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Give Till it's Gone di: Ben Harper - Emi Music - 2011

 

Ben Harper

 

 

10/05/2011 - BEN HARPER: domani esce il nuovo album "GIVE TILL IT'S GONE", giovedì showcase esclusivo a Milano per chi comprerà l'album da Fnac. A luglio in tour in Italia

 

BEN HARPER

Domani esce in Italia il nuovo album
GIVE TILL IT'S GONE

Giovedì showcase esclusivo a Milano
per chi avrà acquistato il disco negli Store FNAC e su fnac.it

In concerto a luglio in Italia

Arriva nei negozi italiani domani, martedì 10 Maggio, "Give Till It's Gone" (Emi Music) il decimo album di Ben Harper e il suo primo album solista da Both Sides of the Gun del 2006. L'album, ricco di prestigiose collaborazioni come Jackson Browne e Ringo Starr, è stato anticipato in Italia dal singolo "Don't Give Up On Me Now", uscito il 1 aprile ad oggi tra i brani più suonati dalle radio italiane.

Ben Harper presenterà il suo nuovo lavoro durante un esclusivo showcase dedicato a tutti coloro che avranno acquistato il nuovo album negli store FNAC di tutta Italia e su fnac.it e in quell'occasione potranno ritirare l'invito. Lo showcase si terrà giovedì 12 maggio alle ore 19.30 presso il Teatro Ciak Webank.it c/o Fabbrica del Vapore (via Procaccini 4).

Dopo questa piccola anticipazione, il due volte vincitore di un Grammy Award arriverà in Italia (paese che ha sempre amato l'artista americano tributandogli il disco di Platino per l'album "Diamonds on the inside" del 2003 e riservandogli la testa della classifica per ogni sua pubblicazione) a Luglio per cinque concerti tra Lucca, Roma, Milano, Tarvisio e Verona.

Ben Harper ha debuttato nel 1994 con "Welcome to the Cruel World". Nel 2005, è stato premiato con due GRAMMY awards come "Best Pop Instrumental Performance" per il suo singolo "11th Commandment" e "Best Traditional Soul Gospel Album" per "There Will Be A Light" (featuring the Blind Boys of Alabama). I suoi ultimi tre album, "Both Sides of the Gun" (2006), "Lifeline" (2007) and "White Lies for Dark Times" (2009) - hanno tutti debuttatto nella Top 10 della Billboard 200 e al numero 1 della classifica italiana. Nel 2010 Harper ha fondato i Fistful of Mercy con Dhani Harrison e Joseph Arthur e i tre hanno pubblicato l'album "As I Call You Down".

Harper ha registrato gran parte del nuovo lavoro al Los Angeles Studio di Jackson Browne che ha poi collaborato con lui nella malinconica "Pray That Our Love Sees The Dawn". "Give Till It's Gone", contiene anche due tracce scritte con Ringo Starr, l'esuberante e psichedelica "Spilling Faith" e "Get There From Here", un'improvvisazione strumentale. Ringo Starr, che nelle canzoni suona anche la batteria, aveva già avuto modo di lavorare con Ben Harper quando nel 2010 lo aveva chiamato per collaborare al suo album "Y Not".

"Non avevo mai realizzato un disco che scandisse così la linea del tempo - dice Harper - È una vera e propria estensione dell'ultimo anno e mezzo della mia vita, e tutti questi suoni sono ispirati alle mie esperienze. È la forma più onesta di espressione musicale che potessi realizzare".

Con "Give Till It's Gone", Harper esamina la disparità tra l'uomo che è oggi e l'uomo che sta cercando di diventare. Analizzando in profondità, si è reso conto che non ci sono risposte facili e nella canzone d'apertura, "Don't Give Up On Me Now", ci implora di stare al suo fianco fino alla fine di questo viaggio.
Se solitamente le sue canzoni sono estremamente personali, "Give Till It's Gone" accende una lotta universale alla ricerca di un significato e ad impegnarsi completamente con la vita e con gli altri. Possiamo anche passare attraverso la "notte oscura dell'anima" ma arrendersi non è un'opzione da prendere in considerazione, come ci ricorda con sicurezza Harper nella trascendente "I Will Not Be Broken".
Con "Rock N' Roll Is Free", Ben Harper rende omaggio a una forma d'arte audace che sfida continuamente lo status quo, chiedendoci di guardare il mondo in maniera completamente diversa. La canzone è stata ispirata da Neil Young per cui Harper ha aperto il concerto di Londra la scorsa estate. La performance ipnotizzante di "Rockin' in the Free World" ha piantato nella mente di Harper i semi per una nuova canzone, costringendolo a tornare diretto nella sua stanza, subito dopo lo show, e scrivere "Rock N' Roll Is Free." L'episodio è emblematico del tipo di urgenza con cui è stato forgiato il nuovo album.

Questa la track list dell'album
"Give Till It's Gone"
"Don't Give Up On Me Now"
"I Will Not Be Broken"
"Rock N' Roll Is Free"
"Feel Love"
"Clearly Severely"
"Spilling Faith"
"Get There From Here"
"Pray That Our Love Sees The Dawn"
"Waiting On A Sign"
"Dirty Little Lover"
"Do It For You, Do It For Us"

"Non avevo mai realizzato un disco che scandisse così la linea del tempo - dice Harper - È una vera e propria estensione dell'ultimo anno e mezzo della mia vita, e tutti questi suoni sono ispirati alle mie esperienze. È l'espressione musicale più onesta che potessi realizzare".

Il recente passato ha visto Harper, all'apice della sua creatività, destreggiarsi tra progetti diversi, tutti di alto profilo. Eppure, da qualche parte in mezzo a tutte queste attività, ha trovato il tempo e la concentrazione per scrivere una serie di nuove canzoni che rappresentano le composizioni più personali e inusuali della sua carriera.

