Domenica
23 febbraio 2003 ad Argelato (ore
21.15) si apre la settima edizione di
TRACCE di Teatro d’Autore, con
Un bacio… un bacio ancor… un altro bacio…,
spettacolo divenuto ormai un "cult" del
Teatro delle Briciole di Parma, che da
diversi anni viene rappresentato in tutta
Europa. TRACCE di Teatro d’Autore,
rassegna-festival itinerante fra i Comuni di
Argelato, Bentivoglio, Castello d’Argile,
Pieve di Cento e San Pietro in Casale,
è ideato e diretto da Federico Toni e
organizzato dagli Assessorati alla Cultura dei
Comuni partecipanti, dall’Assessorato alla
Cultura della Provincia di Bologna -
Invito in Provincia, coordinati da Pieve
di Cento, col patrocinio della Regione
Emilia-Romagna e il contributo della Fondazione
Cassa di Risparmio di Cento.
Nel tentativo di
concretizzare l'idea di un Teatro inteso come
servizio pubblico, Tracce ha
accolto in questi anni spettacoli ed esperienze
artistiche provenienti da esplorazioni nei
territori meno noti del nostro teatro, dall'area
della cosiddetta "ricerca" o "sperimentazione".
Si è cercato di creare un proficuo confronto tra
diverse poetiche teatrali, facilitando
l’incontro con artisti in grado di rivelare
percorsi o suggerire sguardi diversi da quelli
consueti. Per questo motivo vi è stata una forte
volontà di individuare e promuovere spettacoli
teatrali in grado di coniugare qualità,
rischio della sperimentazione e
comunicabilità. Su questa linea anche nella
presente edizione, si traccerà un percorso nel
campo del teatro contemporaneo, offrendo
al pubblico l'opportunità di indagare su
particolari aspetti e nuove tendenze della
scena nazionale, soffermandosi sia sull'innovazione
che sul recupero delle tradizioni
teatrali. Le proposte non hanno, quindi, il
semplice scopo di intrattenere e divertire lo
spettatore, ma vogliono essere occasioni, in cui
incontrare alcuni tra i più importanti
protagonisti del nostro teatro, accanto ad altri
più giovani e meno noti, i quali continuano a
progettare il proprio lavoro in modo
artigianale, eludendo i ritmi e i modi
dettati dall'industria culturale.
Prologo della
rassegna, sabato 15 febbraio presso la
Sala del Consiglio di Pieve di Cento (ore
17.30) una divertente presentazione del
cartellone con il "Grande Clown", Bano
Ferrari, tra i più apprezzati maestri
italiani dell'arte clownesca, che interverrà con
improvvisazioni Senza parole.
Saranno presenti i rappresentanti dei vari enti
sostenitori, tra i quali Milena Correggiari
e Gianni Cavicchi, rispettivamente
Sindaco e Assessore alla Cultura di Pieve di
Cento, Marco Macciantelli, Assessore alla
Cultura della Provincia di Bologna, Giuseppe
Liotta, Presidente dell'A.N.C.T.
(Associazione Nazionale Critici di Teatro) e
Federico Toni, Direttore artistico.
Un insolito Otello
apre la stagione, Un bacio… un bacio
ancor… un altro bacio…, con la
regia e drammaturgia di Letizia Quintavalla
e Bruno Stori, liberamente ispirato alle
opere di Shakespeare e di Verdi e primo dei due
appuntamenti di Tracce con questo classico del
teatro. Protagonisti di Un bacio…
un sordo, un cieco e una muta (questi i
componenti di una strana compagnia teatrale) che
metteranno in scena la sorda invidia di Jago, la
cieca gelosia di Otello e la muta innocenza di
Desdemona in un gioco col pubblico di grande
invenzione narrativa e linguistica.
Tracce,
ancor più che in passato, da quest’anno diventa
festival, investendo direttamente in un
articolato progetto culturale.
Evento speciale della rassegna,
infatti, domenica 2 marzo (Argelato
ore 21.15), prima nazionale dello spettacolo
BRACCIANTI. La Memoria che Resta,
della compagnia Armamaxa con Enrico
Messina e Micaela Sapienza.
BRACCIANTI è un progetto articolato, che
ripercorre le tappe fondamentali della storia
del movimento bracciantile, attraversando i
volti e le storie degli uomini, che a quel
movimento diedero vita. In scena gli attori
“dialogano” con le loro immagini, con il suono
delle loro voci, con i rumori del loro lavoro,
in un percorso di narrazione, in cui la parola e
il corpo si mescolano come in un "passo a due".
