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Spaghetti Italiani - Portale di Gastronomia

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10 Agosto 2003 – Palermo - Villa Trabia - Jesus from Ibiza Live

 

Foto del concerto


 

INTERVISTA A DONNA OLIVIA DEI JESUS FROM IBIZA

di Luigi Farina

 

Voglia di sperimentazione e di sapori forti.

  

Palermo 10 Agosto 2003 ore 19.30 - Durante le loro prove per il concerto di questa sera, conosco con piacere e curiosità i Jesus from Ibiza, che mi concedono con piacere e disponibilità un'intervista. Tuttavia visto che il gruppo deve occuparsi della prova della strumentazione si fa portavoce di tutti la simpaticissima Olivia, che risponde con dolcezza e sicurezza alle mie domande.

 

 

Voi avete avuto un buon successo in Europa, fuori dall'Italia, sopratutto in Germania. Da che dipende questo? C'è diffidenza per le novità in Italia, o perchè altri paesi, come la Germania, sono più recettivi alle novità?

Io credo che quest'ultimo sia il motivo. In Italia non credo che ci sia difficoltà a recepire le novità da parte del pubblico, al contrario c'è questa difficoltà da parte dei discografici, che sono quelli che dovrebbero dare un input alla musica in Italia, invece succede che il discografico rimane molto scettico nei confronti di nuovi progetti musicali che sono distanti da quelli che abitualmente vengono a loro presentati, e se il tuo progetto non è copia di qualcosa che è andato molto bene in Italia, ti dicono: "Il tuo progetto è bellissimo, ma è cantato in inglese ed è troppo innovativo per quello che viene ascoltato in Italia". Quello che invece ci piace dell'Europa è che, al contrario, è molto attenta a delle vibrazioni, che secondo me loro sentono, da ciò dipende che un progetto musicale a livello sonoro può essere aperto a 360°, non hanno in mente un modello ben preciso, hanno soltanto voglia di sentire un progetto ben fatto, già ben prodotto, dopo di che lo lanciano. Oltretutto ci sono meno condizionamenti anche per la lingua. Se in Italia si presenta un progetto in inglese non viene accettato, mentre in Germania o in altri posti in Europa, se si canta in inglese va benissimo. Quindi abbiamo trovato un rapporto con l'estero, in questo caso con la Germania, molto disinibito fin dall'inizio, molto sereno e tranquillo, nessuno si aspettava niente dall'altro, ed è venuto fuori un lavoro bellissimo.

Adesso che avete avuto la vostra consacrazione dall'estero, che vi aspettate dall'Italia?

Noi continuiamo a pensare al nostro progetto collocato inizialmente all'estero. Questo è un "live" che abbiamo preparato per Palermo, perchè c'è stata una buona occasione per iniziare, per allestirlo. A noi serviva comunque fare una bella prova e cominciare a lavorare al "live", perchè noi che componiamo "Jesus from Ibiza" siamo tutti elementi nati sul palcoscenico, quindi abbiamo bisogno di pensare al nostro progetto musicale sul palcoscenico, in una situazione "live". Il nostro "live" è quasi completo, e lo presenteremo oggi a Palermo, ma noi continueremo ad avere rapporti con l'estero e il nostro disco uscirà all'estero. Lo spettacolo di stasera è un "live" preparato per questa situazione, per Palermo.

Una domanda che ti riguarda personalmente, come passi dal teatro dove sei stata protagonista in produzioni importanti (da Jesus Christ Superstar ad Evita) ad un progetto come "Jesus from Ibiza"?

Io nasco come cantante e sto sul palcoscenico a mio agio in molte situazioni, tuttavia nascendo come cantante, questa di oggi è la situazione a me più congeniale, è un progetto mio, e ciò determina che il mio coinvolgimento è massimo, non ho paura di fare bella figura, voglio soltanto che i brani che noi abbiamo studiato, il progetto sonoro che abbiamo tirato fuori piaccia, tengo anche che in Italia faccia una buona impressione. Devo dire che però passo da un ruolo all'altro con estrema facilità, è stato sempre così, fondamentalmente sono una attrice dentro, ma prima ancora di essere un'attrice, sono una che che vive il palco come se fosse la propria camera, con estrema semplicità. Adesso ho trovato le persone giuste ed è stato un passaggio molto naturale.

