In passato ha
avuto un'importanza spesso rilevante. Come
esempio ricordiamo che nell'antico Egitto
Ramsete III nei trenta anni del suo regno offrì
agli dei, 6 milioni di sacchi di grano e 7
milioni di pagnotte.
Il pane dei nostri
antenati sicuramente no era come quello di oggi.
Si usavano impasti di cereali grossolanamente
macinati, e i cereali che venivano usati
variavano da zona a zona. Non era lievitato e
veniva cotto alla griglia o su pietre o ciottoli
roventi.
I primi a
perfezionare l'arte di fare il pane, furono
senz'altro gli egiziani, che poi esportarono
questa arte in tutto il Mediterraneo.
Roma conobbe il
pane intorno al II secolo a.C., ed inizialmente,
fino all'età imperiale, era un alimento usato
soltanto dalle classi superiori.
Nei secoli
successivi il pane diventò un alimento
importante ed essenziale per tutta la
popolazione, fino a scatenare veri moti di
piazza per la sua tassazione o razionamento.
Esempio su tutti i tumulti del pane di Milano
ben descritti da Alessandro Manzoni nel suo
romanzo "Promessi Sposi".
Oggi ci sono
svariate varianti nella produzione del pane, ed
in Italia, cambiando zona geografica, si trovano
differenze anche consistenti:
Nella pianura
padana troviamo un pane di origine Celtica,
molto lievitato.
Nel centro Italia
il pane casareccio assume forme varie e sapore
diverso secondo la zona di produzione.
In Sardegna sono
famosi i "carasau", fogli sottili e
croccanti prodotti con farina mista a semola.
in Sicilia, si usa
molto di più il sale e sono caratteristici i
pani cosparsi di grani di sesamo: il "pane
con il cimino".
Altra
caratteristica nostrana è che spesso diventa
protagonista durante le feste paesane, quasi
sempre di origine religiosa, assumendo forme
particolari, come il pane a forma di donna con
tre mammelle dei Castelli Romani o il pane che
assume svariate forme negli altari di pane
duramnte la Festa di San Giuseppe a Salemi, in
provincia di Trapani (vedi foto 35, 36 e 37
dell'Album
delle Foto).
Ecco come un
alimento semplice, che consumiamo giornalmente,
o a tavola o al bar, diventato ormai essenziale
per la nostra alimentazione, possa essere ricco
di storia.
Allora possiamo a
buon titolo dire: "Buono come il pane!" |