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Le Recensioni



A Clown Smile

www.remorse3.com

1 Rimose  
2 Eye for an eye  
3 # for free  
4 An alf of devil  
5 Lymph on life  
6 With love  
7 Got the time  
8 Color coagulation  
9 Eleven:changed  
10 A[S]Pain  
Andrea

drums

Samuele

vocals, guitars

Daniele

bass, vocals


-

La recensione

di Daniele Castiglia

15/01/2004

 

Disco importante questo dei Remorse, alla loro terza prova in studio. Il nuovo album si chiama "A Clown Smile" ed è un disco con una grossa responsabilità, infatti è il successore di quel "Balance of Visions" che tanti buoni presupposti aveva creato attorno alla band veneta e alla sua proposta musicale, l'album annunciava le grandi capacità dei Remorse, band ancora un po' acerba, ma promettente, di matrice Hardcore, ma con una visione della musica a 360 gradi. Ebbene il salto di qualità c'è stato ed ha per titolo "A Clown Smile". Questo nuovo album appare entusiasmante sotto tutti gli aspetti: innanzi tutto la produzione, ulteriormente migliorata rispetto al precedente lavoro, conferisce brillantezza e piacevolezza d'ascolto ad ogni singolo brano; la band adesso è ancora più compatta nel suo sound e in ogni brano sprigiona grande energia mettendo in mostra migliorate capacità compositive. Sin dall'ascolto del primo pezzo "Rimose", colpiscono subito i suoni di chitarra che adesso risultano più compressi e corposi con un impatto dirompente sull'ascoltatore, il pezzo in questione è molto diretto e funge da ideale trait d'union con il disco precedente; dopo di che si viene letterealmente travolti da "Eye for an Eye" brano veloce e aggressivo intermezzato da momenti più melodici. Va sottolineato che anche questa volta l'elemento propulsivo del gruppo rimane Daniele il bassista, ascoltare le sue linee di basso è davvero entusiasmante, riesce a mettere in mostra tutte le sue doti strumentali senza però penalizzare la spontaneità e la freschezza di un solo brano del disco, al quale anzi conferisce una ritmicità e un feeling fuori dalla portata di tanti altri bassisti (forse anche troppi purtroppo) che suonano nell' ambito del rock duro. "An Half of Devil", a seguire, si apre con una selvaggia cavalcata di slapping sulla quale s'inserisce un potente riffone di chitarra che si rifà al Thrash-Metal più cadenzato, per poi sfociare in un accattivante ritornello che vi segnalo come una delle cose di carattere melodico che personalmente mi è rimasta più impressa sin dal primo ascolto dell' album; così come il ritmare sincopato del basso di Daniele in "Lymph of Live", coinvolgente da non riuscire a stare fermi. Apprezzabile anche "With Love" dove i Remorse riescono ad alternare intermezzi melodici arpeggiati a staccate Funky-Metal; a tal proposito una nota di merito va anche a Samuele che forse mai come adesso con la sua chitarra riesce a creare oltre che riffs potenti e aggressivi, anche momenti di carattere melodico che danno a tutto l'album una grande e rinnovata musicalità. Con la cover di "Got the Time" degli Anthrax la band veneta dichiara ancora una volta che il Thrash-Metal è sicuramente tra le sue influenze maggiori e il gruppo in effetti se la cava molto bene su questo terreno, rompendo per l' ennesima volta quelle barriere, tanto comode a qualcuno, che "vivisezionano" la musica in generi e sottogeneri, scomparti a tenuta ermetica dai quali è difficile e rischioso uscire. In "Eleven: Changed" il gruppo adatta parte di una poesia del poeta statunitense David Gonzales Jr., si tratta di "Fragile America" scritta dallo stesso nel giorno dell' 11 settembre 2001; chiude l'album "A[s]pain" brano cantato per metà in inglese e per metà in spagnolo con qualche sonorità che si rifà alla musica iberica, una inaspettata ma gradevole conclusione per questo terzo album dei Remorse.

Il disco si attesta come un ulteriore passo in avanti nel percorso evolutivo della band che adesso va sempre più spedita in direzione della propria identità musicale, con un songwriting senza dubbio più maturo e più personale; "A Clown Smile" pone i Remorse al di sopra del concetto di Hardcore-Punk, il quale non viene di certo rinnegato, gli irriducibili del genere troveranno infatti in questo disco pane per i loro denti. In definitiva un disco che possiamo porre sicuramente tra le cose più interessanti pubblicate fino ad ora in questo 2004.

Daniele Castiglia


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