Articolo inserito da Celeste Ferrari il giorno 10/11/2014 alle ore 11.54.58
La cucina spagnola ha il merito di aver promosso all'inizio del Cinquecento l'ingresso di prodotti nuovi in Italia come la patata, il pomodoro, il mais, e il cacao. La gastronomia delle regioni affacciate sul mare come la Catalogna, Comunidad Valenciana, Andalusia, Canarie, comprende preparazioni a base di pesce e di carne ed è più varia e fantasiosa di quella dell'interno, fondata essenzialmente sulla carne (maiale, agnello) e sui legumi.
La paella è un piatto tradizionale della cucina valenciana in Spagna, diffusosi in tutto il Mar Mediterraneo e nell'America Latina. Il piatto, a base di riso, zafferano e carne, è simile al risotto italiano, al pilaf turco o al biryani indo-pakistano e viene preparato nella tipica padella da cui prende il nome, la paella o paellera.
La variante più comune della paella è la Paella de Marisco, ovvero ai frutti di mare, diffusasi dalle coste mediterranee, che sostituisce la carne con crostacei o molluschi, come cozze, scampi e seppie.
ll termine paella prende spunto dal recipiente in cui si prepara, una padella per l'appunto. Con la particolarità di avere due maniglie al posto del manico, al fine di permettere una migliore presa. L'inesattezza dei termini utilizzati può provocare facili "irritazioni" da parte dei locali. Un errore comune che si compie è quello di dire paellara, che invece indica la donna che prepara il gustoso piatto.
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