Il Poggio Emilia IGT Rosso Cantina ll Poggio

Ci troviamo a Salsomaggiore Terme, luogo non solo famoso per le sue acque salsobromoiodiche, tra le più ricche di sali minerali conosciute in natura, elisir di giovinezza, ma anche per i vini fermi di grande levatura e spessore, invecchiati in botti di rovere e barrique, dove le particolari caratteristiche del territorio di provenienza, calcareo e sassoso, si fondono in un caldo abbraccio alle sfumate ma ben percettibili sensazioni tipiche e caratteristiche dei grandi vini rossi, prodotti con uve Merlot, Cabernet e Barbera.

Oggi vi parlo di questo blend Barbera 40%, Bonarda 30%, Cabernet 30%, da terreno Argilloso-calcareo, maturazione in barriques di rovere francese seguita da un lungo affinamento in bottiglia.
Un vino al naso diretto, di corpo, buona struttura, con profumi di dalia e magnolia, frutta rossa, ciliegia e fragola, pepe rosa e nero, vaniglia, leggera nota di caramello e caffè.
In bocca il tannino vivace, fresco e abbastanza sapido, marmellata di prugne, ciliegia sottospirito, fragola in confettura, aroma di vaniglia e miele di castagno, caffè e caramello, leggera crema pasticcera con sciroppo di mirtillo.

L'ho abbinato ad un soufflè di erbette di montagna e una robellina di Speck di Asiago, tutto appoggiato ad un letto di crema di formaggio Asiago Saporito fuso.

Vino particolarmente longevo che esprime la sua potenzialità con il passare degli anni, da scheda organolettica sensoriale compilata, può tranquillamente rimanere in vetro minimo dai 5/8 anni.
Abbinamento riuscito, le note di affumicatura dello speck ci stava benissimo con quelle della tostatura del vino, sapidità, spalla acida e morbidezza si sono compensate.
Per riferminento il sito è: www.tenutailpoggiolo.it

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