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Sambol - Amore migrante di: Guappecartò - 2019

 

Guappecartò

 

 

15/11/2019 - Oggi esce "SAMBOL - AMORE MIGRANTE", il nuovo album dei GUAPPECARTO'! Il 26 novembre presentazione del disco al "Café De La Danse" di Parigi. Al via il 5 dicembre il "SAMBOL ITALIAN TOUR"

 


[c]GUAPPECARTO'
OGGI ESCE IL NUOVO ALBUM
"SAMBOL - AMORE MIGRANTE"

IL 26 NOVEMBRE PRESENTAZIONE DEL DISCO
AL "CAFÉ DE LA DANSE" DI PARIGI
AL VIA IL 5 DICEMBRE
IL "SAMBOL ITALIAN TOUR"
[/c]

Oggi, venerdì 15 novembre, esce nei negozi di dischi, sulle piattaforme streaming e in digital download "SAMBOL - AMORE MIGRANTE" (guappeamor.lnk.to/bzsSj), il nuovo album del quintetto strumentale italo-parigino GUAPPECARTO'.

Registrato alle "Officine Meccaniche" di Milano e missato da Laurent Dupuy (vincitore di due Grammy Awards), l'album "Sambol - Amore Migrante" è composto da 9 rivisitazioni delle opere di Vladimir Sambol, compositore degli anni '30 nato a Fiume ed emigrato in Svezia dopo la Seconda Guerra Mondiale. La scrittura del musicista è stata in alcuni casi fedelmente rispettata, in altri invece è servita a sviluppare brani profondamente diversi dall'originale a favore di una ricerca sonora inedita e atipica per il quintetto.

Il disco, prodotto da Stefano Piro, che vede la partecipazione di Vincent Segal (violoncello), Daniele Sepe (sassofono), Marzouk Mejri (daf e tar) e di tanti altri musicisti di fama internazionale, nasce dall'incontro con la figlia di Sambol, Mirjam Sambol Aicardi, che rimane impressionata dai live dei Guappecarto', invitandoli a ripercorrere il repertorio del padre.

«Abbiamo riconosciuto subito nella richiesta di Mirjam un dolcissimo desiderio: far rivivere il padre attraverso le note da lui lasciate e da lei preziosamente custodite per tanti anni - affermano i componenti del gruppo - Questo disco è dedicato a quell'"amore migrante", che non teme barriere, viaggia, va al di là dello spazio e del tempo e si tramanda di padre in figlia. La storia di Mirjam e Vlado ci ha portato ad abbandonare le nostre zone di conforto, a trovarne altre adatte al confronto ed è stata la fonte di ispirazione per dare nuova forma al nostro suono».

[c]Tracklist
1. Vlado
2. Tango (Invocazione)
3. Amore Migrante
4. Chance
5. Balkanika
6. Sorgen
7. Anonimus Fiumanus
8. Cvijetak
9. Vagabondo Pensiero

CREDITI

Violino - 'O Malamente
Chitarra - Frank Cosentini
Fisarmonica - Dott. Zingarone
Contrabbasso - Mr Braga
Batteria e percussioni - 'O Brigante

Guests:
Vincent Segal - violoncello
Hamid Moumen - req, tabel, karkabou
Marzouk Mejri - daff, tar ("Amore Migrante")
Daniele Sepe - sassofono ("Chance")
Francesco Arcuri - sound design ("Balkanika")
Adele Blanchin - didgeridoo, marranzano
Jeremy Nattagh - handpan, sansula, percussioni ("Sorgen")

Original record by Vlado and Yone Sambol
Introducing "Anonimous Fiumanus"

Prodotto da Stefano Piro
Registrato da Guido Andreani presso "Officine Meccaniche" - Milano (Italia)
Missato da Laurent Dupuy a Londra
Masterizzato da Simon Capony presso "Basalte Studio" - Clermont Ferrand (Francia)

Ringraziamento speciale a Mirjam Aicardi Sambol

Foto di Yuma Migliaccio
Visuals di Ocram Acis[/c]

Parte da Pietra Ligure (SV) il "SAMBOL ITALIAN TOUR". Le date del tour italiano saranno anticipate da uno speciale concerto di anteprima che si terrà il 26 novembre a Parigi al "Café de la Danse".

