Andrea Costa

(violino)

Tu usi il tuo violino spesso, come anche tuo fratello con il violoncello, come una chitarra elettrica, suonandolo con il plettro e distorto. Parlaci un po' di questo modo tuo di suonare il violino.

Si spesso uso il violino distorto e suonandolo con il plettro, a volte lo uso come base ritmica, insieme al contrabasso e il violoncello per ricalcare il ritmo della batteria. Io e il violoncello siamo incastrati molto nei timbri della ritmica, sul movimento ritmico. Quando arrangiamo i brani, come al solito, andiamo alla ricerca di cose rock, che ci appartengono molto, potendo usare il violino con il distorsore. Perchè no? Figuriamoci. Forse fin troppo uguale a quello che è la realtà, però vederlo dal vivo è molto meglio che ascoltarlo sul disco.

Ho visto che nel vostro ultimo disco avete usato anche un po' di elettronica.

Un po' di elettronica, abbiamo usato distorsori vari come al solito, ci ha anche accompagnato un'Orchestra.

Parliamo adesso del tuo rapporto con l'enogastronomia.

Mi piace sia mangiare che cucinare, sopratutto i secondi, il pane, faccio un pane buonissimo. Mi piace tanto cucinare, poi i miei genitori hanno un agriturismo che si chiama "La Vecchia Quercia", sull'uscita di Cesena Nord dell'autostrada. Poi mangiare è una delle cose più belle che esistono. Andando in giro mi piace assaggiare i prodotti locali e il vino del posto, sopratutto rosso, e quà stasera chissà... A proposito di vini siciliani, io il Nero d'Avola, che ha un'altro peso, lo preferisco bevuto così per aperitivo che a tavola.

 

Questa pagina fa parte dell'intervista di Luigi farina ai Quintorigo del 24/06/2004 per Musica con Gusto. Se hai aperto questa pagina separatamente e vuoi vedere l'intera intervista clicca qui.