DOPO VENT'ANNI IL SUD TORNA A CRESCERE PIU' DEL CENTRO NORD. MA PER UNO SVILUPPO SOSTENIBILE SERVONO RIFORME, COESIONE TRA ATTORI DEL TESSUTO SOCIALE, ASSOCIATIVO E IMPRENDITORIALE. articolo inserito su spaghettitaliani da Nicola Rivieccio
Close

ATTENZIONE! Spaghettitaliani utlizza i Cookie. Puoi leggere come li usiamo nella nostra Informativa Cookie. Inoltre puoi leggere l'Informativa per la Privacy e le nostre Condizioni d'uso, tutte raggiungibili in ogni pagina del sito attraverso la voce Contatti e Info del Menù.

× INFO: Tutte le sezioni e i servizi di spaghettitaliani sono gratuiti e quanto viene pubblicato al suo interno non ha una periodicità regolare, quindi spaghettitaliani non può essere considerata una testata giornalistica.

 

Traslate:   francese   giapponese   inglese   portoghese   spagnolo   tedesco

Articolo inserito da Nicola Rivieccio il giorno 25/07/2016 alle ore 17.52.13

DOPO VENT'ANNI IL SUD TORNA A CRESCERE PIU' DEL CENTRO NORD. MA PER UNO SVILUPPO SOSTENIBILE SERVONO RIFORME, COESIONE TRA ATTORI DEL TESSUTO SOCIALE, ASSOCIATIVO E IMPRENDITORIALE.

 

immagine in primo piano


"Dare risposte concrete sui problemi che attanagliano il tessuto imprenditoriale e sociale della regione: dall'andamento del trend in tema di divario Nord Sud, ai meccanismi che le aziende eccellenti pongono in essere nonostante le difficoltà di contesto, alle strategie ed azioni che fondazioni bancarie, rappresentanti del mondo dell'associazionismo e delle Istituzioni ritengono di poter attuare per venire incontro alla richiesta di progettualità sempre più forte ed essenziale per il rilancio del Mezzogiorno." è l'obiettivo dell'incontro - ha spiegato Mario Barretta, presidente di Compagnia delle Opere Campania, introducendo i lavori organizzati all'Hotel Parker- sul tema "Politiche di sviluppo e investimenti in Campania. Quali possibilità per le imprese? Analisi, testimonianze e proposte"
La prima risposta è arrivata dal prof. Giannola, presidente della Svimez, che ha anticipato di fatto i passaggi essenziali del rapporto che sarà reso pubblico il 28 luglio 2016: in particolare, per la prima volta dopo vent'anni, si registra una inversione di tendenza generalizzata nelle regioni del Mezzogiorno tale da determinare, per quello che riguarda il PIL, un aumento dell'1% al Sud contro lo 0,7% del Centro Nord. "Una rondine non fa primavera" ma a fronte di una strategia di ampio respiro e di tanto impegno non è escluso che da questo dato si possa partire per risalire la china. La crescita, seppure contenuta, non è uguale per tutte le regioni. La Campania è una delle più deboli essendo la più lenta nonostante le sue potenzialità ma considerate le sue complessità. La storica ripartenza del Mezzogiorno, dopo anni di fortissima caduta, è dovuta ai settori dell'agricoltura (+7,3%), del turismo e (seppur in misura più contenuta) al settore cruciale delle costruzioni (+1,1%).
Accanto al dato comunque confortante del PIL ci sono però le osservazioni di SVIMEZ relative al contesto. L'indice di qualità istituzionale per il periodo 2004-2012 vede la Campania penultima tra le regioni italiane. In termini di attrattività la Campania è fanalino di coda, seguita solo da Sardegna e Calabria, a causa di carenze infrastrutturali, barriere in termini di accessibilità del territorio, povertà del tessuto produttivo (risultato degli ultimi sette anni di crisi con desertificazione umana e industriale) criminalità ed in ultimo inefficienza della Pubblica Amministrazione. Rispetto al contesto europeo la classifica delle regioni italiane dal 2001 al 2013 vede l'Italia arretrata in modo impressionante. La Lombardia era la quattordicesima regione europea oggi è ventinovesima, la Campania era centonavantacinquesima oggi è duecentoventisettesima. In tema di investimenti il Sud nel 2012 ha registrato un vero e proprio crollo con un volume pari a meno di un quinto di quello che aveva dieci anni prima e questo spiega perchè 800.000 posti di lavoro siano stati persi. Il tasso di disoccupazione sfiora il 32% con un'area molto ampia di disagio sociale.
I segnali dunque sono positivi, ha concluso Giannola, ma è evidente l'esigenza del rilancio degli investimenti pubblici, anche come leva per stimolare ed attrarre quelli privati, che si confermano tuttora come il principale elemento di fragilità del sistema economico italiano e meridionale.
Come si possa crescere nonostante i vincoli e le limitazioni di contesto lo ha raccontato invece l'imprenditore Angelo Punzi, presidente di GMA GROUP, realtà con sede a Giugliano con trentennale esperienza nel settore della progettazione e realizzazione di prodotti meccatronici e di sistemi inerziali basati su tecnologia MEMS. Il segreto del successo di GMA? Valorizzare le persone.

E dalla valorizzazione del capitale umano e delle risorse del territorio è partito anche il presidente nazionale di Compagnia delle Opere, Bernard Scholz che nel suo intervento ha sottolineato come i problemi non vadano subìti ma affrontati, individuando le risorse che possono consentire di superare gli ostacoli. "Ma tutto questo perde di significato, ha concluso Scholz , senza l'affermazione di un nuovo paradigma culturale, che è l'essenza stessa della filosofia di CdO ed alla base del suo impegno quotidiano: la valorizzazione della collaborazione."