Tu sei siciliana, tuttavia hai vissuto parecchio fuori dalla Sicilia, ora addirittura all'estero. Parlando adesso di eno-gastronomia che cosa ti porti appresso della tua terra e come ti adatti ai sapori delle altre regioni e delle altre nazioni?

Io mi adatto benissimo, perchè ho molta curiosità e voglia di abbandonare le mie origini quando ho un approccio con una cultura differente dalla mia, con un paese che non è il mio. Quindi significa che la prima cosa, quando vado all'estero, per esempio, è che non mi avvicino ai locali italiani, non cerco i ristoranti dove fanno la pasta, ma i locali tipici per potere gustare le specialità di quel posto, anche qui a Palermo le panelle o gli spaghetti ai ricci di mare (ieri siamo stati in un posto bellissimo a Sferracavallo), il gelo di melone, piuttosto che altre cose. Io mi porto comunque ovunque vada le mie ricette, come la pasta con le sarde o la pasta alla Norma, fra le cose che mi mancano sono la granita, gli arancini e il caffè.

Dalle tue parole si intuisce che ti piace stare ai fornelli. Quando prepari, ti piace preparare anche per altri, e quindi inviti amici, o cucini sopratutto per te stessa?

Quando mi metto ai fornelli e preparo qualcosa, ho sempre il piacere di prepararne in quantità abbondante, perchè penso che sto provando delle sensazioni incredibili cucinando e quindi sono sicura che verrà un piatto buonissimo e quindi ho voglia di farlo assaggiare, allora invito amici. Succede spesso che con gli altri due componenti fondatori di "Jesus from Ibiza" amiamo spesso cucinare ed invitare amici a casa, ovviamente non cuciniamo spesso, perchè siamo quasi sempre impegnati, però quando decidiamo di cenare a casa, si prepara e si chiamano gli amici, e cuciniamo per circa 10 persone. La mia specialità sono le verdure ripiene.

Visto che sono la tua specialità ci dai la ricetta?

L'importante è il ripieno. Lo faccio con una base di salsa di pomodoro, con un soffritto di cipolla, piuttosto che di aglio o di aglio e cipolla insieme, si aggiungono poi a questa base delle verdure tritate, come per esempio le zucchine, foglie di basilico e per finire del pangrattato e del formaggio grattugiato, a questi ingredienti, che sono la base, si può aggiungere se si vuole della carne tritata, oppure i cappero o le olive tritate. Poi si passano le verdure con questo ripieno in forno e viene un piatto buonissimo.

Dopo aver parlato di gastronomia, cosa mi dici adesso sul vino?

Il vino mi piace rosso, tendente al nero, più scuro è più mi piace. Mi piacciono i vini che vanno in genere bevuti con le carni molto grasse, perchè mi piacciono i vini forti, quelli che ti lasciano il sapore forte in bocca, spesso, so che sbaglio, ma bevo questo tipo di vino anche con i formaggi forti. Mi piacciono fruttati, molto forte, per esempio mi piace l'Amarone, mi piace che il vino rimanga attaccato al calice per molto tempo, che scenda con fatica sulle pareti.

Come ultima domanda, ci dai un'anticipazione sullo spettacolo di stasera?

Stasera daremo un'anticipazione di quello che sarà il nostro disco, e sono molto felice perchè finalmente ho la possibilità di fare sentire la nostra musica anche in Italia, e sopratutto a Palermo, visto che io sono Siciliana, sono messinese. Il nostro è un progetto che parte da una base elettronica mista al rock, il gruppo base è formato da tre persone, io alla voce, il DJ Morano, che cura gli arrangiamenti e i testi insieme a me, e Vincent Tini, chitarrista arrangiatore, quindi partiamo da una base house, quindi elettronica, a cui mischiamo suoni tipo la chitarra vintage, alla batteria, ai ritmi afro, formando una bella miscela, già ben definita, la cosa particolare è che senti subito che non c'è niente di indefinito, è una strada che abbiamo voglia di percorrere a tutta velocità.

 

Ringrazio Olivia per la sua simpatia e disponibilità e la saluto con un grosso in bocca al lupo per la sua carriera.

 

Realizzazione: Luigi Farina ( lfarina52@hotmail.com )

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