Ottobre

2002

Spaghetti Italiani - Portale di Gastronomia

Ottobre

2002

 

 
www.teatrolafenice.it

 

Medea
di Adriano Guarnieri

opera video in tre parti liberamente ispirata a Euripide

prima esecuzione assoluta

 

Editore Casa Ricordi, Milano
 

personaggi e interpreti


Medea 1 Sonia Visentin
Medea 2 Antonella Ruggiero
Medea 3 Alda Caiello
Giasone Andrew Watts

flauto basso e contrabbasso Roberto Fabbriciani

flauto Annamaria Morini
pianoforte Alessandro Commellato

live electronics e regia del suono Centro Tempo Reale, Firenze ­
CSC-DEI Università di Padova (Progetto MEGA IST-1999-20410)
Nicola Bernardini, Alvise Vidolin

maestro concertatore e direttore
Pietro Borgonovo

regia
Giorgio Barberio Corsetti

creazione video
Fabio Massimo Iaquone

scene
Giorgio Barberio Corsetti e Cristian Taraborrelli

costumi
Cristian Taraborrelli

light designer
Fabio Barettin

Orchestra e Coro del Teatro La Fenice
direttore del Coro Guillaume Tourniaire

prima rappresentazione assoluta
commissione Fondazione Teatro La Fenice di Venezia
 

PALAFENICE
venerdì 18 ottobre 2002 ore 20.00
domenica 20 ottobre 2002 ore 15.30
martedì 22 ottobre 2002 ore 20.00
giovedì 24 ottobre 2002 ore 20.00
sabato 26 ottobre 2002 ore 15.30


Giorgio Barberio Corsetti (regista), Adriano Guarnieri (compositore), Antonella Ruggiero (Medea)


La stagione lirica e di balletto 2001-2002 del Teatro La Fenice si conclude con una prima rappresentazione mondiale, Medea di Adriano Guarnieri, opera-video in tre parti liberamente ispirata a Euripide per sequenze video, soli, coro, orchestra e live electronics. Medea va in scena al PalaFenice venerdì 18 ottobre alle ore20.00, (con repliche domenica 20 martedì 22, giovedì 24, sabato 26). Il ruolo di Medea è contemporaneamente definito da Antonella Ruggiero (l'ex cantante dei Matia Bazar, protagonista di tanti storici successi della canzone italiana, sarà impegnata nell'interpretazione della Medea jazz), Alda Caiello e Sonia Visentin (entrambe cantanti specializzate nel repertorio contemporaneo e segnatamente nella musica di Guarnieri), Andrew Watts veste i panni di Giasone. La parte del flauto contrabbasso è affidata ad uno storico interprete della musica contemporanea, Roberto Fabbriciani, così il live electronics che è curato da Alvise Vidolin, già collaboratore di tantissimi compositori (tra questi ricordiamo Luigi Nono). A Pietro Borgonovo va il compito di dirigere i solisti e l'Orchestra ed il Coro del Teatro La Fenice (quest'ultimo diretto da Guillaume Tourniaire); la regia è curata da Giorgio Barberio Corsetti (che torna al PalaFenice dopo aver inaugurato la stagione lirica 1999 con Maria di Rohan), che insieme a Christian Taraborrelli ha creato anche scene e costumi. Medea è un lavoro innovativo, una nuovissima ricerca nell'ambito della multimedialità, "il linguaggio vero e nuovo di questo secolo". Non si tratta di un'opera teatrale, nè di teatro musicale con proiezioni, nè di musica per film, bensì di un lavoro complesso che si pone radicalmente il problema di quale drammaturgia sia oggi possibile. Non ci saranno i "canoni" tradizionali dell'opera niente narratività, ma un testo solo poetico che "canta" coralmente, solisticamente, strumentalmente, evocazioni simboliche di una "drammaturgia" che è già insita nella musica stessa e che promana in tempo reale proiezioni "introspettive" del personaggio medesimo. L'opera, ambientata in uno spazio laico simile ad un set televisivo, sarà un maxi-video, che "racconta" simbolicamente il dramma musicale. Niente colonna sonora dunque, ma video per musica ed una musica che si interpreta a sua volta con i tempi "zero" propri della propagazione visiva. Medea nasce dall'incontro "osmotico" di tre partiture: quella musicale (dove la scansione del tempo è relazionata alla "fraseologia visiva" in una successione di sequenze musicali parallele a sequenze televisive); quella elettronica (del live electronics appunto, realizzata di concerto con gli ingegneri del suono, dove ogni sequenza segue una spazializzazione preordinata ma compresa nella stessa scrittura musicale, ed una volumetria sonora a "celluloide" che si espande nello spazio secondo una logica anche visiva); quella del regista "televisivo" (che sovrappone alla musica il proprio progetto di sequenze). I cantanti (tra cui una cantante rock), il coro, l'orchestra, i soli in sala quattro tromboni ed otto trombe , un flauto contrabbasso, la ricerca sonora realizzata mediante il live electronics che ci darà un suono "trasformato" in tempo reale, i video Š: tutto è pensato secondo una nuova "drammaturgia" flessibile, nella quale tutti gli ambiti si compenetrano. In Medea confluiscono le esperienze compiute da Adriano Guarnieri in trent'anni di ricerca e sperimentazione: una scommessa dunque per una Medea moderna in tutti i sensi, che urla la sua mancanza di identità sociale, di patria, di madre, di donna, di terra e di cielo.

Realizzazione: Luigi Farina ( lfarina52@hotmail.com )

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