Il primo indizio delle sue intenzioni si può trovare nel fatto che Give Till It's Gone è accreditato esclusivamente a Ben Harper. "Non si riesce a capire quale sia la band che sta suonando - il disco suona semplicemente come mio", dice. "Ho voluto creare un suono fresco che però fosse, allo stesso tempo, legato a tutto quello che ho sempre fatto".

Le canzoni di Give Till It's Gone non sono niente meno che una rivelazione. Sono l'espressione della lotta, della confusione e, infine, della redenzione di un uomo. Harper svela tutto in "Don't Give Up On Me Now", la canzone d'apertura del disco. "Voglio cambiare, ma non so come", canta. "Puoi aspettare tutta la vita senza sapere cosa stai aspettando veramente".

All'interno del disco, alterna momenti di sprezzo a momenti di tenerezza, virando dalla furia di "Dirty Little Lover" alla resa in "Feel Love". A tratti, le sue paure e la sua vulnerabilità sono quasi troppo da sopportare; "La mia ultima linea difensiva è andata", dichiara in "Pray That Our Love Sees the Dawn". Harper, nelle sue canzoni, non ha mai avuto paura di scavare in fondo alle sue emonzioni, ma c'è un senso di maturità ed esperienza in Give Till It's Gone che danno maggior peso ai suoi sforzi.

All fine Harper si aggrappa alla speranza e al fatto che l'amore offra ancora una strada per la salvezza. "Do It For You, Do It For Us", la traccia conclusiva dell'album, celebra la trinità "onore, amore e fiducia". Inoltre, avendo trascorso la sua infanzia nel negozio di strumenti musicali di famiglia, Harper, continua a credere fermamente nel potere catartico della musica.

Sono stati molti gli incontri che hanno lasciato il segno all'interno del suo lavoro, come l'impatto, la scorsa estate, di uno show a Londra dove ha aperto per Neil Young.
"Stava cantando 'Rockin' in the Free World' e la mia mente è entrata in un tunnel", dice. "Tutto quello che sentivo era 'rock, free, rock, free'. Sono tornato nella mia stanza e ho scritto 'Rock 'n' Roll is Free', ero assolutamente ispirato da Neil quella sera".
Harper rivela che il titolo di questo brano liberatorio ha diversi significati. "Il rock 'n' roll non è mai stato libero come lo è adesso, in tutti sensi", dice. "Ti aspetta tutte le volte, e non ti costa niente seguire nuove opportunità musicali, espandere la tua tavolozza e la tua mente. È grandioso poter far parte di questo periodo di transizione".

Il punto di svolta nella realizzazione di Give Till It's Gone, dice Harper, c'è stato con la registrazione di "Spilling Faith", una canzone con una vena psichedelica che suona come un'estratto di Revolver, con l'inimitabile collaborazione di Ringo Starr alla batteria. I due musicisti sono diventati amici dopo un'incontro, nel 2009, per un concerto benefico alla Radio City Music Hall. L'anno scorso, inoltre, i Relentless7, i musicisti di Harper, hanno supportato Ringo Starr in alcuni show promozionali.

"Ringo è venuto in studio e abbiamo deciso in un'ora", dice Harper. "Ha detto - 'voglio che sia una canzone edificante e positiva' - e ne ha delineato le linee guida. A quel punto abbiamo partecipato tutti alla scrittura della canzone e la registrazione è stata live, così come veniva".

L'energia nel corso della sessione era così grande che "Spilling Faith" è sfociata in una jam di sei minuti addizionali diventati poi una traccia aggiuntiva dal titolo "Get There From Here". Quando, finalmente, la sessione volge al termine si può sentire Ringo che ridendo dice: "La canzone dura praticamente meno di un minuto mentre la coda dura un'ora!". "Questa canzone ha sbloccato l'intero album", dice Harper. "È stato un grande momento musicale per questa band e non dimenticherò mai quel giorno".

Altre icone del mondo della musica hanno recitato ruoli diversi nello sviluppo delle canzoni di Give Till It's Gone. Gran parte dell'album è stato registrato negli studi di Los Angeles di Jackson Browne; mentre Harper stava incidendo "Pray That Our Love Sees the Dawn" ebbe l'illuminazione di aggiungere proprio l'inconfondibile voce del cantautore alla canzone. "L'ho suonata per lui, abbiamo sistemato i microfoni, e in un'ora era pronta", dice Harper.

L'ispirazione per "Don't Give Up On Me Now", invece, è arrivata durante un concerto tributo per Roy Orbison. "Ero con la sua famiglia ed ero particolarmente colpito da lui quella sera", dice Harper. "Riuscivo solamente a sentire lui che cantava questa canzone".

Anche altri interessi di Harper, non solo quelli musicali, hanno contribuito a indicare la via. "Sono uno skater", dice, "mi cimento un paio d'ore al giorno e adesso, lo skateboard, ricopre una fetta importante della mia vita". Sottolinea alcuni passaggi della canzone "Clearly Severely"—"Se fa male, fallo due volte/evita il vuoto" e ancora "Non c'è fiato per le parole" - e spiega, "Se stai facendo skating e inizi parlare e perdi la concentrazione, scopri che il confronto con il cemento è piuttosto duro".

Questo senso del rischio rispecchia la fune emozionale su cui cammina Ben Harper in Give Till It's Gone. "Non è un disco facile", dice con orgoglio. "Ha una certa granulosità, un senso del confronto. C'erano un paio di canzoni per cui ho pensato, ma le pubbicherò veramente?"


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