Luglio

2004

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Introduzione alla Rubrica e indice di tutti i numeri

 

11 Luglio 2004 – San Giorgio a Cremano (NA) - Villa Bruno

serata finale del

 

foto di Luigi Farina ©2004


 

INTERVISTA A TULLIO DE PISCOPO

di Luigi Farina

 

11 Luglio 2004 - ore 18 - Mi trovo a Villa Bruno a San Giorgio A Cremano (NA) dove si stanno svolgendo le prove per la serata finale della IX Edizione del Premio Massimo Troisi. Tullio De Piscopo ha appena finito di provare e, alla mia richiesta di rispondere a qualche domanda per la rubrica Musica con Gusto, accetta di buon grado e con molta simpatia. Ci sediamo in un tavolino del bar del giardino di Villa Bruno ed iniziamo l'intervista.

 


Tu rappresenti il simbolo di un periodo storico per la musica napoletana, quando con le tue percussioni creavi delle sonorità che si fondevano con i ritmi napoletani. Tu insieme ad altri come Tony Esposito avete lasciato un segno indelebile con questo tipo di musica. Come vedi la musica napoletana di oggi? Cosa è cambiato da quel periodo?

Son cambiate tante cose, anche il modo di essere napoletano, perchè io vedo che a volte le nuove generazioni non conoscono neanche certe parole del nostro dialetto, e quindi io penso che sia cambiata la tradizione un po'. Napoli nella tradizione ha il ritmo, la percussione.

 

E per te che invece senti fortemente questa tradizione, riesci a fare musica con un tavolino, o con tutto quello che ti trovi davanti, cosa è cambiato a livello personale in questi ultimi anni?

Io praticamente non sono mai arrivato, perchè, come dice una frase del mio ultimo lavoro, del mio ultimo CD, che si intitola "Pummarola Blues Band": "Dobbiamo vivere ogni attimo e ricordarci che gli attimi persi potevano essere grandi momenti".

 

Prendendo spunto dal titolo del tuo ultimo CD, e visto che tu viaggi tantissimo, da buon napoletano verace, quando ti trovi nelle altre regioni, come ti rapporti con la gastronomia locale? Rimani legato alle tue tradizioni o ti piace sperimentare le cucine locali?

Io da buona forchetta quando vado in giro mangio le cose locali, non posso chiedere uno spaghetto al dente come si usa fare qui, e con le vongole veraci, quelle con le corna, in un posto di montagna, come fanno altri, io mangio le cose locali, e ti devo dire che mangio sempre bene.

 

E fra le cucine che hai sperimentato, quale è quella che ti è piaciuta di più?

A me piacciono tutte le cucine. Per esempio l'Italia è l'arte della cucina in tutti i luoghi. Poi mi piace molto la cucina povera, quella semplice, contadina. Per esempio in Calabria usano molto la mollica, il pan grattato, in Sicilia usano molto il tonno, il pesce, i finocchietti, e bisogna saperle gustare queste cose. Certo sono aromi molto diversi da quelli di chi è abituato tutti i giorni a mangiare la stessa cosa. Bisogna saperli gustare.

 

E con il vino che rapporto hai?

Col vino ho un buon rapporto. Mi piace il buon vino. Io mi ritempro con un buon bicchiere di vino. Possiamo parlare dei bianche, dei rossi. Amo molto il vino rosso, ma resisto fino a metà giugno, poi veramente non ce la faccio più quando fa tropo caldo, il vino rosso messo in frigo non va bene.

 

Ti piace cucinare? Come ti trovi ai fornelli?

Si mi piace cucinare, difatti qui al dito ho preso una bruciatura perchè stavo cucinando una matriciana depiscopiana, cioè in bianco, e non mi sono accorto che la padella non aveva il manico isolante e mi son preso una scottatura tremenda, proprio perchè mi piace stare davanti ai fornelli.

 

Ci puoi dare un tuo menù dedicato alle percussioni, da batterista verace come sei? Cosa prepareresti per accostarlo al tuo modo di suonare la batteria e le percussioni?