[c]Queste le date del "SAMBOL ITALIAN TOUR"
(in continuo aggiornamento)
5 dicembre - Teatro Guido Moretti, Pietra Ligure (SV)
6 dicembre - Ex carcere Santa Tecla, Sanremo
7 dicembre - Spazio Kitchen, Vicenza
8 dicembre - Teatro Garzoni, Tricesimo (UD)
12 dicembre - Ca' Cecilia, Piano (PU)
13 dicembre - Teatro Sperimentale, Pesaro
14 dicembre - ExWide, Pisa
16 dicembre - Teatro Basilica, Roma
17 dicembre - Sala Assoli, Napoli
20 dicembre - Vabbuò Bistrò, San Felice a Cancello (CE)
21 dicembre - Mr Rolly's, Vitaluzio (CE)
12 gennaio - Club Etnie, Marcianise (CE)
16 gennaio - Museo della Pace, Napoli
17 gennaio - Sentieri Aperti, Paolisi (BN)[/c]

È in radio e disponibile sulle piattaforme streaming e in digital download "VLADO", il nuovo singolo del gruppo musicale. "Vlado" è un brano ispirato a "Sei stata la mia vita", partitura del compositore di origini croate Vladimir Sambol, reinterpretata dal gruppo musicale secondo il loro stile. Il video, ricco di simbolismo, ripercorre i momenti gioiosi che il giovane musicista croato ha passato prima di dover abbandonare il suo Paese natale durante la Seconda Guerra Mondiale. Il video è visibile al seguente link: www.youtube.com/watch?v=Kw1AtOlLucE.

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I GUAPPECARTO' nascono a Perugia come musicisti di strada nel 2004. Vengono notati dalla celebre attrice Madeleine Fischer durante una loro performance, che se ne innamora artisticamente e chiede loro di comporre una colonna sonora per il film "Uroboro", pubblicato lo stesso anno. Grazie a questo incontro, i giovani musicisti intraprendono il loro percorso artistico che li porterà a Parigi, spinti dal desiderio di poter suonare i loro strumenti e condividere la loro musica oltre i confini italiani. Dai margini dei sobborghi parigini, i Guappecarto' cominciano a farsi notare dal pubblico e dalla critica. Nel 2009 viene pubblicato l'album di debutto "L'amour c'est pas grave", registrato tra Milano e Parigi. Il quintetto pubblica l'omonimo album "Guappecarto'" nel 2012, al quale segue nel 2015 "Amay", insieme alla cantautrice Neripè. In quest'album è inoltre presente una collaborazione con Mauro Pagani (al violino nel brano "Un Fiore Nascosto"). Lo stesso anno esce "Rockamboles", album prodotto da Stefano Piro e ad oggi alla quinta ristampa. Il disco è colonna sonora del film "Gatta Cenerentola" (vincitore di 2 David di Donatello e Ciak d'Oro), di "Soyalism", dello spettacolo teatrale "Ensemble" di Fabio Marra e dell'opera contemporanea "Occitane" di Emanuele Filipo. Dal loro esordio, i Guappecarto' si sono esibiti in più di 1500 concerti in tutta Europa (tra i quali la 74a Mostra del Cinema di Venezia e l'Avignone Festival), comprese importanti location francesi e italiane come il Palais de Tokio, il Palazzo Grenoble di Napoli (sede del Consolato Francese) e la Philarmonie de Paris.