Anche una Fondazione Bancaria (in Italia se ne contano ben 88) può dare il suo contributo per innescare meccanismi virtuosi di valorizzazione e recupero di realtà che soffrono la crisi. "Per far questo basta scegliere di muoversi sotto una veste nuova, come agevolatore dell'iniziativa privata, volano di iniziative che partono dal territorio. E' quanto fa pioneristicamente la Fondazione Banco di Napoli (main sponsor dell'evento di Cdo Campania) diretta dal Presidente Daniele Marrama che ha spiegato come, attraverso diverse iniziative messe in campo negli ultimi anni, si possa fare la differenza sul territorio:
• costituzione di Meridonare prima piattaforma di crowdfunding sociale del Sud con una raccolta di 600.000 euro negli ultimi sei mesi;
• riqualificazione socio economica di Piazza Mercato attraverso la creazione nel 2017 di un centro commerciale naturale delle eccellenze campane con insediamento di alcuni esercizi commerciali e di botteghe artigiane in cui si faccia anche formazione per i giovani il tutto sotto l'egida delle più importanti aziende del settore sartoriale, tessile, enogastronomico, e oreficeria;
• creazione de "Il Cartastorie", l'archivio multimediale di documentazione bancaria più importante al mondo (già 3.000 visitatori dalla sua apertura);
• sostegno alla Banca Regionale di Sviluppo (ex Banca Popolare di Sviluppo) che ha lanciato un aumento di capitale importante. La Fondazione Banco di Napoli, attraverso l'aggregazione intorno a se di un gruppo di investitori tra istituzionali e imprenditoriali, è riuscita a garantire la sottoscrizione di 20 dei 30 milioni di euro previsti per l'operazione.

Nel suo intervento ai lavori Il presidente De Luca ha lanciato invece messaggi di fiducia per il futuro senza nascondere le difficoltà e la necessità di riconoscere gli errori del passato e di individuare le criticità da risolvere per la realizzazione dello sviluppo. Al di la' dei condizionamenti esterni, in particolare i vincoli dell'Unione Europea dal dopo Maastricht, internamente l'Italia ha bisogno di fare i conti con il sistema burocratico, istituzionale, politico che è il principale freno al suo rilancio. "Una democrazia non funziona se non c'è una catena di comando chiara" ha spiegato il governatore - Manca un decisore, una guida unica e forte. Un investitore che si affaccia al nostro paese non ha certezze a causa del sistema giudiziario, dell'inefficienza della pubblica amministrazione, della troppa burocrazia. Quindi il primo obiettivo da centrare è l'efficienza e funzionalità delle istituzioni. La frantumazione dei centri di decisione rischia di portare la democrazia all'impotenza. Le soluzioni sulle quali puntare? De Luca parla di riforma istituzionale e costituzionale, per creare una democrazia decidente e non parlante, trasformazione della Pubblica Amministrazione e revisione delle norme che riguardano diritto civile, amministrativo e penale. E soprattutto per il Governatore della Regione Campania bisogna guardare allo sviluppo in maniera armonica perché il Centro e il Nord senza il Sud non vanno da nessuna parte. Per i fondi europei la Campania ha dieci miliardi di cui disporre e la formula da attuare è una sola, avere idee chiare, progetti mirati di investimento: portualità di grande livello (con un'Italia che si proietta verso Africa e Medioriente per intercettare flussi di merci e di persone), industria dell'energia, agroalimentare, ricerca medico scientifica (particolare attenzione alla lotta contro il cancro), riqualificazione urbana. La Regione per il momento si sta impegnando a creare un ambiente favorevole per i nuovi investitori: credito di imposta, fiscalizzazione degli oneri sociali, settemila euro per ogni nuovo assunto a tempo indeterminato, contributi per i disoccupati ultracinquantenni agli enti cha assumono, duecento milioni per garanzie ai giovani, garanzia copertura al 100% per gli studenti meritevoli , da settembre trasporto gratuito per tutti gli studenti.

Il presidente di CdO Campania Mario Barretta ha concluso i lavori focalizzando l'attenzione sull'importanza della collaborazione tra mondo dell'impresa, dell'associazionismo, e delle Istituzioni. Trovare occasioni per generare sinergie e creare opportunità, dare forza allo sviluppo attraverso il dialogo a tutti i livelli anche tra diverse regioni, specie quelle del nord, generare occasioni di interscambio. Le eccellenze campane possono costituire un opportunità di sviluppo per la lombardia e viceversa. Un esempio indicativo è favorire uno stretto legame nelle progettualità di Italia 2040 nell'area Ex Expo dove il governo ha stanziato 150 milioni di euro all'anno per dieci Si puo' lavorare insieme coinvolgendo università, ai centri di ricerca, e alle industrie internazionali pronte ad affrontare la sfida dello sviluppo delle tecnologie più avanzate in vista di Human Technopole. Non facciamo in modo che Italy 2040 diventi Nord 2040 aumentando il divario tra le due aree del paese perché non sarebbe utile allo sviluppo dell'Italia.

 

 

 

 

  • Commenti
  • Aggiungi un commento


Non sono presenti commenti in questo Articolo


Buon giorno anonimo


Per aggiungere un commento devi essere registrato/a e loggarti


Fai il Login

Non hai un account? registrati o registra la tua attività.

 

Galleria fotografica:

-restaurare il cielo

 

 

 

 

 

 

 

Pacchetto Ristorazione

Menù digitale multilingue e Servizio QRCode, Assistenza Marketing, Tenuta del Registro delle Presenze, ...

nuove opportunità e servizi innovativi per aumentare il tuo business