
io non voglio andare via da tutto questo
o almeno non adesso
Amore che ha scoperto dove mi nascondevo
mi fa sentire nato in questo istante
poi due bocche unite che si aprono lentamente
e respirare

E il solito respiro non è più lo stesso
la solita finestra non è più la stessa
il solito orizzonte non è più lo stesso
io non voglio andare via da tutto questo
o almeno non adesso

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