Articolo inserito da Patrizia Zinno il giorno 21/07/2016 alle ore 15.35.31
Ieri al ''Poggio'' a Via Poggioreale , un luogo d'incontro tra cultura, eventi e gastronomia è iniziato il primo incontro artistico dell'estate con ''La Cena-Spettacolo''
IN VIAGGIO CON PAPELEj
Lo spettacolo in questione, è stato un viaggio nel mondo dell'artista Viviani: si sono celebrati i suoi esordi, i suoi primi dolori, le sue prime gioie, la sua voce, la sua vita.
Bravissimi..... Monica Assante Di Tatisso e Roberto Giordano.
I due protagonisti, due attori al massimo del precariato, "tirano a campare" hanno rappresentato ciò che più li rispecchia: la miseria.
Miseria dignitosa, sofferta in silenzio ... che fa capo al primo Viviani.
" La lotta mi ha reso lottatore. Dicendo lotta intendo parlare, si capisce, non di quella greco romana che fa bene ai muscoli e stimola l'appetito, ma di quella sorda, quotidiana, spietata, implacabile che ogni giorno si è costretti a sostenere. E la mia vita fu tutta una lotta ...
In Viaggio con Papele ....la vera protagonista è sicuramente lei, la povertà! .
Curiosiamo nella vita di Raffaele Viviani che da piccolo era solito accompagnare il padre costumista teatrale, quando andava in giro per lavoro per teatri e compagnie. Una sera nel Teatrino di Porta San Gennaro dove si inscenava ''Le Cocotte o la bisca di Montecarlo''una operetta marionettistica in cui avrebbe cantato il comico tenore Gennaro Trengi, sfortunatamente questi si ammalo' e cio' avrebbe causato un serio danno alla compagnia perché non facendosi lo spettacolo, il pubblico abrebbe preteso indietro i soldi del biglietto.
Allora il proprietario dei ''pupi'' Aniello Scarpati''fece cantare il piccolo Raffaele, detto ''PAPILUCCIO'' dai suoi genitori, a soli quattro anni e mezzo. Fu allora un successo strepitoso, fu considerato un bambino prodigio.
I soldi in famiglia mancavano e costava frequentare la scuola e fino a dodici anni Papiluccio era uno scugnizzo che correva per le strade di Napoli, fragile ma al tempo stesso ricco di personalità che poi da grande lo ha portato a diventare uno dei massimi autori del Novecento, a livello internazionale.
Papiluccio voleva raccontare i mestieri poveri, l'arte di arrangiarsi, le commedie e le tragedie che il popolo viveva tutti i giorni, ma per fare ciò capì non bastava essere uno di loro, era necessario studiare e al contempo mantenere quella semplicità e quella genuinità che solo il popolo sa avere.
Con la prematura morte di suo padre allora cominciò a pensare al Teatro per guadagnare qualche lira e ben presto divenne il suo vero lavoro per sopravvivere.
Raffaele Viviani era un genio, e dato che non sapeva suonare, leggere e scrivere, allora fischiettava a un maestro di pianoforte, il quale la "traduceva" con il suo strumento e la trascriveva. Riuscì a portare in scena la verità, la miseria, l'ingiustizia.
Ieri sera i protagonisti dello spettacolo ''In Viaggio con Papele'' Roberto e Monica, hanno saputo realizzare uno spettacolo di grande spessore e di ineguagliabile suggestione. Si è notata una forza teatrale in loro che, hanno rappresentato in modo giusto la vita ed il personaggio di Raffaele Viviani, andando direttamente al cuore dello spettatore. Son riusciti con il loro testo ad emozionare e conoscere l'umanità nostalgica rappresentata da Viviani, un insieme di aspetti teatrali, musica, canto e recitazione, forti momenti intimi e coreografici, due attori dalla compattezza unica,che hanno regalato una serata molto accogliente.
Un Grazie anche al Direttore del Poggio'' Sergio D'Angelo, che ha messo a disposizione i suoi locali, il suo personale di stile, cordialità, professionalità, e servizio inappuntabile.
Una cena Eccellente con Piatti di alta qualità, attenta e particolare la loro presentazione, preparati con ingredienti semplici e raffinati......... piatti Mediterranei. Un Grazie a tutto lo Staff!
21 Luglio 2016
P.Zinno
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