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[c]"SAMBOL - AMORE MIGRANTE"
GUAPPECARTÒ
TRACK BY TRACK
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«La signora Mirjam Sambol Aicardi, dopo aver assistito ad un nostro concerto decise di affidare a noi Guappecarto' il compito di dare nuova vita alle composizioni di suo padre, Vladimir Sambol. Non conoscevamo Mirjam, né tanto meno Vladimir; ma riconoscemmo subito nella sua richiesta un dolcissimo desiderio: far rivivere il padre attraverso le note da lui lasciate e da lei preziosamente custodite per tanti anni. Vladimir Sambol, per gli amici VLADO, fu un compositore di inizio Novecento. Costretto ad abbandonare la sua città natale, Fiume, per via delle tensioni generatesi nel secondo dopoguerra, intraprese una lunga odissea che lo portò ad avventurarsi lontano, per territori nuovi e sconosciuti, approdando, infine, in Svezia, dove sua moglie Jone gli diede una figlia, Mirjam. "Ricordo bene la notte in cui lasciammo la città impauriti. Per rendere la fuga il più agile possibile decidemmo di portare con noi un solo bagaglio. Ci guardammo e lì dentro mettemmo solamente le cose a noi più preziose. I nostri strumenti musicali." Jone Sambol
Questo disco è dedicato a quell' "amore migrante", che non teme barriere, viaggia, va al di là dello spazio e del tempo e si tramanda di padre in figlia. Tale sentimento, in cui ci riconosciamo, é diventato la materia prima per plasmare questo nuovo disco. La storia di Mirjam e VLADO ci ha portato ad abbandonare le nostre zone di conforto, a trovarne altre adatte al confronto; ed è stata la fonte di ispirazione per dare nuova forma al nostro suono.» - Guappecartò

1. VLADO
«Questo brano è stato sviluppato prendendo spunto da una partitura di Vladimir Sambol intitolata "Sei stata la mia vita", una composizione molto malinconica che, come suggerisce il titolo, rimanda a qualcosa o qualcuno che è stato amore totalizzante in passato, ma che ora sembra perduto. Istintivamente ho aggiunto al brano un piccolo tema incompiuto (la Bozza n.4), completandolo. Un tema pieno di vita, energia e in fin dei conti di ottimismo, che simboleggia per me quell'amore in atto, nel presente. Per me aggiungere questa parte significa che tutto ciò che amiamo in vita non può mai finire, ma resta dentro di noi sotto forme a volte sconosciute, rendendoci quel che siamo. Alla fine, questo tema è diventato predominante nel nostro brano, un inno al concetto di amore perpetuo, migrante. È per questo che abbiamo deciso di chiamarlo Vlado (come veniva chiamato dai suoi cari Sambol), il cui amore per la musica non finisce con la sua dipartita, ma continua tramite sua figlia Mirjam, noi e tutti quelli che ascolteranno questo lavoro». - Mr Braga

2. TANGO (Invocazione)
«Per riarrangiare questo brano, abbiamo iniziato ad approcciarci al Tango, da Vladimir intitolato "Invocazione", nel modo più fedele possibile, riproducendo le parti presenti sulla scia del tango classico. Ma in studio, galeotta fu la chitarra elettrica, e restare fedeli al classico è diventato sempre più difficile. In questo caso particolare, l'idea melodica di base era talmente forte che l'essenza del messaggio di Vadimir non si sarebbe persa mai. Sembrava il contesto adatto per osare qualcosa in più e cambiare l'ambientazione del brano originale. A braccetto con il compositore, ci siamo divertiti ad esplorare timbriche nuove e a spingerci un po' più lontani del solito». - Frank Cosentini

3. AMORE MIGRANTE
«Migrante è l'amore che consente di sconfiggere il conflitto interiore, per raggiungere la serenità. Ho provato a rappresentare questo sentimento, profondo, il solo in grado di guidare un uomo nell'affrontare la migrazione, intesa come mutamento psicologico, da una condizione di isolamento a quella che meglio si confà all'affermazione della propria identità e all'espressione del proprio io, riscoprendo la capacità di amare per essere amati». - O'Malamente

4. CHANCE
«Al primo ascolto sono stato attratto dalla melodia spensierata di questo brano, un valzer senza troppe pretese. Poi, iniziando a giocarci, ho scoperto un incastro tra il cinque e il sei ottavi che prometteva di rendere il tutto più divertente, nonostante la melodia sembrasse reticente a prestarsi a questa variante ritmica; quando poi l'ho proposta ai Guappi il risultato è stato effettivamente qualcosa di molto divertente. Dulcis in fundo, scopro che il titolo "Ge Karlenken en Chance" significa "Dai una possibilità all'amore", argomento, quest'ultimo, a me particolarmente caro. Mi piace infatti pensare che il brano ci esorti ad accogliere l'amore, sebbene sia capace, talvolta, di porci di fronte a difficoltà enormi; così, solo credendo a questo sentimento così travolgente, possiamo offrigli una "chance"». - O' Brigante