E' un menù vasto! E' un menù che comincia con delle tartine di caviale e filettini di pesce spada fresco tagliato a fettine, poi il polipo, molto polipo, al limone, in insalata, molto polipo, con prezzemolo sopra, dopo si passa ai primi, che devono essere due primi, uno a base di risotto alla pescatora e uno a base di spaghetti alle vongole veraci, chelle che corna, secondo gamberoni reali del luogo dove ci si trova, se ci troviamo in Liguria voglio i gamberoni della Liguria, se ci troviamo in Sardegna voglio i gamberoni del posto, con una bella spigola all'acqua pazza, come sappiamo fare noi a Napoli, buonissima, in altri luoghi non ci riescono a farla questa acqua pazza così semplice da fare, ma così difficile da dare il suo gusto naturale dell'acqua pazza. Poi c'è un piccolo breck per i batteristi, con un sorbetto al limone, poi si riprende con una cotoletta alla napoletana o alla siciliana, cioè cotta nel forno, non fritta, insalata di rucola e incapucciata (n.d.r. lattuga napoletana). Vino bianco all'inizio del pasto, con gli antipasti e il pesce, poi nu bellu bicchiere di vino di lettere, che ti fa fare il ruttino, che non ci sta mai male, acqua leggermente frizzante, nu poco i dolce alle fragoline di bosco, nu bellu cafè, e statte buono. Nessuno ti ha mai fatto un menù così!

 

Scusa una curiosità: cos'è il vino di lettere?

E' u Lambrusco nostro, è un vino rosso frizzante.

 

Tornando alla musica: parlaci del tuo ultimo lavoro con la Pummarola Blues Band?

Questo ultimo CD, è un Cd che è un po' la mia storia, un documento fatto appunto con la Pummarola Blues Band, il mio primo live dopo una lunga carriera. Il mio primo live fatto in un club prestigiosissimo che è il Moods Club di Zurigo. Poi una volta tornato in Italia, da Zurigo a Napoli, siamo andati in studio e sono venuti degli amici come ospiti, tipo Alex Britti alla chitarra nel brano Pummarola Blues, Fausto Leali che ha cantato un mio vecchio brano dell'88, che era sigla del Festival Bar, sigla di chiusura, che poi è l'anno che io vinsi il Festival Bar con Andamento lento, poi c'è James Senese che canta il famosissimo brano Primmavera Stop Bajon, Buddy De Franco, uno dei più grandi musicisti viventi di tutti i tempi, clarinettista americano, Lino Cannavacciuolo, violino, giovane musicista, violinista straordinario, moto etnico, tutti i musicisti della Pummarola Blues Band: Guglielmo Guglielmi, Paul Pelella, Peter De Piscopo, Gabry Stotuti, Domingo Do Basel, e tanti altri ospiti e vocalist.

 

Se non sbaglio uno dei brani parla della pizza?

Sulla pizza, il brano dove suona anche Alex Britti, che si chiama Pummarola Blues, che parla dei nostri colori, il tricolore, c'è basilico, che è vasinicola, mozzarella e pomodoro, il tricolore dell'Italia, e questo brano decanta la pizza e l'ho scritto, il testo, in un momento di una fame esagerata, perchè ero stato operato d'urgenza, molta urgenza, di appendicite, l'anno scorso, e dentro un ospedale ho scritto questa pizza, devi sentire il testo per capire la fame che avevo. A un certo punto dice: Ary Ary oh, lasciami o' curnicione, faciteme o' piacere, che stasera aggi'a sfuga - cioè: me magn dieci pizze - è una passione ardente chesta pizza, comm cazz coce, senti che delizia a vasinicola che c'ha mise 'n copp - io la immaginavo - sta pizza è nu capulavoro, mangial ch'e' mani, iah! Questo è il testo, scritto in un ospedale!

 

Per finire: un tuo saluto ai visitatori di spaghettitaliani.

Guagliù, magnatevi o' spaghett, che è a cosa chiù bella do' munnu. Potete fare lo spaghetto anche senza avere niente conservato negli stipi e nel frigorifero, prendete un po' di pane e glielo sbriciolate di sopra, o un grissino, o' spaghett è sempre buono, invece del parmigiano, oppure due crackers sbriciolati e nu grissino scamazzato n' coppa.

 

Ringrazio Tullio De Piscopo per la sua disponibilità e per la simpatia con cui ha accettato di rispondere alle mie domande, fra l'altro in un modo unico, come solo lui poteva fare, quasi come se le sue risposte fossero accompagnate dai rullanti o i piatti della sua batteria, con cui si fondeva armonicamente la sua voce.

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