Accanto alla creazione del lavoro teatrale,
la stampa di
una
pubblicazione-programma di sala concepita
come una guida, che affronta il tema del
rapporto tra teatro e ricerca antropologica.
Tutti i materiali, quelli utilizzati in scena e
gli altri raccolti nell’archivio
dell’antropologo Giovanni Rinaldi
(co-autore, assieme a Paola Sobrero, del
libro La memoria che resta) confluiranno
in un sito internet (www.progettobraccianti.it)
costantemente aggiornato con nuove
testimonianze, acquisite in corso d’opera.
L’obbiettivo, anche attraverso il lavoro
teatrale, è quello di riattivare la ricerca e
raccogliere altre testimonianze, per continuare
a parlare di lavoro e “creare nuova memoria”.
Il Progetto
Braccianti venne presentato lo scorso anno,
proprio ad Argelato, all'interno di Tracce
2001 e proprio da qui la Compagnia Armamaxa
ha trovato dall’Emilia Romagna alla Puglia: una
serie di importanti collegamenti culturali e
produttivi, il progetto è stato infatti
coprodotto dalla Provincia di Bologna
(Assessorato alla Cultura) - Invito in
Provincia, dalla Provincia di Foggia
(Assessorato Pubblica Istruzione e Politiche
Sociali) - Biblioteca Provinciale di Foggia, da
Tracce di Teatro d'Autore, in collaborazione col
Comune di Argelato, con La Corte Ospitale di
Rubiera e col sostegno del Museo della Civiltà
Contadina di San Marino di Bentivoglio e del
Centro Etnografico Ferrarese.
Il sito di
Braccianti sarà presentato a Bentivoglio, sempre
il 2 marzo (Museo della Civiltà Contadina di San
Marino, ore 17) e nell'occasione saranno
presenti Enzo Pancaldi e Loris
Generali, autori del libro "I
Braccianti-navigatori del Navile" (ed.L'Artiere)
e Paolo Cortesi, fotografo autore del
volume "Natura dietro l'angolo. L'ex Risaia di
Bentivoglio e San Pietro in Casale" (Minerva
Edizioni). La serata, ad Argelato, si concluderà
con una serie di interventi da parte di alcuni
rappresentanti degli enti coinvolti (tra i quali
Marco Macciantelli Assessore alla Cultura
della Provincia di Bologna, Annamaria
Carrabba Assessore alla Pubblica Istruzione
della Provincia di Foggia, Valerio Gualandi
Sindaco di Argelato, Gian Paolo Borghi
Direttore del Centro Etnografico Ferrarese).
Domenica
9 marzo (Bentivoglio ore 21.15),
Giuliana Musso presenta la storia tutta al
femminile Nati in casa, con la
regia di Massimo Somaglino; un monologo
veramente comico e di grande interesse sulla
figura della levatrice. Al centro del racconto
una donna, che fu levatrice in un paese di
provincia di un nord-est italiano ancora rurale,
dove si nasceva in casa; attraverso le sue
memorie (raccolte dagli autori in tante
interviste) si parla della maternità di oggi.
Tracce
prosegue venerdì 21 marzo (ore
21.15) a Castello d'Argile con Voci
d'Albero, in scena Kaya
Anderson e Albino Bignamini. Lo
spettacolo, liberamente ispirato a Le
Metamorfosi di Ovidio, mostra che le
divinità affidano agli uomini il compito di
completare la creazione, partecipando
direttamente alla metamorfosi del creato. L'uomo
e la donna, insieme, saranno creatori. Voci
d'Albero (finalista al Premio Stregagatto) è
un lavoro di grande poesia e intimità, che ha
entusiasmato pubblico e critica.
Domenica
30 marzo a Pieve di Cento (ore 21.15) la
gelosia del Moro è ancora protagonista nello
spettacolo Otello, una
straordinaria riduzione della Compagnia Gank
- Progetto URT (Unità di Ricerca Teatrale),
con la regia di Alberto Giusta. La
qualità artistica degli attori e il taglio
ritmico ed immediato della messinscena, ridotta
alla più essenziale semplicità, costituiscono
un'occasione unica, di ascoltare ancora una
volta questa storia di grandi passioni.
