Luglio

2003

Spaghetti Italiani - Portale di Gastronomia

Luglio

2003

 

Vincenzo Florio, il gusto della modernità
Palermo - Palazzo Ziino, via Dante 53
30 maggio - 31 agosto
da martedì a domenica dalle 9,30 alle 19
 

Vincenzo Florio, vissuto a Palermo fra la fine dell'ottocento e la prima metà del novecento, è stato una delle figure più attive di quel periodo, primeggiando in molti settori e diventando, sopratutto, un cultore delle novità dell'epoca, accostandosi a tutti quei simboli che volevano dire modernità, ma sempre con gusto e professionalità, portando Palermo al centro della mondanità del tempo, a fianco di città come Parigi o Londra.

Proprio per celebrare questo periodo di massimo splendore per la città di Palermo, in questi giorni è possibile fare un tuffo nel passato attraverso le foto, i dipinti e le testimonianze in mostra a Palazzo Ziino fino al 31 Agosto, in una mostra curata dalla Dott.ssa Marina Giordano, che è intitolata appunto: Vincenzo Florio, il gusto della modernità.


12 Luglio 2003

Intervista alla Dott.ssa Marina Giordano, curatrice della mostra

di Luigi Farina

 

La storia di un uomo, la storia di una città.

  

Abbiamo visitato la mostra sotto la cortese guida della Dott.ssa Giordano, per dare la possibilità, a chi non potrà visitarla, di gustare con noi il fascino di un'epoca forse irrepetibile per la città di Palermo, attraverso la voce della stessa Dott.ssa Giordano, che ce l'ha fatta rivivere così bene, rispondendo alle nostre domande.


Quali sono stati gli stimoli che l'hanno spinta a studiare il personaggio Vincenzo Florio?

La mostra è nata dall’idea di voler fare conoscere un po’ meglio al pubblico palermitano e non questo personaggio così interessante, e offrire, attraverso alcuni aspetti della variegata personalità di Vincenzo Florio, un punto di vista nuovo e un po’ insolito dell’ormai mitico mondo dei Florio, finora indagato soprattutto sotto il profilo economico, storico, e per il loro legame con gli artisti della Palermo liberty.

Vincenzo Florio con la macchina fotografica

Ci parli adesso di come si snoda la mostra, di come l'ha divisa e con quali criteri.

Di Vincenzo Florio ho voluto mettere in luce alcune delle sue innumerevoli passioni, e il suo entusiasmo per tutto ciò che costituisse sintomo di nuovo e di modernità, come l’automobile, il tema della macchina, intesa anche come aeroplano, come meccanica. A questi temi sono dedicate due delle nove sezioni in cui è articolata la mostra, che si snoda come un itinerario nel mondo di Florio, un viaggio fresco e vivace, nell’allestimento elegante ma brioso dell’architetto Antonio Di Lorenzo.

Vittorio Corona - Bugatti

Nella prima, intitolata "L’immaginario della pittura" vengono esposte alcune opere sue, quadretti molto freschi, dalla sottile vena naif e surrealisteggiante, o con i colori e le forme di impronta futurista provenienti dalla frequentazione dei più importanti artisti del movimento d’avanguardia, da Balla a Marinetti, da Rizzo a Corona e Varvaro. E ad essere esposte sono anche le opere di questi artisti, che costituirono per lui un punto di riferimento nel divertissement della pittura.

Gordon Crosby - Auto in corsa alle tribune di Cerda

Dopo le sezioni dedicate al tema dell’aeroplano – Florio organizzò la prima manifestazione aviatoria siciliana, nel 1910, a Palermo – , si snodano per ben tre stanze le sezioni dell’automobile e soprattutto della Targa Florio, l’importante gara automobilistica fondata da Vincenzo nel 1906. La Targa è vista come momento di agonismo – simboleggiata dalle auto in corsa del quadro di Gordon Crosby, pittore ufficiale della gara - ma anche di mondanità, come evocato dalle splendide tempere con cornici lignee originali del Basile, di Castellucci, Cambellotti, Dudovich e Terzi, i principali grafici e illustratori della Belle Epoque.

Vincenzo Florio - Ballerini

Segue una ricca sezione dedicata al tema della caricatura, con divertenti e impertinenti ritratti a olio o a matita che Florio dedicò ai suoi contemporanei e le caricature fatte a lui, quasi sempre in tenuta da automobilista, dai più importanti caricaturisti palermitani dell’epoca.

Una sezione è consacrata al femminile, evocato in suggestivi ritratti raffiguranti il grande amore di Vincenzo, Lucie Henry, la modella francese, che fu sua compagna e poi sua seconda moglie dopo la morte della prima sposa, Annina di Montereale. Lucie è una donna affascinante, una modella francese assidua frequentatrice dell’ambiente dell’avanguardia parigina di inizio secolo, a cui Vincenzo si accosta tramite lei.

traguardo di Monza

Chiudono il percorso una sezione su Vincenzo Florio fotografo – curata da Antonio Saporito – con un suggestivo video in dvd che mostra le immagini fotografiche più belle di quel periodo, dalla mondanità allo sport, dalla pesca del tonno a Favignana al glamour e alle gare sportive che costellavano il mondo dei Florio, e, infine, una stanza sul Vincenzo più privato, dei luoghi in cui abitò, di scene e momenti della sua biografia anche dolorosi, come la prigionia in via Tasso a Roma durante la Seconda Guerra Mondiale.

Ci parli adesso, per finire, del rapporto con l'enogastronomia di questo grande personaggio. 

Florio, secondo la buona tradizione di famiglia, che fondò il famoso Marsala, ebbe una grande passione per vini e liquori, che distillava come un alchimista nel suo bagno della casa dei Quattro Pizzi all’Arenella, con ampolle e alambicchi di vetro di Murano. In mostra abbiamo voluto evocare questo suo singolare hobby con delle graziosissime etichette e collarini di bottiglia che Vincenzo stesso disegnò e colorò, dove sono riportati i nomi di molti liquori e di bevande spesso inventate da lui, come il VLF; Vincenzo e Lucie Florio, oltre a anisette, curacao, menta…

L’aspetto ‘gastronomico’ è evocato anche nella sezione della Targa Florio, che, come ricordavo prima, costituiva un momento di mondanità molto atteso dal bel mondo palermitano. Per l’occasione, il pubblico che assisteva alle corse poteva godersi un po’ d’ombra e di ristoro nel grande ristorante all’aperto allestito sotto dei tendoni vicino Cerda, nella cosiddetta Floriopoli, nei pressi delle tribune. In mostra, come una piccola curiosità, è esposto un divertente menu dove ogni pietanza viene indicata con nomi che si richiamano al mondo del motore e della macchina, come un volante al cioccolato o cose del genere, dimostrando l’estro e la cura del dettaglio che caratterizzavano il nostro personaggio.
 

Ringrazio la Dott.ssa Giordano per la sua cortesia e invito tutti a visitare la mostra su Vincenzo Florio, che rimarrà aperta fino al 31 Agosto.

Menù dedicato alla Targa Florio

 

Realizzazione: Luigi Farina ( lfarina52@hotmail.com )

ottimizzato per 1024x768 pixel

Logo L. F. Soft

 

L. F. Soft

L. F. Soft di Luigi Farina

E-mail: info@spaghettitaliani.com