5. BALKANIKA
«Una propulsione che trasfigura l'esperienza del viaggio di Sambol, che diventa nostro. Sicuramente il brano che più s'allontana dalla scrittura di Vlado e anche rispetto all'universo sonoro dei Guappecartò, inizialmente pareva decisamente estraneo. Il titolo originale del brano era "Balkan Rhythm". Analizzando attentamente la composizione di Vlado, fui letteralmente rapito, ma non dalla particolare scelta ritmica, vivace dal carattere tipicamente balcanico, quanto da quello che forse si nascondeva nella sua melodia. Suonandola lentamente al piano, mi innamorai del colore delle sue note. Addolorate, migranti, come un cuore caldo nel gelo della notte. Cuore trafitto da un lampo scagliato d'improvviso tra le stelle del firmamento. Questo vidi io in quelle note e così nacque Balkanika». - O'Malamente

6. SORGEN
«La prima volta che ho sentito questo brano suonato al piano ho pensato che non ci fosse nulla di più lontano da me e da noi Guappecartò: uno swing in tonalità maggiore. Poi però, esaminando lo spartito, ho scoperto tra i due temi uno "special" delle tinte vagamente inquiete, che mi ha ispirato una semplice melodia. La svolta è arrivata quando Mirjam ci ha detto cosa significa il temine svedese "Sorgen": dolore, tristezza, stato di necessità per qualcosa che manca. La sensazione di inquietudine dello special era giusta! Abbiamo avuto quindi l'idea di trasformare in tonalità minore quel tema, di sviluppare quella semplice melodia scaturita dallo special e di farla sfociare in un grido. E dopo il grido di dolore ecco che arriva un finale con una ritmica ansiogena ma con una melodia che tende alla serenità, alla risoluzione faticosamente raggiunta. Ancora una volta abbiamo Vlado nella sua condizione di emigrante, con le sue lontananze e le sue privazioni che solo la musica gli può risolvere...» - Mr Braga

7. ANONIMUS FIUMANUS
«È un tributo alla scrittura di Vlado. La prima volta che ho sentito questo brano me ne sono innamorato immediatamente. Ho pensato che fosse perfetto e che andava rispettata la scrittura. Così ho cercato di essere il più fedele possibile all'originale. Per questo motivo abbiamo poi deciso di incominciare il brano con la sua registrazione originale suonata da Vladimir Sambol al sax e da sua moglie Jone al pianoforte; e di mixarla poi con l'interpretazione dei Guappecartò, come fosse un passaggio di consegna; il passaggio appunto tanto desiderato dalla loro figlia Mirjam». - Dott. Zingarone

8. CVIJETAK
«Questo pezzo è la fusione di due brani di Vlado. Sono stati i primi due brani che abbiamo ascoltato e che mi hanno convinto a cominciare l'avventura. Mi hanno accompagnato in una delle più belle fasi della mia vita. Abbiamo deciso poi di sperimentare dei nuovi suoni, come in una storia che comincia in orbita e finisce in una danza sfrenata sulla terra. Un valzer che incontra dei musicisti improvvisati jazzisti». - Dott. Zingarone

9. VAGABONDO PENSIERO
«La prima volta che ascoltai questo brano di Vladimir (eseguito al piano dalla figlia Mirjam) percepii nella prima parte di esso un sentimento difficile da definire; una sorta di profonda e luminosa nostalgia. Cercai quali forme avessero dato gli uomini a questo sentimento nel resto del mondo. Partendo con l'"Appucundria" napoletana, passando dal Messico, dove la nostalgia, l'"Anhelo" fa quasi pensare ad un desiderio irrealizzabile, e dal Brasile, dove la "saudade" la fa da padrona in tutta la musica dei maestri, pensai infine a Capo Verde. Anche qui, come in Brasile, si parla di "saudade", ma nei fatti è espressa in modo più semplice e meno ottimista, più "alla Vlado". Quindi se Vladimir, invece di dirigersi a nord, verso la Svezia, avesse girato la bussola e fosse approdato a questa manciata di isole ancor più soleggiate della sua Croazia, cosa ne sarebbe stato di questo "Vagabondo Pensiero"? Il brano racconta l'ipotetico viaggio». - Frank Cosentini