In collaborazione
con Arte e Salute onlus, Tracce presenta
a San Pietro in Casale (giovedì 10 aprile,
ore 21.15) una serata dedicata al
Teatro&Handicap con la presenza di due
significative esperienze nazionali. Lo
spettacolo I magnifici quattro
della compagnia Bel.Teatro, con la regia
di Mirko Artuso, è frutto di una serie di
interviste biografiche, realizzate nel corso di
laboratori, tournée e incontri pubblici con gli
attori del progetto Teatro&Handicap. Dalle
biografie degli attori nasce uno spettacolo
comico-surreale, vicino alla testimonianza. Con
piglio leggero e brillante, senza rinunciare a
qualche momento di malinconia, si costruisce un
equilibrio fondamentale alla comicità, che vive
e si nutre di contrasti ed equivoci surreali.
A seguire Io
solo, col danzatore Tommaso Sementa,
che porta in scena un evento di danza, risultato
di un lungo lavoro intrapreso con la coreografa
Lucia Nicolussi Perego sul corpo e sul
movimento. "Preparare il corpo per raccontare
l’anima" questa è per lui l’essenza del
danzatore. Durante la serata interventi di
Cristina Valenti, docente e studiosa di
teatro e Angelo Giovanni Rossi,
Presidente di Arte e Salute onlus, per
approfondire alcuni aspetti dei lavori
presentati.
Domenica
13 aprile (Argelato
ore 21.15) un altro appuntamento con il
Teatro delle Briciole, che presenta
Toni - L'avventura umana di Antonio
Ligabue con la regia di Maurizio Bercini.
Questo spettacolo è un omaggio al pittore
Antonio Ligabue e alla sua forza di accettare
una vita da escluso. Nello spazio scenico (una
sorta di spazio circense a cielo aperto, dove si
respirano gli odori del Po) gli attori, a volte
interpreti e a tratti narratori, disegnano in
modo sapiente e coinvolgente alcune tappe della
vita dell'artista, utilizzando con maestria,
soluzioni tipiche del teatro di figura.
Importante
appuntamento con il teatro di narrazione, in
occasione delle attività dedicate alla
commemorazione per il 25 aprile a Bentivoglio (domenica
27 aprile, ore 21.15), l'attrice
Roberta Biagiarelli presenta A come
Srebrenica. L'11 luglio 1995, dopo
un'offensiva di alcuni giorni, le armate serbo
bosniache entrano nella città di Srebrenica.
Seguono stupri, mutilazioni, esecuzioni di
civili, sepolture di vivi: il massacro di 9.000
civili di quella metà di luglio è solo l’epilogo
di una storia iniziata tre anni prima. Si dice
che chi sia sopravvissuto a Srebrenica non può
dire di avere sentimenti in corpo, e chi non
l’ha conosciuta, non può dire di aver visto la
guerra in Bosnia. Durante la serata sarà
presente un tavolo di Amnesty
International, Gruppo Italia 196.
Tracce
di Teatro d'Autore
si conclude giovedì 8 maggio con
un doppio appuntamento ancora mirato sul tema
del lavoro, ma all’interno delle fabbriche. Lo
straordinario Ascanio Celestini presenta
a San Pietro in Casale, (ore 21.00)
Fabbrica - Il tempo del lavoro,
un grande esempio di bravura e impegno civile,
nato dalla raccolta di infinite storie umane.
Durante questo ultimo appuntamento vi sarà un
intervento di Gerardo Guccini, docente
Dams, su "teatro e narrazione: nuova frontiera
del dramma".
La serata prosegue
con un grande concerto del gruppo Controra
dedicato proprio ai Canti del Lavoro,
con interventi di Ascanio Celestini. (gli
strumenti utilizzati sono quelli della
tradizione popolare - la chitarra battente, la
ciaramella, il friscarieddo, il tamburello -
integrati con quelli della musica "colta":
chitarra, mandolino, mandoloncello, flauto
traverso).
Questa serata,
oltre a concludere Tracce 2003, sarà la chiusura
ottimale di alcuni appuntamenti culturali, che
si sono voluti presentare quest'anno sul tema
del Lavoro.
TRACCE
ha
il contributo di Conad, Cassa di Risparmio di
Cento, Hera, Arte e Salute onlus e il sostegno
di Aemil Banca, Coop Adriatica, Edil Coop
Friuli, Coop Dolce, Centergross, Borghi & Saveri.
Informazioni e
prenotazioni al numero 348.80.49.181
www.provincia.bologna.it/tracceteatro
Ingresso:
Intero 10 euro
Ridotto 8 euro
(minori 26 anni, maggiori 60 anni, più varie
tessere aventi diritto)
ABBONAMENTO 60.00€
L'Abbonamento non
è nominativo, è valido per tutti gli spettacoli,
e sarà in vendita durante la Presentazione di
Tracce 2003, Sabato 15 febbraio, ore 17:30, Sala
del Consiglio di Pieve di Cento.
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