Musica e Teatro by spaghettitaliani.com

Musica

Spaghetti Italiani - Portale di Gastronomia

Le News dall'Italia

News, comunicati e altro dall'Italia

Condividi

Home Musica e Teatro    I Concerti    The Music Center    News 2019   Novità discografiche

 

Dance Your way to Heaven di: Martha J and Francesco Chebat - Clessidra Records - 2011

 

Martha J and Francesco Chebat

 

 

01/01/2011 - UNA VENTATA DI ARIA FRESCA NEL VOCAL JAZZ: DANCE YOUR WAY TO HEAVEN, UNDICI BRANI ORIGINALI PER IL TERZO DISCO DI MARTHA J. E FRANCESCO CHEBAT

 

UNA VENTATA DI ARIA FRESCA NEL VOCAL JAZZ:
DANCE YOUR WAY TO HEAVEN
UNDICI BRANI ORIGINALI
PER IL TERZO DISCO DI
MARTHA J. E FRANCESCO CHEBAT

Dopo il successo dei suoi precedenti dischi, Martha J. torna con un nuovo, interessante lavoro.
Dance your way to Heaven, il terzo cd che la cantante milanese ha realizzato con Francesco Chebat, parte dalle atmosfere del jazz, di cui abbandona però ben presto ritmi e melodie, per cercare altri stimoli, esplorare differenti mondi creativi e sperimentare nuove vie.
Con richiami alla commistione di generi dei britannici Pentangle o alle sperimentazioni di Joni Mitchell, insieme a qualche elemento che ricorda, negli impasti sonori, il jazz fusion dei Return to Forever, fino a suggestioni melodiche che riportano ai Depeche Mode, Dance your way to Heaven è un disco originale, dal sound europeo, raffinato e avvolgente.
Pur mantenendo la formazione del trio acustico, con piano (o piano elettrico), contrabbasso e batteria, i pezzi e gli arrangiamenti che compongono questo lavoro non fanno riferimento a ritmi del jazz tradizionale, se non come evidente citazione in The Never Ending Dance - che è un classico jazz waltz - o in Windy Day , nato sulle orme di Antonio Carlos Jobim.
Dance your way to Heaven prende infatti le distanze dalle consuete atmosfere del più tipico vocal jazz, facendo invece riferimento alla strada tracciata dalla Mitchell, con armonie, melodie e ritmi che esplorano paesaggi diversi dallo swing, ma che non dimenticano la ricchezza e la complessità del jazz più moderno.
Si può affermare che in questo disco il jazz più raffinato si avvicini al pop d'autore: ne condivide infatti la capacità di rendere immediatamente godibili e apparentemente semplici brani che sono invece complessi, costruiti con ritmiche inusuali e strutture armoniche particolari, talvolta persino dissonanti e imprevedibili.
Si traccia così, dal primo all'ultimo brano, un ideale percorso intimo, tra realtà e sogno, per un disco che coinvolge, emoziona e diverte sin dal primo ascolto.
Gli undici pezzi inediti sono stati tutti composti da Francesco Chebat, mentre Martha J. ne ha scritto i testi. Accanto a loro, che hanno ancora una volta consolidato una proficua e feconda collaborazione professionale, troviamo Roberto Piccolo al contrabbasso, Stefano Bertoli alla batteria e Cisco Portone alle percussioni e al cajon.
Per ascoltare un'anteprima di alcuni brani: http://www.marthaj.it/2009/Player_3/pop_player.html

BIOGRAFIE

Martha J., raffinata interprete jazz, nasce musicalmente negli anni Ottanta, quando, in compagnia della sua chitarra e di un repertorio che spazia dai folksinger americani alle ballate irlandesi, muove i primi passi sulla scena musicale milanese.
Dopo un'immersione nel pop, che la porta a calcare le scene in Italia e all'estero e ad una partecipazione a Sanremo, dal 1999 si dedica quasi esclusivamente al jazz, ottenendo buoni riconoscimenti dalla critica e dal pubblico per le sue qualità interpretative, la capacità di emozionare con la voce e l'eleganza dello stile.
Collabora con alcuni dei più importanti musicisti della scena jazz (tra cui Attilio Zanchi, Giovanni Monteforte, Guido Bombardieri, Marchino Bianchi, Paolo Alderighi, Luca Garlaschelli, Gianni Satta e molti altri) e con la sassofonista americana Carol Sudhalter che, colpita dalla sua voce, le chiede di cantare alcuni pezzi nel suo Shades of Carol del 2005.
Martha J. ha al suo attivo due cd: That's it!, con Francesco Chebat al piano, Roberto Piccolo al contrabbasso e Stefano Bertoli alla batteria, e No one but you, in duo con Francesco Chebat.
Molto positivi i commenti e le recensioni all'uscita dei due dischi: come scrive Elio Marracci su Jazzitalia, That's it! è "un disco che ogni ascoltatore di musica jazz non potrà non apprezzare", mentre No one but you è "un disco assolutamente da 10 e lode, davvero imperdibile per gli appassionati" (Giuseppe Candiano - TGCom).
Ha da poco terminato di registrare il suo terzo disco, Dance Your Way to Heaven.
www.marthaj.it

Francesco Chebat, diplomato al Conservatorio di Milano in pianoforte, si specializza nella musica jazz studiando con Tino Tracanna, Giovanni Tommaso, Larry Monroe, Dino Govoni, Bonifacio Baroffio, Bernard Cavanna, Russel Hoffman.
Partecipa a numerosi festival e collabora con musicisti come Gianluigi Trovesi, Marco Castiglioni, Tino Tracanna, Maxx Furian, Marco Gamba, Guido Bombardieri, Sergio Orlandi, Dudu Kwateh, Paolo Tomelleri, Emilio Soana, Riccardo Fioravanti, Marcos Vinicius, Carlo Bagnoli, Marcello Noia, Walter Ganda, Francesco D'Auria, Ney Portilho, Riccardo Vigorè, Carol Sudhalter, Michael Supnick e molti altri. Insieme a Gianni Satta, con Stefano Bertoli alla batteria, crea il Trio Tutu; collabora con il sassofonista Beppe Aliprandi al progetto Blue Totem, che unisce la musica etnica orientale ed africana agli standard jazz, ed è pianista ed arrangiatore dei progetti musicali di Martha J.
Con il trio di Vanni Stefanini, con Attilio Zanchi al contrabbasso, ha suonato al Blue Note di Milano e nel 2004 ha pubblicato il cd Nobody knows. Collabora con l'attore Valerio Bongiorno e con la JW Orchestra, diretta dal sassofonista Marco Gotti. E' appena uscito un suo nuovo cd, dal titolo "Promenade".
www.francescochebat.com

Dance your way to Heaven - Martha J. e Francesco Chebat

Martha J. (voce)
Francesco Chebat (piano)
Roberto Piccolo (contrabbasso)
Stefano Bertoli (batteria)
Cisco Portone (percussioni e cajon)

Tracklist:
Dance your way to Heaven
Little angel eyes
Diamonds in my mind
Like children seeking the truth
Too soon
Ufo
The thread of dreams
The never ending dance
Wake me up when we get there
Wind day
The only sane thing to do