Il Presidente del Consiglio dei Ministri Paolo Gentiloni inaugura la nuova stazione delle Ferrovie dello Stato Afragola Napoli. Sicurezza garantita Av Napoli operativa da 11/6.

Un'avveniristica struttura ideata come un'astronave, lunga 400 metri, che scavalca i binari come un
grande ponte e che si sviluppa per oltre 30mila metri quadrati su 4 livelli. Tutto per un investimento di oltre 60 milioni di euro. E' la cosiddetta 'porta del sud', la nuova stazione per l'alta velocità di Napoli Afragola ideata dall'archistar Zaha Hadid, recentemente scomparsa. Ad inaugurarla oggi, oltre ai vertici di Ferrovie Renato Mazzoncini e Gioia Ghezzi, al ministro dei Trasporti Graziano Delrio e alle autorità locali, è venuto lo stesso presidente del Consiglio Paolo Gentiloni.
"Con questa inaugurazione diamo il messaggio di un paese che rialza la testa, perché un grande paese ha bisogno di grandi opere" ha detto Gentiloni garantendo anche che "la sicurezza sarà il nostro impegno prioritario in questa zona. Lo Stato qui sarà presente in forze. Qui arriva lo sviluppo ma non per questo
arriva necessariamente la violenza e la corruzione, piuttosto arriva la possibilità di sviluppo". Una rassicurazione ben accolta dalla numerosa platea venuta per il taglio del nastro in vista dell'avvio ufficiale dell'hub, fissato per l'11 giugno. Da domenica ad Afragola si fermeranno 36 treni dell'alta velocità, 18 verso Sud e 18 verso Nord, che collegheranno il nuovo scalo con tutte le principali città della dorsale Torino-Salerno, oltre che con Venezia e Reggio Calabria. E permetterà ad esempio di ridurre i tempi per raggiungere Roma Termini a 55 minuti (contro gli 1h10 da Napoli Centrale). In un secondo momento il
nuovo hub diventerà anche il nodo di interscambio tra l'alta velocità e i collegamenti locali e a regime servirà da bacino urbano di circa 3 milioni di abitanti. L'attivazione della seconda fase è prevista nel 2022.
"Avanzeremo velocemente e con grande determinazione al Sud, abbiamo grandi progetti", ha spiegato l'ad di Fs Mazzoncini sottolineando che Afragola è "un avamposto, una frontiera ferroviaria al sud ed è anche un avamposto sociale che serve per unire il territorio, è una stazione fatta apposta per evitare che il territorio senta la divisione". A suo parere è anche "il simbolo della ripartenza degli investimenti al sud. Gli investimenti stanno ripartendo in maniera decisa". Mazzoncini ha quindi ribadito che "ci stiamo muovendo con la massima velocità e determinazione".
Di "opportunità grandissima" e di "stazione di riferimento per questo territorio molto urbanizzato che ha molto sofferto" ha parlato invece la presidente Ghezzi. E alle tante polemiche sullo stop and go degli ultimi anni per portare a termine la nuova stazione, con un lavoro che nel complesso è andato avanti dal 2003 quando fu assegnato l'appalto, il ministro dei trasporti, Graziano Delrio ha risposto osservando che "questa è un'opera più che compiuta", pur ammettendo che "rischiava di essere una grande incompiuta e invece diventerà un simbolo di speranza". In Italia ci sono da recuperare ritardi nelle grandi opere infrastrutturali, ma i ritardi rilevati dal 2001 in poi "dimostrano che non è colpa del codice degli appalti, ma della debolezza strutturale delle imprese, di gare fatte male e di stazioni appaltanti non all'altezza": ha specificato il ministro Delrio secondo il quale "è possibile fare meglio". Delrio ha sottolineato che "i lavori ferroviari procedono tutti e rispettano i tempi", vanno avanti "senza contenziosi importanti e questo è merito di RFI" e che "dentro a Fs non c'è un'opera incompiuta e lasciata a metà".